Triathlon
Dario Rosini al Mondiale Ironman
Il prossimo 26 ottobre, il triatleta italiano Dario Rosini, tesserato con la asd Triathlon Grosseto, sarà ai blocchi di partenza della gara più dura e prestigiosa al mondo: l’Ironman World Championship a Kailua-Kona, Hawaii. Dopo aver partecipato ai Mondiali di Nizza nel 2023 e a Chattanooga qualche anno fa, Dario è pronto a sfidare nuovamente sé stesso e i giganti del triathlon sul palcoscenico più leggendario di sempre.
La gara di Kona è famosa per mettere a dura prova i migliori triatleti del pianeta, e Dario lo sa bene. Il percorso si articola in 3.8 km di nuoto nelle acque cristalline, ma insidiose, dell’Oceano Pacifico caratterizzato dalle forti correnti, seguiti da 180 km in bicicletta lungo la mitica “Queen Ka’ahumanu Highway” la più famosa ed insidiosa strada del triathlon a livello mondiale con un dislivello complessivo di 1700 metri e caratterizzata dal vento contrario nel tratto di rientro verso Kailua Bay. Il tutto culmina con una maratona di 42,2 km su un terreno collinare e l’iconico passaggio nell’Energy Lab, un inferno per il caldo torrido all’interno di una imponente colata lavica ma dove allo stesso tempo è un paradiso di zona protetta nella quale viene consentito il passaggio solamente in occasione del mondiale di Ironman. Un’impresa titanica che richiede non solo una preparazione fisica impeccabile, ma anche una concentrazione mentale straordinaria per resistere al caldo e all’umidità del clima hawaiano.
Dario si presenta a questa sfida con un bagaglio di preparazione iniziato a gennaio 2024. Da allora, ha accumulato oltre 520 ore di allenamento suddivise in 397 sessioni, percorrendo un totale di 5500 km tra nuoto, bici e corsa, con il supporto costante della sua famiglia e della moglie Rita, il suo pilastro nei momenti più difficili. “Mi sento pronto”, ha dichiarato Dario, pur consapevole che in gare come questa è impossibile controllare tutte le variabili.
La sua preparazione è stata una maratona in sé: 220 ore in bici, molte delle quali lungo le strade della Maremma, 100 ore di corsa, spesso sulle pendici del Monte Morello a Firenze, e 95 ore di nuoto, con venti di queste in acque aperte tra il mare di Talamone e il lago dell’Accesa. A completare il tutto, sessioni di potenziamento muscolare, stretching e trekking, essenziali per mantenere il corpo in equilibrio e prevenire infortuni. E a proposito di infortuni, una fastidiosa fascite plantare tra giugno e agosto ha richiesto specifici esercizi di riabilitazione, ma non ha mai interrotto il suo programma.
Una delle chiavi del successo di Dario è la disciplina quotidiana. Ha allenato la sua resistenza e determinazione con sessioni mattutine all’alba, spesso correndo al buio, e uscite lunghe in bici nel weekend. Il triatleta ha anche partecipato a una gara intermedia a Jesolo lo scorso 5 maggio, stabilendo il suo record personale sul mezzo Ironman (4:56), un chiaro segnale della sua ottima forma fisica.
Ora, a pochi giorni dalla gara, Dario sta pianificando nei minimi dettagli la strategia finale. La logistica della settimana pre-gara, lo studio del percorso, la frequenza dei ristori, l’idratazione e la nutrizione sono tutti aspetti cruciali per affrontare le condizioni climatiche impegnative di Kona, caratterizzate da caldo e umidità intensi. Ma la vera sfida, come Dario ci confida, è la gestione della tensione. In particolare, l’emozione che lo accompagna nella frazione di nuoto è una costante con cui ha imparato a convivere.
Anche il presidente della Triathlon Grosseto, Riccardo Casini ha potuto coronare il sogno di questa gara ed essendoci passato consiglia di curare molto l’aspetto alimentare, in particolar modo l’assunzione di sali e idratazione costante «nella mia gara bevvi qualcosa come 15 litri di acqua durante le 10 ore e all’arrivo pesavo 4 kg meno della partenza; a Kona ti pesano prima della partenza per vedere in caso di svenimento quanti liquidi hai perso». Il presidente, aggiunge, «di godersi i giorni prima dell’ambiente e del contesto e massima concentrazione durante la preparazione, per la gara mai strafare e considerarsi un fortunato perchè partecipare all’Ironman di Kona è il più grande sogno di ogni triatleta, come una finale del campionato del mondo per un calciatore, ma nel campo di calcio partecipano solo 22 atleti».
Il Mondiale di Kona non è solo una gara di triathlon, è un rito di passaggio per i triatleti più preparati e determinati al mondo. Dario Rosini è pronto a vivere questa esperienza con il cuore, l’anima e la determinazione di chi sa che ogni goccia di sudore è un passo verso il traguardo. E Kona, con il suo mare turchese e la sua lava incandescente, lo aspetta a braccia aperte.