Grosseto Calcio
Us Grosseto, il punto dopo la 4ª giornata
Ieri pomeriggio, vittoria esterna del Grifone per 0 a 3 sul Mobilieri Ponsacco nella 4ª giornata del girone E di Serie D. Finalmente una bella notizia dopo le tante negative degli ultimi tempi.
COSA FUNZIONA
Una rondine non fa primavera, ma quello di ieri è stato il primo successo stagionale del Grosseto dopo quattro sconfitte consecutive tra coppa e campionato. Un successo giusto, anche se troppo largo nel risultato, poiché nel primo tempo il Ponsacco ha avuto un paio di occasioni clamorose per pareggiare. Ovviamente, meglio per il Grosseto che i padroni di casa non siano stati efficaci sotto porta. Tra l’altro, la vittoria esterna ha coinciso anche con la prima volta nella quale la porta biancorossa è rimasta inviolata. Va ricordato che Lazzari (neppure convocato) non è stato certo il problema della sconfitte precedenti, ma ieri con l’esordio tra i pali unionisti di Diogo Gil (classe 2001), mister Liguori ha potuto disporre di un giocatore over in più negli altri reparti. Sono apparsi in crescita, poi, il gioco, la condizione fisica complessiva della squadra e alcuni singoli, fin qui piuttosto deludenti. Bene anche la duttilità di Tripicchio sul fronte offensivo con il giocatore in grado di giostrare tra le linee consentendo all’allenatore biancorosso di passare facilmente dal 4-3-3 al 4-3-1-2 nel corso della partita. Eccezionale, invece, Rotondo che ieri ha avuto un impatto devastante sulla partita sbloccandola al 4′, procurandosi il rigore (trasformato da Tripicchio, al primo gol col Grifone) e poi realizzando la terza marcatura con cui ha congelato il risultato. Il giovane bomber grossetano, classe 2003, ha già segnato 4 gol in altrettante partite di campionato ed è il capocannoniere del Grosseto. Infine, un dato statistico: i biancorossi sono tornati alla vittoria che mancava in assoluto dal 20 marzo scorso (Grosseto-Entella 1 a 0) e a livello esterno dal successo nel derby a Siena (1 a 3) il 28 novembre 2021.
COSA NON FUNZIONA
Il Grifone è un malato di lungo corso e ha bisogno di tempo (e di ulteriori correttivi) per guarire. Dunque, nessuna illusione per il bel successo esterno, ma sana consapevolezza che ci sarà da lavorare ancora tanto prima di alzare un po’ la testa. Comunque, a voler cercare il pelo nell’uovo, troppe le occasioni concesse ai padroni di casa.
COSA ASPETTARCI
Ci attendiamo un’ulteriore crescita domenica prossima nel match casalingo contro lo Sporting Trestina, formazione che in classifica ha 7 punti. Gli umbri sono ormai una realtà consolidata e verranno a Grosseto senza timori reverenziali. Starà a Ciolli e compagni provare a bissare il successo di ieri, consapevoli che migliorare ulteriormente la classifica aiuterebbe tutto l’ambiente a ritrovare un po’ di serenità e di fiducia. Intanto, è stato abbandonato l’ultimo posto in graduatoria, ma l’obiettivo a medio termine dovrà essere quello di recuperare giocatori importanti (come Aleksic e Bajic) e di allontanarsi quanto più possibile dai bassifondi.
COSA FUNZIONA: il risultato, figlio di un impegno corale da parte della squadra, che di “questi tempi non è poco” oltre al grande momento di Rotondo che ci auguriamo possa continuare così.
COSA NON VA: la società attuale.
COSA ASPETTARSI: a meno di clamorose novità, direi la cessione della società, senza se e senza ma, il prima possibile.
Premetto, quando una squadra che si chiama Grosseto vince, sono sempre e comunque contento, tuttavia la vittoria di ieri non cambia di una virgola il mio giudizio sull’attuale situazione biancorossa, tanto dal punto di vista puramente sportivo che societario. Riguardo all’aspetto tecnico, la squadra fino a ieri aveva palesato paurose criticità, che non possono essersi risolte nel giro di qualche giorno (in virtù di cosa?), ragion per cui sono portato a credere che si sia trattato del classico terno al lotto che il calcio di tanto in tanto tira fuori, ma che in definitiva non è che un fuoco di paglia, tipo la gara di Siena nello scorso campionato; sia come sia, il dato strettamente calcistico è a mio avviso di scarsissima importanza in un momento come questo, in considerazione di una situazione societaria a dir poco nebulosa, visto che – per quanto ne so – permangono enormi nodi irrisolti che non tarderanno a venire al pettine.