Calcio
Rappresentative provinciali: i giovanissimi battuti 3 a 2 da Pisa
RAPPR. PISA – RAPP. GROSSETO 3-2
PISA: Santalucia, Bulleri, D0Angiolella, Sardi, Sandroni, Luperi, Tiozzo, Cerrai, Carri, Carrai, Martinez A disposizione: Simoncini, Barsotti, Crisano, Falaschi, Ciardelli, Tavani, Bruno, Ascione, Studiati All.: Parrinelli
GROSSETO: Galeazzi, Tavarnesi, Sarzilla, Paccagnini, Fazzi, Arrigucci, Maruccia, Passalacqua, Solari, Cappelli, Conti A disposizione: Reali, Palazzesi, Biliazzi, Bordon, Tenci, Pisotta, Rocchi All: Magro
MARCATORI: 13’ Sandroni, 20’ Conti, 33′ Carrai (rig)., 15’ st. Tenci, 29’ aut. Arrigucci
Pontedera. Davanti ad un folto pubblico (circa 300 spettatori presenti) la rappresentativa di Pisa batte quella di Grosseto 3 a 2.
Ad aprire le danze è Sandroni che con un colpo di Sandroni che porta in vantaggio i padroni di casa. Al 20′ punizione di Cappelli per Conti ed è 1 a 1.
Al 33′ un presunto fallo di Fazzi du Carri viene sanzionato con il rigore. Sul penalty si presenta Carrai che fa il 2 a 1. Pareggio nella ripresa con Tenci al 15′ poi al 29′ poi un tiro cross viene deviato beffardamente da Arrigucci per un autogol sfortunato che fissa il risultato sul definitivo 3 a 2.
Sarebbe interessante capire quale superbo metodo viene utilizzato per valutare e successivamente convocare i diversi atleti che compongono le varie rappresentative della nostra provincia. Nessuno vuole criticare le scelte dal punto di vista puramente tecnico che é giusto rimanga appannaggio dei capacissimi selezionatori ma l’alto numero di soggetti convocati che calcano sistematicamente e cronicamente le panchine delle rispettive compagini provinciali o regionali accumulando un minutaggio totale sul terreno di gioco a dir poco insufficiente se non insignificante fa sorgere più di un ragionevole dubbio. Ripetiamo (il plurale é doveroso dato che chi scrive questo commento si esprime a nome di un gruppo di appassionati sportivi e operatori attivi nel settore calcistico giovanile) che non si mette in discussione la correttezza delle scelte ma il misterioso metodo con cui vengono effettuate: in quali fantomatiche occasioni si ha l’opportunità di valutare atleti che risultano pressocché invisibili durante l’intero arco stagionale? Si tratta forse di analisi sulla fiducia? O forse andrebbero analizzati i cognomi di taluni o le società di appartenenza per verificare una eventuale corrispondenza con allenatori o dirigenti o chissà cos’altro di sorta?