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Ciclismo

Diego Alexander Giuntoli si è imposto nel trofeo Nomadelfia, prova di ciclismo amatoriale targata Uisp

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Era uno dei corridori più attesi alla vigilia e alla fine Diego Alexander Giuntoli si è imposto nel trofeo Nomadelfia, prova di ciclismo amatoriale targata Uisp. La corsa, partita a Roselle e giunta – dopo quattro giri – sullo strappetto di Nomadelfia, è stata perfettamente organizzata dal Team Marathon Bike del presidente Maurizio Ciolfi e ha visto al via 79 corridori giunti da tutto il centro Italia. La fuga giusta va via sin dalle prime battute: con Giuntoli, Asd Via Elisa, ci sono Andrea Tafi, Team Crainox, Alexandru Grandinaru, Team Alpin Saccarelli, e Fulvio Valentini, Team Stefan. Da dietro il gruppo non molla mai, ma i fuggitivi si danno cambi regolari e riescono a mantenere quel mezzo minuto di vantaggio che si portano fino all’ascesa finale. Dove Giuntoli è protagonista dello scatto decisivo che gli permette di arrivare a braccia alzate, con una manciata di secondi su Tafi. Poi Grandinaru e Valentini. Manuel Bassi, Team Frangini, regola la volata del gruppo.

“Ci provavo da un po’ – racconta Giuntoli – in Maremma affronto percorsi che amo, che conosco bene perché li ho scoperti sin da quando ho ripreso a correre con gli amatori. E’ un buon periodo di forma e sono felice di aver portato a casa questo successo”. “Con il Covid ancora presente tra noi – aggiunge – siamo felici di essere un po’ tornati alla normalità, speriamo di riuscire a fare un campionato italiano a settembre”.

“La cosa più importante è essersi divertiti – sorride un soddisfatto Andrea Tafi, vincitore tra l’altro di una Parigi-Roubaix e di un Giro della Fiandre –  Dopo pochi giorni dal grande exploit della nostra nazionale è bello essersi ritrovo insieme a pedalare. Stare in attività, anche a una certa età, fa bene e il ciclismo ne è la prova”. “Tutto il mondo – aggiunge l’ex corridore della Mapei – ha voglia di tornare a divertirsi, a sorridere, a riabbracciarsi perché è la cosa più bella che la vita ci ha regalato. Mi auguro che tutti potremo metterci alle spalle il prima possibile questi due anni”.

Tra i nomi noti in gara anche Fabrizio Ravanelli, Team Alè Cipollini. “E’ stata una bella giornata di sport – racconta – stavo per entrare nella fuga giusta, mi sono mancati per diversi chilometri 50 metri per agganciare i primi. Alla fine sono rimasto un po’ chiuso nel gruppo e non sono riuscito a essere protagonista in volata”. Fu suo il gol nella finale dell’ultima Champions League vinta dalle Juve: correva l’anno 1996. “Da quando mi sono operato alla schiena giocare a calcio mi è impossibile – spiega – ma lo sport è dentro il mio dna una volta provata la bici mi sono appassionato: le corse mi fanno stare bene. Poi alla Maremma sono affezionato, mio figlio ha giocato a Grosseto con mister Magrini e con questa società fantastica della famiglia Ceri”.

I vincitori di categoria nella corsa patrocinata dalla Provincie e Comune di Grosseto, supportata Banca Tema e Cantina Vini di Maremma sono Grandinaru (M1), Giuntoli (M2), Bassi (M3), Adriano Nocciolini, Team Marathon Bike (M34), Valentini (M5), Tafi (M6), Fabio Alberi, Valdarmno Regia Congressi Seiecom (M7), Luciano Massei, Garfagnana Cicli Mori (M8).

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