
Grosseto Calcio
Grifone, un dovere ascoltare tutte le proposte

di Yuri Galgani e Fabio Lombardi
Grosseto. Quella che sta per chiudersi è stata una domenica bella movimentata, accesa dalle dichiarazioni ufficiali del vice-sindaco Borghi, che, nel pomeriggio, ha confermato in esclusiva a Gs l’esistenza di due contatti molto recenti con due diversi imprenditori decisi a prendere il Grosseto. In tarda serata, poi, tramite Tv9 e il Corriere di Maremma, il sindaco Bonifazi ha detto di non voler prendere in considerazione altre ipotesi che non siano quelle del progetto legato a Salvatore Caiata, ribadendo che è una decisione già presa e che spetta al primo cittadino. Insomma, prima si dice che non ci sono alternative a Caiata, poi viene dimostrato che ce ne sono due pronte da essere vagliate, ma non serve a nulla, visto che è tutto deciso. Perché? Perché non prendere in considerazione due proposte (una concreta, l’altra da essere concretizzata) che potrebbero essere migliori oppure peggiori di quella di Caiata? Perché rimanere col dubbio di aver agito a senso unico? Si vuole il bene supremo del Grosseto o no? Oltretutto, poiché il nuovo club unionista è un bene di tutta la città di Grosseto, reputiamo giusto prendere in considerazione anche le proposte giunte all’ultimo, perché c’è ancora il tempo tecnico per fare la scelta migliore in assoluto, sempre nell’interesse dei tifosi grossetani. Sia chiaro, noi non parteggiamo per nessun attore, vogliamo solo il bene del Grosseto e se venisse dimostrato che la migliore soluzione è rappresentata da Caiata, allora, viva Caiata! Lo stesso discorso, però, vale per gli altri due possibili nuovi proprietari. Ad esempio, esaminando attentamente le nuove proposte si potrebbe capire se esistono o meno possibilità per far convivere i tre imprenditori in un unico progetto, con l’idea di creare un club ambizioso e solido economicamente. Sappiamo, poi, che l’imprenditore romano è disposto ad accollarsi per intero la proprietà del club, ma anche a cedere delle quote societarie ad altri soggetti, compresi i tifosi organizzati sotto forma di supporter trust. Dunque, di cosa si ha paura? Di dover tornare su scelte già compiute? Di rimangiarsi accordi fatti? Lo ripetiamo: perché è tutto deciso? Col massimo spirito costruttivo, invece, ribadiamo che è doveroso per Bonifazi e la Giunta comunale prendere in seria considerazione anche ciò che Borghi avrà già portato alla loro attenzione. Facendolo, nessuno potrebbe rimproverare alcunché all’amministrazione comunale, perché avremmo la certezza che l’opzione scelta per far nascere il nuovo Grosseto sarebbe sicuramente la migliore. A questo punto, invece, non facendolo si alimenterebbero solo ingiusti sospetti. Ovviamente, in un senso o nell’altro, chiediamo che siano date notizie dettagliatissime delle scelte fatte. Soprattutto, sia chiaro che non siamo contro nessuno e che esercitiamo soltanto il nostro diritto di informazione e di critica, cercando di essere, se e quando possibile, collaborativi e costruttivi. In fin dei conti, sappiamo che molti dei soggetti coinvolti sono dei veri grossetani, tifosissimi del Grosseto, ma questo potrebbe non bastare ad assicurare un futuro al vecchio e glorioso Grifone, soprattutto se le scelte fatte dovessero risultare sbagliate. Indipendentemente da quello che accadrà, però, consentiteci questa piccola licenza… FORZA GROSSETO!
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