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Calcio

Intervista a Federico Amedei, il “mago” del miracolo Paganico

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di Salvatore Di Mercurio

PAGANICO. Federico Amedei signore sia in campo che fuori, ma un allenatore che si è fatto da solo iniziando dalla gavetta. Ha militato come calciatore proprio a Paganico con qualche campionato di Terza categoria e poi tra i campionati UISP dove l’unica legge che regna e quella del “bisogna vincere a tutti i costi”. Ed è proprio fra nell’UISP che dal calcio giocato è passato a quello della panchina. Poi ha rotto il ghiaccio in Terza categoria iniziando a Civitella, con momenti pochi felici. Cinque anni li trascorre nelle giovanili del Paganico; sono anni fantastici con la Juniores al primo anno e Allievi successivamente sfiorando per due volte la vittoria del campionato classificandosi al secondo posto.

Ed ora in Seconda Categoria appare divertirsi molto, ma nella sua “borsa” ha due conti in sospeso in Prima e Terza categoria che vuole assolutamente saldare.
Comunque per Federico il sogno nel cassetto rimane guidare una formazione giovanile, magari “buttiamola lì” la Primavera del Grosseto, perché no?

Noi lo abbiamo raggiunto con i nostri microfoni per un intervista a tutto tondo.

Allora Amedei è un Paganico che ormai che ha innescato una marcia in più e non si ferma più?
“E’ un Paganico che si “diverte” a giocare un certo tipo di calcio e più che tutto si “diverte” a stare insieme, i risultati sono una loro conseguenza.
Dopo un inizio in sordina la squadra si è calata nella categoria?
“La partenza è stata un po’ altalenante, più nella mentalità che nelle prestazioni, credo sia dovuto alla non perfetta conoscenza della categoria e del girone livornese oltreché alla ferita ancora aperta della sciagurata retrocessione. Siamo stati bravi: squadra, società ed ambiente ad andare avanti con il nostro “progetto”.
Quali sono stati i cambiamenti?
“Quello fondamentale è stato il crescere di fiducia nei nostri mezzi e nel tipo di gioco che volevamo realizzare.”
A dicembre la squadra ha innescato una marcia in più ?
“Direi “qualcosa è cambiato ” dopo la sconfitta in casa con l’Alta Maremma”
Frutto di qualche inserimento o del gioco? Pensi che l’attuale forma della squadra possa durare fino alla fine?
“Come ho già detto frutto della consapevolezza e fiducia in ciò che stavamo costruendo. Ho sempre organizzato il lavoro atletico e il carico degli allenamenti in base alla prestazione della squadra nelle partite, e a periodici test, spero di non sbagliare.”
Pensi che essere campione d’inverno vuol dire aver in tasca mezza promozione?
“Penso che essere campioni di inverno sia un arma a doppio taglio; ora è bene non guardare troppo la classifica perché si rischia di crederci!”
Quali sono i punti fermi della squadra? Aver un solo bomber che segna sempre conviene o può penalizzarvi in caso di assenza?
“Penso che il punto fermo di questa squadra sia “il gruppo”. Da quello che ha giocato più minuti a quello che ne ha giocati meno. Chiaramente Francesco Vacchiano è un valore aggiunto anche se lui finalizza il grande lavoro della squadra. Preferisco avere la squadra a disposizione in assenza del bomber che il contrario”
Il livello del campionato come lo trovi?
“Mi sembra buono , pur conoscendo poco la categoria; ho visto squadre come l’Audace, il Bibbona, il Salivoli e l’Alta Maremma veramente ben organizzate e tecnicamente forti.
Vista la mia esperienza credo che hai in pugno la promozione e che ora dipende solo da voi perderlo visto dato chen on hai trasferte all’Elba e che hai incontrato quasi tutte le vostre concorrenti più agguerriti in trasferta. Che ne pensi?
“Penso che ogni partita ha la sua storia, e che noi dobbiamo pensare solo ed esclusivamente alla gara che verrà, poi alla fine vedremo. Il fatto di dover incontrare tutte le principali concorrenti in casa non so quanto possa avvantaggiarci dato che le uniche due sconfitte le abbiamo subite all’Uzielli.”

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Mago???..con Tiberi Tino Vacchiano Scozzafava (infortunato) LaRosa Pialli Cavaliere Cavaliere M Marzocchi questi sono tutti giocatori da prima..credo che il campionato lo devono fare solo da protagonisti se non fosse così sarebbe stato un fallimento. .quindi complimenti per il campionato svolto fino ad ora. Mago????,??

Caro tony (ha scritto lei con la lettera minuscola) trovo anche io il termine “mago” assolutamente inappropriato, ma non credo che l’autore dell’articolo abbia voluto mancare di rispetto a qualcuno, tanto meno ai giocatori del Paganico. Fossi stato mago Le assicuro che, lo scorso anno, avrei portato il Paganico alla salvezza e invece “non né ho indovinata una!” e non solo non mi sento un ”mago” ma spesso, molto spesso non mi sento all’altezza del ruolo in questo calcio “dei grandi”. Quello che posso assicurarle è che, non potendo usare la magia, metto nel calcio e nel continuo aggiornamento tutta la Passione e la Dedizione che posso. Sono assolutamente d’accordo con Lei quando dice che moltissimi dei giocatori che ho la fortuna di allenare quest’anno siano di categorie superiori e altrettanto d’accordo quando tra le righe dice che per fare i Campionati da protagonisti occorre buoni giocatori. Sono un po’ meno d’accordo sul fatto che con i buoni giocatori è scontato fare Campionati da protagonisti. Colgo l’occasione, a nome mio e di tutta la squadra, per ringraziarla dei complimenti per ciò che abbiamo fatto fino ad ora, e per augurare a Lei e a tutti i lettori di Grossetosport i miei più sinceri di Buon Anno. Federico Amedei

Certamente il Paganico è un ottima squadra,tant’è vero ad agosto io l’avevo messa tra le possibili pretendenti alla vittoria finale,ma comunque anche i buoni giocatori vanno allenati,motivati e messi bene in campo,quindi qualche merito sarà anche dell’allenatore,poi certo senza buoni giocatori non si va da nessuna parte,ma ti assicuro che ho visto,negli anni addietro,tante squadre costruite per vincere,fallire miseramente.

Non metto in dubbio il lavoro svolto dal Signor. Amedei ho messo in dubbio solo la parola” Mago”. Se non avesse avuto i giocatori prima citati allora sarebbe stato davvero un” Mago”.Complimenti e in bocca al lupo per il campionato .

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