Grosseto Calcio
Il Grifone vince e convince, ma nessuna illusione. Servono equilibrio e lavoro
Grosseto Il calcio d’agosto spesso è ingannatore, perché sotto le luci serali o su campi torridi mostra squadre brillanti che poi, con l’inizio dei campionati, si sciolgono come neve al sole. Non sempre, però, è così. Talvolta, le partite agostane, alcune delle quali ufficiali (come quelle di Coppa Italia), offrono indicazioni veritiere, anche se poi sarà solo il campionato a dare risposte definitive. Dunque, questo Grosseto convincente in veste estiva, come va interpretato? Beh, partiamo dal presupposto che il primo obiettivo societario è quello del mantenimento della categoria, dunque, rimanere in D significherà aver fatto centro.
L’altro aspetto da sottolineare è che Grosseto, come piazza e tifoseria, soprattutto nel girone E, non ha rivali e ciò può aiutare e aiuterà sicuramente il campionato dei biancorossi. Mettiamoci, poi, che il Grifone ha cambiato diversi uomini e quelli arrivati, almeno per il momento, stanno facendo in pieno il proprio dovere. Soprattutto, gli scambi rapidi in avanti, l’uno contro uno giocato in modo vincente e la gestione della palla denotano un Grosseto che sta trovando piena coscienza di sé. Tra l’altro, come scrittoci da Simone Ceri ieri mattina, contro il Montevarchi hanno giocato ben nove grossetani, mentre tre erano in panchina. In altre parole, dodici grossetani su venti in distinta, senza contare i quattro non disponibili.
Un tasso di grossetanità che non si riscontrava da tantissimo tempo. A memoria di chi scrive, nel lontano campionato di Promozione 1990-91 (al tempo non c’era ancora l’Eccellenza), in almeno un frangente la Nuova Grosseto di mister Petri e del compianto presidente Franchini ha schierato una formazione interamente composta da grossetani. Resta il fatto, però, che se parliamo di Grifone certi numeri non possono non saltare agli occhi. Chiaramente, l’entusiasmo suscitato tra i tifosi unionisti non deve trasformarsi in illusione, perché è fondamentale mantenere sempre un certo equilibrio, tanto più quando si presenteranno le prime difficoltà. Forse mancano muscoli e centimetri a centrocampo e in avanti potrebbe essere utile una prima punta esperta per arricchire un reparto dove, con certe caratteristiche, ci sono solo Moscati e il giovane Villani, ma è pur vero che domenica sera Magrini ha fatto a meno di sette elementi, alcuni dei quali (come Consonni e Pierangioli) saranno disponibili tra un po’ di tempo. All’occorrenza, poi, Gorelli, può essere spostato a centrocampo e il suo posto può essere preso dal bravo Polidori (classe ’98). Tuttavia, la coppia di centrali difensivi Ciolli-Gorelli anche contro il Montevarchi ha dato l’idea di una solidità difensiva notevole. Poco importa, poi, se sul 4 a 0 qualcuno in difesa ha commesso un errore di movimento costato il gol della bandiera ospite. Quello che conta è che il Grifone ha passato due turni di Coppa Italia eliminando due formazioni ben strutturate e di categoria e l’ha fatto con prove davvero convincenti. Domenica, poi, inizierà il campionato e il Grosseto andrà ad affrontare il Trestina (frazione di Città di Castello) e già quello sarà un primo banco di prova. Insomma, equilibrio e tanto lavoro, ma i biancorossi devono credere in se stessi, perché l’obiettivo del mantenimento della categoria è alla loro portata.
Arezzo,Empoli,Pontedera 3
Pisa 1
Carrarese,Fiorentina,Livorno,Pianese,Pistoiese,ROBUR 0