Calcio
Us Grosseto, è ufficiale: SERIE C! Ecco tutti gli altri verdetti
Grosseto Finalmente è ufficiale! L’Unione Sportiva Grosseto della famiglia Ceri è in Serie C. La nostra città torna nel calcio professionistico a distanza di cinque stagioni (l’ultima è stata nel 2014-15 sotto la proprietà Camilli, ndr). A stabilirlo è stato il Consiglio federale della Lnd nella riunione odierna. Dunque, salgono tra i professionisti le nove squadre vincitrici dei rispettivi gironi di Serie D. Un po’ a sorpresa, poi, è stata votata la retrocessione diretta di quattro squadre per girone, mentre c’era chi sperava in un blocco o in una limitazione numerica delle retrocesse. Proposte una classifica di merito per gli eventuali ripescaggi in Serie C. Il tutto ovviamente, dovrà essere ratificato quanto prima dalla Figc. Adesso, però, vediamo nel dettaglio promosse e retrocesse (queste ultime da confermare per alcuni casi di ex-aequo):
GIRONE A
in C: Lucchese
in Eccellenza: Fezzanese, Verbania, Vado e Ligorna.
GIRONE B
in C: Pro Sesto
in Eccellenza: Levico Terme, Milano City, Dro e Inveruno.
GIRONE C
promossa in C: Campodarsego
retrocesse in Eccellenza: Vigasio, Tamai, San Luigi e Villafranca.
GIRONE D
promossa in C: Mantova
retrocesse in Eccellenza: Crema, Ciliverghe, Alfonsine e Savignanese.
GIRONE E
promossa in C: Grosseto
retrocesse in Eccellenza: Pomezia, Bastia, Ponsacco e Tuttocuio.
GIRONE F
promossa in C: Matelica
retrocesse in Eccellenza: Sangiustese, Avezzano, Chieti e Jesina.
GIRONE G
in C: Turris
retrocesse in Eccellenza: Anagni, Tor Sapienza, Ladispoli e Budoni.
GIRONE H
in C: Bitonto
in Eccellenza: Grumentum, Nardò, Francavilla e Agropoli.
GIRONE I
promosso in C: Palermo
retrocesse in Eccellenza: Corigliano, Marsala, San Tommaso e Palmese.
Indubbiamente una giornata storica per il calcio e lo sport della nostra città, che va ad affiancarsi ad altre date indimenticabili quali quella lontanissima del ritorno in serie C nel 1972 , con replica esattamente 30 anni dopo, nonché l’apoteosi del maggio 2007 con la conquista della B. Ammetto che mai e poi mai tre anni fa – all’inizio dell’attuale gestione – avrei potuto immaginare un simile risultato, che ci consente di riaffacciarci in tempi così rapidi nel mondo del calcio degno di questo nome, come ammetto di avere clamorosamente toppato allorché alcuni mesi addietro sentenziai che il campionato biancorosso era in pratica finito: felicissimo di aver detto (in buonafede si capisce) una colossale fesseria. Adesso il Grifone si trova catapultato in una dimensione che con quella delle ultime stagioni non ha niente a che vedere e ci sarà da rimboccarsi le maniche – da parte di tutti – per tentare di essere dignitosi e competitivi anche in questa importante categoria: non sarà un’impresa di poco conto, ma il tempo per preparare nel modo migliore questo grande ritorno non manca e sono certo che nessuno, dal presidente all’ultimo tifoso, si tirerà indietro. E’ chiaro che sullo sfondo c’è l’immane tragedia che l’umanità intera sta vivendo da quattro mesi a questa parte e che rende anche questo successo meno gioioso, ma credo che sia ugualmente lecita e giusta la soddisfazione degli sportivi grossetani e della città intera; prendiamolo come un piccolo segnale di rinascita e di speranza.
È stato un successo bello, perché nessuno all’inizio ci avrebbe scommesso un euro.
Credo che sia la prima volta (perlomeno da quando io seguo il Grifo) che vinciamo un campionato ” a sorpresa “.
Ma attenzione, è stato un successo meritato, ottenuto attraverso il bel gioco
Tra l’altro voglio spezzare una lancia a favore di Magrini: è stato lui il primo ad esporsi, a metterci la faccia, dichiarando che POTEVAMO VINCERE.
È stato veramente un allenatore con “le palle” ma questo perché aveva capito che il potenziale umano a sua disposizione aveva un grande margine di miglioramento.