Volley
Il presidente della Pallavolo Follonica Negrini prende posizione contro il divieto di svolgere manifestazioni gastronomiche
In questo momento di assoluta difficoltà, la società Pallavolo Follonica esprime il proprio sostegno al Follonica Hockey
Follonica. Il presidente della Pallavolo Follonica Fausto Negrini, prende posizione contro il divieto a svolgere delle manifestazioni gastronomiche e commenta “Che lo sport abbia un ruolo essenziale nella crescita e nello sviluppo dei ragazzi è un principio universalmente riconosciuto. L’importante compito di assicurare e sviluppare queste conoscenze è devoluto alle società sportive che con impegno e serietà si dedicano ad aprire ai giovani palestre, strutture, centri sportivi” spiega il massimo dirigente della Pallavolo Follonica” che aggiunge “In questo momento di assoluta difficoltà, la società Pallavolo Follonica esprime il proprio sostegno al Follonica Hockey e rappresenta come oggi ci sia bisogno da parte delle istituzioni di concrete misure di sostegno. Purtroppo, il diniego allo svolgimento delle manifestazioni gastronomiche da parte del Commissario Prefettizio comporta il venir meno dell’iniziativa che da sempre costituisce il mezzo principale che ci consente di svolgere la nostra attività sportiva con la necessaria tranquillità e la consapevolezza di poter offrire ai ragazzi, agli atleti, un valido progetto sportivo. Non ci siamo mai arresi alle difficoltà, e non ci fermeremo, abbiamo studiato, creato, inventato, pur di non lasciare soli i ragazzi durante il lock down, e vogliamo fortemente assicurare la continuità al progetto sportivo che abbiamo intrapreso insieme a loro. Per fare tutto questo c’è necessità del sostegno di tutti, delle attività produttive, dei commercianti, delle istituzioni, oggi del Commissario e dei suoi collaboratori, di cui abbiamo apprezzato la disponibilità all’ascolto, ma auspichiamo che le nostre richieste vengano accolte e ne conseguano aiuti concreti per tutte le società sportive messe a dura prova dalla situazione generale, ma anche dalla scelta di non far svolgere le manifestazioni che hanno visto negli anni impegnati genitori, atleti, appassionati, volontari, con l’unico fine di lavorare per questa comunità sportiva presente sul territorio fin dagli anni ’70 e che da sempre ha sostenuto e mostrato sensibilità verso i progetti sociali.”