
Ciclismo
Con Adriano Nocciolini il Marathon Bike raggionge quota 600 vittorie in 20 anni di attività

Quasi un segno del destino che a centrare la 600esima vittoria sia stato uno dei fedelissimi. Adriano Nocciolini, 65 vittorie all’attivo, maremmano doc, grande atleta e ancora più grande persona, ha vinto la granfondo della Vernaccia di ciclismo, tratto agonistico di crono scalata, regalando al Team Marathon Bike un altro traguardo storico. Sono passati sette anni da quando furono festeggiate le 500 vittorie al ristorante Miramare di Castiglione Della Pescaia “Se qualcuno mi avesse detto venti anni fa che oggi saremmo stati qui – sorride il presidente Maurizio Ciolfi – lo avrei preso per pazzo. E invece la lucida follia si è trasformata in realtà. “Per questo devo dire grazie a tutti i nostri iscritti, ma soprattutto ai tanti amici- collaboratori che mi sono stati vicino e che ho ancora accanto dopo tanto tempo- ovviamente senza la Banca Tema, la Uisp e L’Avis, di certo non avremmo ottenuto questi straordinari risultati”. A quali atleti è più legato? “Potrei dire la Katarzyna Stanckiewic che ha vinto 140 volte o a Stefano Musardo che ha vinto in 134 corse- Adriano Nocciolini è diventato uno di famiglia – è con noi da ben diciassette anni- lo sento praticamente tutti i giorni. Ma la realtà il Marathon Bike è ciò che è oggi soprattutto grazie a chi non ha vinto mai e continua, ogni domenica o ogni mercoledì, a correre o ad andare in bici senza battere ciglio. Vince uno solo, lo sport è per tutti”. Cosa è il Marathon Bike 20 anni dopo? “Una realtà conosciuta in tutta Italia. Che è riuscita a promuovere lo sport e la Maremma e non solo, mettendo sempre la sicurezza dei partecipanti al primo posto”. Dopo aver raggiunto quota 600 a quante vittorie volete arrivare? “Inutile guardare troppo avanti. Finché abbiamo voglia e passione non ci fermiamo”. E poi c’è anche l’aspetto organizzativo. “Per quello è più facile. Siamo a 461 corse allestite e sicuramente dobbiamo arrivare a 500. Poi si vedrà”. Dove si trova ancora l’entusiasmo? “Nei sorrisi di chi partecipa alle nostre manifestazioni. Siamo riusciti a organizzare anche 54 corse in un anno, più di una a settimana – ora ci attestiamo su 45 eventi sportivi ogni anno tra ciclismo, podismo e passeggiate ludico motorie”. Con un occhio sempre alla solidarietà. “In ogni nostra manifestazione oltre al marchio Uisp c’è quello dell’Avis. Abbiamo 173 donatori, questo è un orgoglio che condivido con tutti i nostri atleti che sono calati drasticamente dopo il Covid passando da 332 ai 201 attuali” .Progetti per il futuro? “I nostri fiori all’occhiello sono Sei Ore della Maremma, Trittico di Maremma e Staffetta di Canapone. L’obiettivo è consolidare questi eventi mantenendo l’alto standard di qualità di ogni nostra manifestazione. Sul ciclismo i numeri sono già molto importanti, difficile chiedere di più. Ci piacerebbe vedere a tornare a crescere i partecipanti al Corri nella Maremma, che è nato grazie anche all’apporto determinante del Marathon Bike: i segnali in questo 2025 sono incoraggianti”. Sempre con la Maremma nel cuore. “Il Marathon Bike è la Maremma. La nostra fortuna è anche organizzare corse in un ambiente unico, che fa parte del nostro evento. Grazie ai Comuni che ci hanno sempre sostenuto e continueremo farlo, assieme ai nostri sponsor”.