Calcio
Simone Ceri: “I miei giocatori con le cicatrici e non con i capelli colorati. L’umiltà è la nostra forza”
Grosseto – Intervenuto durante la trasmissione “Il Processo di GS” per parlare di vincolo sportivo e calcio giovanile (argomento che ha molto a cuore) il vicepresidente dell’Us Grosseto, Simone Ceri, ha chiarito a precisa domanda ad alcuni aspetti delle sue dichiarazioni di domenica scorsa nel post partita contro la Pro Patria.
“Per il deferimento che ho ricevuto domani (martedì) invierò via PEC le memorie difensive, naturalmente il tutto è legato alle mie dichiarazioni che ho rilasciato dopo la sfida con il Lecco. Per quanto riguarda invece il discorso della rabbia e fame che devono avere i miei giocatori il discorso è semplice. Il tipo di calcio che piace a me tutti lo sanno e lo conoscono e tutti sanno anche quali devono essere le caratteristiche del Grosseto per salvarsi. Se i miei calciatori si rendono conto che devono dare il 200% per essere al livello dei nostri avversari ci tiriamo fuori le gambe. Se qualcuno si mette in testa di essere un giocatore di Serie C che sotto non c’è il calcio diventiamo mediocri. Qui si deve sempre sputare il sangue dal 1′ al 90′ . Il mio giocatore deve avere le cicatrici e non i capelli colorati. Con queste prerogative abbiamo fatto miracoli e dobbiamo trasmettere ai nuovi arrivati i nostri principi perché devono sapere di essere venuti in un posto dove i valori umani (umiltà in primis) vanno avanti a tutto”
Ascoltare le parole di Simone fa sempre un certo effetto perché vengono dal profondo del cuore di una persona speciale che ha dato e darà tanto al calcio grossetano. 10 e lode.