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Approvate le linee d’indirizzo del prestito d’onore sociale
La Giunta comunale ha approvato le linee d’indirizzo per il prestito d’onore sociale per le imprese ed i lavoratori autonomi. La ratio della decisione, quella di fornire appunto degli aiuti economici privi di un tasso d’interesse, è il perdurare della situazione epidemiologica che sta colpendo duramente l’economia grossetana.
L’idea, prevista fra le varie misure del Nucleo Fenice, vedrà stanziato inizialmente un fondo pari a 266.000 euro e i requisiti, per i quali accedervi, saranno indicati nel bando che verrà pubblicato nei prossimi giorni. I fondi saranno messi a disposizione per quelle imprese individuali, società di persone, società a responsabilità limitata, anche semplificata, o società cooperative ed i liberi professionisti, titolari di partita IVA attiva, con sede legale, o localizzazione dell’attività, nel Comune di Grosseto.
Il prestito d’onore sarà rivolto a quelle realtà che sono state sottoposte a restrizioni o chiusure a seguito del Dpcm del 13 ottobre e che hanno registrato una riduzione del volume d’affari di almeno il 20%, nel periodo di maggio-ottobre 2020 rispetto all’anno precedente.
“La crisi della pandemia non colpisce solo la salute dei nostri cittadini – ha dichiarato Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco del Comune di Grosseto -. Purtroppo il Covid-19 semina paura ed incertezze anche nel mondo economico. Grosseto, così come ogni altra realtà del nostro Paese, sta soffrendo un periodo complicato, se non drammatico. La volontà della nostra Amministrazione è quella di dare una mano. Vogliamo assolutamente fare tutto il possibile per salvare ed aiutare i nostri imprenditori, i loro dipendenti e le rispettive famiglie. È un periodo difficilissimo ma la comunità grossetana deve sapere che le Istituzioni locali lottano con e per loro.”
“Il prestito d’onore è uno strumento fondamentale per combattere la crisi – ha spiegato Mirella Milli, assessore del Comune di Grosseto con delega alle Politiche sociali -. Non possiamo dimenticarci che un’altra grande vittima, oltre chiaramente alla salute, della pandemia è proprio l’economia. La nostra volontà, mettendo a disposizione le risorse relative al prestito d’onore sociale, è quella salvaguardare le aziende e soprattutto le famiglie. Bisogna sempre ricordare, infatti, che dietro ad ogni attività, c’è sempre un nucleo di persone che va protetto e rassicurato.”