Respinto il ricorso del Castiglione. Raciti stagione finita

Reclamo del A.D. POLISPORTIVA CASTIGLIONE DELLA PESCAIA avverso la squalifica inflitta a Raciti Carlo fino al 30.06.2015 (tre mesi e 26 giorni); Langone Manuele per tre gare Con unico reclamo l’A.D. Pol. Castiglione della Pescaia contesta i provvedimenti di squalifica, come in epigrafe specificati, assunti dal G.S. Grosseto nei confronti di Carlo Raciti e Manuele Langone, rispettivamente per aver il primo ‘a fine gara, all’interno dello spogliatoio, al fine di chiedere spiegazioni su alcune frasi; di poi colpiva con un calcio la porta dello spogliatoio facendola picchiare addosso al DG senza causargli dolore’; il secondo ‘a fine gara, all’interno dello spogliatoio, cercava di impedire al DG il riconoscimento di un proprio compagno autore di fatti sanzionabili e proferiva parole offensive nei confronti del DG stesso’. La reclamante evidenzia stupore per le squalificate comminate ai propri tesserati, negando la responsabilità degli stessi in ordine ai fatti addebitati e contestando la dinamica dei fatti refertati e, in particolare, l’aver il Raciti toccato il direttore di gara e inferto un calcio alla porta dello spogliatoio. Per quanto riguarda la posizione del Langone, rileva che quest’ultimo ha impedito qualsiasi tipo di contatto fra l’arbitro e gli altri giocatori, senza mai offendere e, comunque, senza mai impedire al direttore di gara di effettuare il riconoscimento del Raciti. Rileva inoltre che quanto riportato dal d.g. sia distante dalla realtà dei fatti, manifestando il proposito di abbandonare il campionato per l’ingiustizia subita e chiedendo la riduzione della squalifica comminata al Raciti e l’annullamento della sanzione inflitta al Langone, in quanto ‘assurdamente coinvolto’ nella vicenda. La Corte, acquisito il supplemento di rapporto, così decide. Osserva il Collegio che le deduzioni della reclamante non trovano alcun riscontro nelle risultanze arbitrali, alle quali, come noto, viene riconosciuto carattere privilegiato, vincolando il giudizio dell’Organo giudicante sull’esistenza del fatto (seppur non scalfiscono il giudizio interpretativo). L’arbitro, infatti, sollecitato dalla Corte a precisare i fatti sui motivi di reclamo, ha confermato quanto dettagliatamente descritto nel rapporto di gara e, in particolare, la condotta ingiuriosa, aggressiva e oltremodo prevaricatrice del Raciti, nonché il successivo e violento calcio inferto alla porta dello spogliatoio che finiva per colpirlo alla schiena. Nel quadro descrittivo sopra indicato si inserisce anche la condotta del Langone, il quale è intervenuto nella contesa cercando di impedire al Direttore di gara di identificare il Raciti, accompagnando la propria condotta con espressioni ingiuriose nei confronti dello stesso direttore di gara. Tutti questi elementi paiono, pertanto, decisivi per poter affermare la responsabilità dei calciatori sopra indicati in ordine ai fatti contestati, non rinvenendosi in atti elementi che possano collimare, o almeno supportare, con la tesi fattuale esposta dalla reclamante. Passando al giudizio di congruità della sanzione, lo stesso viene eseguito limitatamente alla posizione del Raciti, unico soggetto per il quale è stata formalizzata la richiesta di riduzione, mentre viene omesso nei confronti del Langone, essendo il ricorso finalizzato ad ottenere per quest’ultimo la declaratoria di annullamento della sanzione comminata. Sulla base di tali presupposti, la sanzione inflitta al Raciti appare correttamente calibrata dal Giudice Sportivo, il quale ha esaminato tutti gli elementi riportati in sede di referto e adeguatamente applicato i criteri costantemente seguiti da questa Corte. Non si ravvisano, in conclusione, motivi per dare seguito ad una riduzione della sanzione. P.Q.M. la C.S.A.T.T.: 13. respinge il reclamo proposto dalla A.D. Polisportiva Castiglione della Pescaia; 14. conferma i provvedimenti impugnati; 15. ordina l’addebito della tassa di reclamo.