Hockey
Hockey: Maremma Promotion, addio A1
MAREMMA PROMOTION: Lorenzo Paoli, Paride Sassetti; Luca Goti, Michele Achilli, Riccardo Salvadori, Gionata Vecoli, Marco Tisato, Michele Nerozzi, Luigi Brunelli, Alessandro Franchi. All. Michele Achilli.
SANDRIGO HOCKEY: Davide Pertegato, (Andrea Bigarella); Giovanni, Bordignon, Giacomo Scanavin, Francesco Gasparotto, Alberto Pozzato, Marco Poletto, Tony Manfrin, Giovanni Clodelli, Michele Crovadore. All. Gaetano Marozin.
ARBITRI: Massimiliano Carmazzi di Viareggio e Joseph Silecchia di Bari.
Reti: pt (1-1) 5’08 Nerozzi (C), 19’50 Crovadore (S); st 2’20 Clodelli (S), 3’05 p.p. Achilli (C), 19’10 Gasparotto (S), 19’26 Brunelli (C); sequenza rigori: Achilli gol, Gasparotto gol, Franchi parato, Pozzato gol, Salvadori parato, Manfrin parato, Vecoli parato, Crovadore gol.
NOTE: espulsione temp. per Gasparotto.
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Niente via, le finali sono proprio allergiche al Maremma Promotion. Nella decisiva gara3 dei playoff promozione, martedì sera in un Casa Mora desolatamente vuoto per l’imposizione di giocare di fronte a solo 99 persone (comprese le squadre e i gli addetti ai lavori, causa l’assenza dell’agibilità antincendio), il Castiglione ha dovuto dare strada al Sandrigo, che l’ha spuntata ai rigori per 6-4, volando nell’agognata serie A1. Prima c’era stata la solita partita al cardiopalma, giocata sul filo della tensione per 50’ dei tempi regolamentari e poi per altri 10’ di quelli supplementari, fino appunto all’epilogo dal dischetto, con la lotteria dei penalty che ha premiato i veneti, più bravi a metterla dentro rispetto ai maremmani. Ormai le squadre si conoscono alla perfezione: Achilli per il Maremma Promotion deve fare a meno di Borracelli squalificato, dall’altra parte Marozin si ripresenta con tutti gli effettivi, dopo il 5-3 con cui aveva vinto la prima in Veneto e perso la seconda con identico punteggio sabato scorso sulle mattonelle del Casa Mora. Pronti via e il Castiglione prende in mano le redini del gioco. Dopo poco più di tre minuti uno schema su punizione, libera al tiro Franchi: la pallina supera tutti ma non il palo. Il Castiglione continua ad attaccare e passa al 3’. Il solito Franchi cannoneggia da metà pista: Nerozzi davanti alla porta tocca di giustezza e batte Pertegato. Il Sandrigo sbanda e dopo un paio di minuti rischia di subire il raddoppio. Nuova punizione e nuovo schema: Franchi libera Brunelli e il rasoterra incoccia nuovamente il palo a portiere battuto. Da metà tempo i biancocelesti (in maglia rosanero per l’occasione) si mettono a difendere a zona e il Sandrigo capisce che la serata sarà lunghissima. Il pari quasi al 20’. Crovadore tenta di mettere in area, ma sul passaggio il pattino di Franchi intercetta: per l’arbitro è rigore, contestato dai castiglionesi. Lo stesso Crovadore tira il penalty, ma il neo entrato Sassetti chiamato a sorpresa a difendere la porta respinge corto, con l’esperto attaccante veneto che però riprende e segna. La ripresa regala ancor più emozioni. Un contropiede fulminante porta al tiro liberissimo Clodelli che dal limite infila all’angolo. La reazione del Castiglione è veemente. Gasparotto atterra Franchi lanciato a rete e si becca il blù. Achilli bombarda su punizione il 2-2. Tutto nel giro di 45 secondi. La gara prosegue a suon di folate. Intorno al 20’ nuovo botta e risposta. Gasparotto si lancia in contropiede, resiste al ritorno di Achilli e batte Paoli in uscita. Palla al centro e il Castiglione pareggia subito. Brunelli scende e spara dal limite: Pertegato tocca ma non trattiene, 3-3. Da ora in poi la pallina peserà come un macigno per entrambe le squadre. Non succede nulla nel primo supplementare, mentre nel secondo dopo un paio di minuti il Castiglione avrebbe la possibilità sul 10° fallo ospite di vincere al golden gol. Franchi si incarica di battere la punizione di prima: Pertegato è un gatto e salva. Si va ai rigori e Crovadore, forse alla sua ultima partita della carriera, realizza il tiro decisivo che riporta il Sandrigo in A1 dopo 25 anni dall’unica volta. Il presidente Marcello Pericoli chiude l’annata comunque con il sorriso sulle labbra: «Peccato, ma è stata una stagione bellissima. Grazie a tutti». Enrico Giovannelli