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Grosseto Calcio

Livorno e Grosseto: vicine, ma diverse

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Domenica al Picchi si giocherà Livorno-Grosseto, la partita più importante della stagione, almeno in casa biancorossa, vista l’ormai nota rivalità con i cugini labronici.
Dunque, non c’è da meravigliarsi se all’ex-Ardenza ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, con diverse migliaia di persone pronte a sostenere la rinata Unione Sportiva Livorno.
Da Grosseto, però, partiranno diversi tifosi e, ne siamo certi, troveranno il modo di far sentire la propria voce in mezzo alla marea amaranto.
Ci immaginiamo un derby toscano bello, tirato e combattuto, magari senza sviste arbitrali né recriminazioni, diciamo una partita di pallone di quelle da incorniciare.
Ovviamente, a noi piacerebbe tornare da Livorno potendo raccontare di un risultato positivo, ma sappiamo bene che vincere là è dura per tutti così come siamo consapevoli che in caso di sconfitta l’obiettivo grossetano rimarrebbe sempre quello del ritorno in C.
Tuttavia, come abbiamo già detto, la sfida in questione è ormai da anni che si è fatta accesa e spesso a recriminare sono stati proprio i biancorossi, l’ultima volta nell’1 a 1 casalingo costato poi i quattro turni di squalifica dello Zecchini.
È inutile, poi, negare che la piazza livornese abbia più blasone rispetto a quella grossetana, ma la realtà attuale è quella della Serie D e non guarda in faccia a nessuno.
Da una parte c’è l’Us Livorno del neo-presidente Esciua (arrivato tra lo scetticismo generale) che si è affidato alla coppia Pinzani-Favarin per costruire e condurre una rosa in grado di vincere il campionato. Infatti, dopo una partenza di mercato a rilento, il ds Pinzani ha saputo completare la squadra con innesti di grande livello, basti pensare che quattro degli ultimi cinque arrivati in maglia amaranto hanno oltre mille presenze tra i professionisti. Ci riferiamo a Giordani, Cesarini, Cori e Caponi.
Dall’altra parte, invece, c’è il Grosseto di patron Lamioni, il quale ha messo in mano Vetrini le sorti biancorosse. Il dg in questione l’ha ripagato allestendo una rosa altamente competitiva allenata da un tecnico capace come Bonuccelli, ma con un’età-media inferiore a quella degli amaranto. Ad ogni modo, l’obiettivo è lo stesso del Livorno: vincere il campionato per tornare tra i pro.
Pertanto, in fatto di ambizioni, i due club si equivalgono.
Per questo, al netto di possibili sorprese, le grandi pretendenti alla vittoria del campionato saranno (o meglio, proveranno ad esserlo) proprio l’Us Livorno e l’Us Grosseto, due club ambiziosi che rappresentano città distanti 134 chilometri e con tifoserie con un modo di intendere il calcio diametralmente opposto.
Insomma, Livorno e Grosseto: (abbastanza) vicine, ma (piuttosto) diverse.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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