Calcio
Assemblea dei tifosi unionisti: restano le divergenze, ma tutti desiderano chiarezza da Camilli
L’assemblea pubblica dei tifosi biancorossi si è risolta con un nulla di fatto, almeno per quello che riguarda i contrasti sorti tra la Curva Nord e il neonato Comitato Amici del Grosseto Anno Zero 2014 (organizzatore dell’evento). Il motivo del contendere, come sappiamo, è sempre la questione della lettera inviata dal suddetto comitato all’imprenditore Bandecchi, un gesto (svelato con una vera e propria giornalata) non condiviso dalla parte più calda della tifoseria unionista. Dunque, almeno inizialmente, la riunione si è incentrata su polemiche e su osservazioni più o meno condivisibili, ma fini a se stesse, perché ognuna delle parti in causa è rimasta della propria idea. Il problema, poi, è che non sono intervenuti né rappresentanti del Grosseto, né quelli del Comune, ovvero gli interlocutori appropriati ai quali porre le domande del caso. Comunque, l’amministrazione comunale ha fatto sapere, tramite interposta persona, che se la proprietà dell’Us Grosseto non offrirà garanzie tecniche adeguate sul futuro del sodalizio, non verrà rinnovata la convenzione per l’uso degli impianti. C’è stata una parola, però, che ha accomunato tutti i presenti: chiarezza. Tuttavia, gli ultras hanno detto di volerla ottenere parlando direttamente col “Comandante”, mentre i promotori del Comitato, che hanno ribadito di non essere contro Camilli, pensano di chiederla al patron in modo pubblico, magari attraverso una lettera aperta. Questo, se non altro, è un punto in comune tra due modi di vedere la stessa situazione di incertezza che sta vivendo il Grosseto. Una volta che la rappresentanza della Nord, poi, ha chiarito i motivi del proprio dissenso, ha lasciato l’assemblea. A quel punto, Giorgio Mangiapane, il portavoce del Comitato Amici del Grosseto, ha preso la parola e ha spiegato cosa si propone di fare questo gruppo di sostenitori biancorossi. Tra le iniziative previste, l’organizzazione di eventi di aggregazione e un blog, ma anche la richiesta alla società unionista di un nuovo tipo di rapporto con la tifoseria, il tutto, come ha evidenziato Mangiapane, per il bene esclusivo del Grosseto stesso. La riunione è così terminata dopo circa due ore, ma tanti presenti hanno continuato a fare capannelli e a discutere con passione del futuro del Grifone fuori dalla sala riunioni di Via Gozzano, nel quartiere di Barbanella, sintomo di un interesse che non sembra scemare nonostante il silenzio assordante di Camilli.
Accidenti ai soldacci!! Questo per dire che se li avessi io tanti soldi che escono dalle orecchie saprei come fare per il bene del Grosseto. Tanto i soldi nessuno se li porta nella tomba e la dignità, la passione vale molto più del denaro. Come mi piacerebbe spenderli, una buona parte, per rendere grande la nostra squadra del cuore!!! Senza remore o tentennamenti.
Quanto ci vuole per fare una squadra ammazzacampionato? O non sarebbe una soddisfazione fare il presidente di una squadra cosi?
Possibile che un passionale come Camilli non senta questo richiamo? Non ci posso credere!!
L’unica passione di Camilli so i soldi…e comunque dopo tre anni di insulti ci siamo rivisti dove dicevo io..a Ficulle,pori brodi !