Grosseto Calcio
Esclusiva Gs – Sangio-Us Grosseto, parla l’avvocato Grassani dopo il ricorso biancorosso: “Pronostico da tripla, ma noi speriamo nello 0 a 3 a tavolino”
Bologna Abbiamo raggiunto telefonicamente l’avvocato Mattia Grassani, legale dell’Us Grosseto, per ipotizzare con lui ciò che potrebbe accadere dopo il ricorso unionista per i fatti avvenuti al Virgilio Fedini di San Giovanni Valdarno.
Buonasera, avvocato. Ieri sera il Grosseto è riuscito a presentare il ricorso per il match di domenica scorsa a San Giovanni Valdarno. Che possibilità ci sono che l’istanza venga accolta?
<<Buonasera a lei. Beh, direi che si tratta di una partita apertissima dove il pronostico è da tripla: 1-x-2. Certamente, quello che è avvenuto a San Giovanni Valdarno è stato anomalo. Da parte nostra, speriamo di aver ben evidenziato nel ricorso presentato ieri sera al giudice sportivo che quanto accaduto al Fedini di San Giovanni sia meritevole di una riflessione da parte dell’arbitro e della giustizia sportiva. Tra l’altro, parliamo di un campionato nazionale, la Serie D, non di un torneo amatoriale o di una sfida tra scapoli e ammogliati! Proprio perché parliamo di un campionato nazionale, l’attenzione sulla regolarità del terreno di gioco nel suo insieme deve essere massima e a San Giovanni Valdarno non posso fare eccezioni>>.
Secondo il suo parere, c’erano le condizioni per iniziare l’incontro oppure è d’accordo con chi dice che è stata sanata l’irregolarità dell’altezza delle porte con un’altra creata con il dislivello delle fosse?
<<Ho guardato il filmato di Gs Tv mandatoci dall’Us Grosseto relativo al pregara. Ebbene, dal 1′ al 35′, momento in cui il direttore di gara ha fischiato l’inizio dell’incontro, ho visto una situazione tragicomica. Dopo che l’arbitro Caggiari ha accolto l’eccezione avanzata dal Grosseto per l’altezza irregolare delle porte, la società valdarnese ha agito in modo disorganico per sanare i 10 cm. mancanti rispetto ai 2 metri e 44 centimetri. Stando al video, che il giudice sportivo non potrà accogliere, ma che speriamo possa in qualche modo visionare, non è stato fatto nulla a regola d’arte per sanare la succitata irregolarità. Di sicuro non sono state seguite le prescrizioni della giustizia sportiva né le regole del gioco del calcio. Insomma, confidiamo che il giudice sportivo voglia riconoscere che il club ospitante ha sbagliato sia nelle procedure di ripristino che nella sostanza. Errori che sono stati visibili anche da casa>>.
A livello di giurisprudenza sportiva, ci sono precedenti almeno simili a quello in esame?
<<A livello semiprofessionistico o di Serie D un caso come quello a San Giovanni non c’è mai stato prima. Questo perché parliamo di campionati nazionali, dove c’è sempre un minimo di professionalità per garantire la regolarità del campo di gioco perfino in club che rappresentano piazze minuscole. Dunque, sotto questo punto di vista, la Sangiovannese deve essere all’altezza della categoria in cui milita. In ambito regionale, invece, ci sono situazioni sovrapponibili a quella che il Grosseto ha vissuto domenica scorsa allo stadio Fedini. Diciamo pure che, se l’arbitro dovesse integrare il suo referto sottolineando che il ripristino dell’altezza delle porte non è avvenuto a regola d’arte e che non c’è stato il livellamento del terreno scavato, le nostre probabilità di successo davanti al giudice sportivo potrebbero crescere. Nel nostro ricorso abbiamo prodotto sequenze fotografiche attestanti l’utilizzo di vanghe, rastrelli e persino di mani nude sulla linea delle porte e alla stesso tempo abbiamo allegato le immagini dei risultati ottenuti con le fosse create che sembravano quasi dei campi da bocce. Ecco, questa produzione dettagliata di documenti fotografici potrebbe indurre il giudice sportivo ad avere il dubbio sulle modalità di ripristino messa in campo dalla Sangiovannese. A quel punto, il giudice stesso potrebbe chiedere un supplemento integrativo all’arbitro nel quale il direttore di gara dovrebbe rispondere a domande tipo se l’altezza ripristinata fosse uguale lungo tutte linee delle porte e se il terreno fosse stato reso piano. Ricordo sempre a tutti che anche i giudici e gli arbitri possono sbagliare, ma nel nostro caso, se ci sarà la volontà di esaminare attentamente i frame fotografici, allora potremo sperare nello 0 a 3 a tavolino>>.
Un’ultimissima cosa: è un’anomalia o no che il Grosseto debba giocatore in campo neutro e a porte chiuse fino al 31 maggio per i fatti avvenuti col Livorno?
<<Parto da un presupposto: i tifosi non c’entrano nulla e sono quelli maggiormente danneggiati da quanto avvenuto al termine di Grosseto-Livorno. Diciamo pure che è stata proprio la linea difensiva che ho provato a portare avanti di fronte alla Commissione nazionale d’Appello, ma sappiamo com’è andata. D’altronde, i fatti contestati al Grosseto sono stati fedelmenti descritti da arbitro e assistenti e attestano la violenza e le minacce alla terna da parte di dirigenti e persone vicine al Grosseto. Insomma, è un verdetto che va accettato>>.
Parliamoci chiaro, se venisse omologato questo risultato, anche la lega perderebbe di credibilità: creerebbe un precedente e dopo tutti si sentirebbero in diritto di NON rispettare le regole: perché è OVVIO che NON si può giocare con le porte più basse del consentito
Se penso che il Livorno ha vinto 3-0 a tavolino con il Seravezza (per la presenza di un giocatore avversario squalificato) ed il Campobasso è stato escluso dal campionato di serie “C” per un cavillo, mi viene da pensare che le regole vengono applicate con rigidità, quindi se tanto mi da tanto la Sangiovannese DEVE essere sanzionata, perché la RESPONSABILITÀ OGGETTIVA delle porte basse è a carico dei valdarnesi.