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Stefano Rosini sul bluff per acquisire il Catania: “Estraneo e arrabbiato. Mi rivolgerò alla Procura”
Grosseto Vi abbiamo raccontato l’incredibile vicenda che ha visto protagonista (assolutamente involontario) il grossetano Stefano Rosini nel bluff per l’acquisizione del Catania attraverso un soggetto che si è spacciato per lui utilizzando proprio la (falsa) carta d’identità del nostro concittadino. Adesso, però, è giunto il momento di sentire direttamente da Rosini come ha saputo della cosa e quali sono le sue sensazioni.
Buongiorno, Stefano. Che cosa puoi dirci sulla vicenda che ti ha visto tirato (involontariamente) in ballo?
<<Buongiorno, Yuri. Ci conosciamo da una vita e sai quanto io sia sensibile, pertanto non avrei mai potuto rimanere indifferente alla vicenda. Ti dico la verità: ieri sera, quando mi hanno telefonato per spiegarmi l’accaduto, ho pensato a uno scherzo. Quasi quasi mi veniva da ridere. Col passare delle ore, però, la rabbia per quanto mi è successo ha preso il sopravvento. Credimi, ho ancora la sensazione di essere stato in qualche modo violato. No, dico, ti rendi conto che c’è chi è andato in giro utilizzando i miei dati?>>.
In qualche modo, sei stato fortunato, perché hai potuto scoprire che si sono sostituiti a te…
<<Certo, è un’amara verità. La cosa, però, è grave e non può finire così, anche perché sono una persona pulita, cerco di essere corretto in tutti i campi e l’idea che il mio nome sia stato utilizzato da un soggetto sconosciuto per un bluff ai danni del Catania mi dà una noia pazzesca>>.
Effettivamente, sei un dirigente del Pd grossetano, un insegnante di educazione fisica e un allenatore a livello giovanile e, volendo, le strumentalizzazioni si sprecherebbero, non credi?
<<Proprio così. A parte il fatto che mi tutelerò nelle forme e nei modi più adeguati, ma c’è proprio il rischio che la gente associ la vicenda a un legame contorto tipo politica-calcio-soldi, il tutto volto alla truffa. E visto che il mio nome è stato tirato in ballo in modo illecito e ingiusto, ribadisco con tutta la forza che sono assolutamente estraneo a quanto accaduto, come non c’entrano niente il Pd, né il mio ruolo di insegnante o di allenatore giovanile>>.
Tranquillo, la vicenda è chiarissima.
<<Sì, è chiarissima, ma ci tenevo a puntualizzare e ti ringrazio per aver dato risalto alla vicenda consentendomi di dire la mia. Quello che continuo a non capire è come i miei dati personali siano finiti in mano di certi soggetti, ma a chiarire questo aspetto ci penserà la Procura>>.