Calcio
Serie D, Filippo Vetrini fa il punto della situazione tra mercato e gironi
Follonica – Con la chiusura del mercato in dirittura di arrivo – manca solo un terzino classe 2003 per completare l’organico – è il momento di fare il punto con il direttore generale Filippo Vetrini. Che ha vissuto un’estate di straordinaria intensità: con solo otto conferme dall’anno scorso c’era da rimettere mano alla rosa e ricostruirla quasi da zero.
E allora si è rimboccato le maniche e si è messo al lavoro assieme alla società per dare a mister Bonura una formazione che possa regalare un’altra bella annata ai tifosi biancorossoblù, dopo quella in cui sono arrivate le vittoria della Coppa Italia di Serie D e la finale play off del campionato.
Direttore, partiamo dal principio: con soli otto elementi confermati quale era la strategia di mercato pensata all’inizio, considerando anche le regole sulle quote?
«Di comune accordo con gran parte dei non confermati avevamo ritenuto che fosse terminato un ciclo. E, di conseguenza, ognuno con le varie motivazioni ha deciso di interrompere il rapporto, sempre in maniera consensuale. Quando si va a rifare una squadra per due terzi vanno considerati diversi aspetti, come le capacità di adattamento e l’assemblaggio della squadra stessa. Abbiamo cercato di ringiovanire in maniera importante l’organico e credo che ci siamo riusciti, perché il nostro mercato si chiude con solo nove calciatori over. Credo che sia la prima volta nei nostri campionati di Serie D che ci presentiamo ai nastri di partenza con un numero così ridotto. Tra l’altro, tra questi c’è un ‘99, un 2000, un ’97, un ’96. A parte Dierna e Marcheggiani che sono i due veterani, è un organico molto giovane anche tra gli over stessi».
In genere si dice che a parlare deve essere il campo, ma è contento della rosa che ha messo a disposizione del mister per la prossima stagione?
«I gruppi si cementificano durante il ritiro e devo dire che questo mi sembra un ottimo team dal punto di vista caratteriale. Difficile dirlo, ma credo che sia un Follonica Gavorrano più forte di quello dello scorso anno. Poi ovvio che dirlo a voce conta il giusto, sarà il campo a confermalo o smentirlo, ma credo che sia una squadra giovane ma molto forte».
Parliamo degli arrivi estivi: chi l’ha impressionata di più nelle prime due settimane di preparazione?
«Conoscevo tutti, quindi devo dire che, più che sorprese, sono state tutte delle conferme rispetto alla grande qualità dei giocatori che compongono la rosa. Insomma, mi aspettavo ciò che ho visto fino a questo momento».
Ci sveli qualche retroscena: c’è stata qualche trattiva più difficile di altre? E giocatori con cui è bastato un cenno d’intesa?
«La trattativa più lunga è stata quella di Lorusso, ma credo che siamo stati bravi a rispettare i suoi tempi. La prima volta che si esce da Roma per dei calciatori così importanti è sempre una questione un po’ delicata, perché Roma è mamma e chioccia, non è un luogo comune. Quindi abbiamo pazientato che il ragazzo maturasse la convinzione di venire a giocare a Gavorrano, cosa poi decisiva per il buon esito della trattativa. Tra quelle più rapide forse quella di Marcheggiani, perché in realtà erano diversi anni che provavamo a prenderlo. Quest’anno ha deciso in tempi molto brevi di affrontare quest’avventura».
Adesso possiamo dire che il mercato è chiuso? O c’è ancora qualche sorpresa che dobbiamo aspettarci fino al 16 settembre?
«La rosa è completa. Manca solo un terzino sinistro classe 2003 come ruolo e come quota. Sarà quello l’ultimo ingresso che faremo. Ci sarà invece probabilmente qualche operazione in uscita, perché la squadra è abbastanza ampia. Se qualche ragazzo si dovesse accorgere che lo spazio sulla carta fosse ridotto si potrebbe verificare qualche cessione. Ma in entrata stiamo solo cercando un terzino e ci siamo».