Girone A
Us Grosseto, il punto dopo la 5ª giornata
Grosseto È andata in archivio la seconda sconfitta consecutiva casalinga del Grosseto, battuto 1 a 2 dalla Pro Vercelli, formazione che nel primo tempo è apparsa davvero molto interessante. Resta il rammarico, però, per una ripresa dove, dopo essere andati sotto 0 a 2, i biancorossi hanno avuto una bellissima reazione accorciando subito lo svantaggio e sfiorando a più riprese il possibile (e a quel punto) meritato pareggio. Clamorosa, in tal senso, l’occasione sprecata da Galligani a tu per tu col portiere vercellese. La classifica, però, resta sempre eccellente. Curiosamente, dopo cinque turni di campionato manca ancora il segno x in casa unionista.
COSA FUNZIONA
La capacità di reagire del Grosseto, sotto di due gol, è la cosa che più di tutte va evidenziata dopo la sconfitta con la Pro Vercelli. Una reazione forte e convinta che ha costretto gli ospiti a stare in apprensione fino al triplice fischio finale. Altra nota positiva è che è andato a segno un difensore, visto che prima di sabato hanno segnato solo gli attaccanti. Gorelli ha realizzato una splendida rete in mezza girata e ha sfiorato il pari risultando il migliore tra i biancorossi. Inoltre, la squadra ha un impianto di gioco rodato e non rinuncia mai a giocare palla a terra.
COSA NON FUNZIONA
C’è stato un black-out nel primo tempo e ha riguardato tutta la squadra. Il merito, però, è da attribuirsi agli ospiti che hanno sciorinato trame di gioco e sfiorato il raddoppio a più riprese. Sappiamo che mister Magrini ha visto tramutarsi in realtà i suoi timori della vigilia. Il reparto che ha sofferto più di tutti, è stato il centrocampo, tanto che già al 35′ Pedrini è stato sostituito da Sersanti. Entrambe le reti ospiti sono nate da palle perse o gestite male dai giocatori biancorossi e in tal senso occorre più attenzione. Non sappiamo, poi, se l’eccessiva alternanza dei due portieri possa essere un aspetto favorevole per il rendimento di entrambi.
COSA ASPETTARSI
Il Grifone è atteso da una trasferta molto insidiosa ad Alessandria. Fino ad oggi, fuori casa, tre vittorie su tre. Non sappiamo dire se i biancorossi siano una squadra che rende meglio lontano dalle mura amiche, ma la sensazione è che certi dati statistici siano un po’ frutto del caso e del calendario, perché il dna dei ragazzi di Magrini è quello di giocarsela sempre a viso aperto con tutti, senza troppi calcoli. C’è bisogno, poi, di provare altre soluzioni per capire se giocatori fin qui mai impiegati (magari perché reduci da infortuni) possano diventare valide alternative ai titolari attuali.
C’è da sottolineare l’ottimo impatto sulla gara da parte di Sersanti, che ha fornito buone prestazioni fino ad ora.
C’è da aspettare il rientro di Cretella, che potrà dare una mano al centrocampo.
Un’altra cosa che mi aspetto( è che spero) è l’utilizzo di un under in meno, perché schierare sempre cinque contemporaneamente non è uno scherzo.
Parliamoci con estrema franchezza, siamo contenti che il Grosseto abbia 9 punti in cassa dopo 5 turni di questo infernale periodo di confusione tra Covid e Dpcm a pioggia, ma quali certezze abbiamo sulla situazione reale della squadra? Riesce a prendere i 3 punti in 3 turni consecutivi fuori casa in modo del tutto imprevedibile e non prende nemmeno lo straccio di un punto in casa davanti agli strenui tifosi dello Zecchini. Pensate forse che in una situazione del genere in cui le certezze e la fiducia sono in crisi il Grosseto riesca a prendere ancora punti anche nel prossimo turno ad Alessandria? Certo, mi piacerebbe fosse cosi’ ma le leggi della statistica e della probabilita’ sono spietate. Ecco quindi che si prefigura un periodo grigio in cui si dovra’ combattere allo strenuo per preservare al massimo l’insperata riserva dei punti accumulati fuori casa consapevoli che l’unico obbiettivo perseguibile senza illusioni e’ la salvezza finale da guadagnarsi con le unghie e coi denti turno dopo turno per l’intero campionato.
Nessuna illusione, l’unico obiettivo è la salvezza, da perseguire con tutti i mezzi: con le unghie, con i denti, con le buone, con le cattive, lottando con il coltello in bocca e con tutta cattiveria che serve, lottando fino all’ultimo pallone dell’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato.
La permanenza in serie “C” è necessaria ed indispensabile oltre che per la prima squadra, anche per sviluppare il progetto del settore giovanile, se per DISGRAZIA ritorniamo nei dilettanti, i giovani più promettenti sarebbero persi, perché invogliati a trasferirsi nei settori giovanili di altre squadre professioniste
Forza Grosseto!!!
È chiaro come il sole che nessuno può ipotizzare per questo primo campionato di C del Grifone qualcosa di diverso da una salvezza che magari si spera non troppo tribolata, tuttavia personalmente non nascondo un po’ di amarezza per non aver strappato neanche un misero punticino nelle prime due gare allo Zecchini, anche perché questo mi ha fatto sospettare che quando ci troviamo davanti una squadra valida e tosta si smarrisce la bussola e temo che di compagini attrezzate quanto e più di Renate e Pro Vercelli ce ne siano in abbondanza.