Calcio
Indagini Gs, la crisi del calcio italiano. Che fine hanno fatto le squadre affrontate dal Grosseto in serie B? Un ecatombe
Grosseto. Con uno sguardo al passato, seppur recente, abbiamo voluto capire attraverso la nostra indagine in che situazione versa lo stato del calcio italiano.
Siamo andati a riprendere tutte le squadre che il Grosseto ha affrontato negli anni della Serie “B” e abbiamo estratto dati veramente interessanti.
Una prima puntata di un percorso che attraverso i dati ci porterà a consideazione precise.
Squadre affrontate: 46
Albinoleffe, Ascoli, Avellino, Bari, Bologna, Brescia, Cesena, Chievo, Frosinone, Lecce, Mantova, Messina, Modena, Piacenza, Pisa, Ravenna, Rimini, Spezia, Treviso, Triestina, Vicenza, Ancona, Cittadella, Empoli, Livorno, Parma, Salernitana, Sassuolo, Gallipoli, Padova, Reggina, Torino, Atalanta, Siena, Crotone, Novara, Pescara, Portogruaro, Varese, Gubbio, Juve Stabia, Nocerina, Verona, Ternana, Virtus Lanciano
Squadre che successivamente sono approdate in serie A: 17 pari al 37%
Bari, Bologna, Brescia, Cesena, Chievo, Frosinone, Lecce, Empoli, Livorno, Parma, Sassuolo, Torino, Atalanta, Crotone, Novara, Pescara, Verona
Società approdate in Europa: 3 pari al 6,50%
Sassuolo, Atalanta, Torino
Società fallite o ripartite da campionati dilettantistici: 20 (21 con il Grosseto) pari al 46%
Avellino (2018/2019) ripartito dalla Serie D,
Bari (2018/2019) ripartito dalla serie D,
Cesena (2018/2019) ripartito dalla Serie D,
Mantova (2017/2018) ripartito dalla Serie D.,
Messina, (2017/2018) ripartito dalla Serie D
Modena (2018/2019) ripartito dalla Serie D,
Ravenna (fallimento 2012) ripartito dall’Eccellenza,
Rimini retrocesso fino alla Serie D 2010/2011,
Spezia fallimento nel 2008 riparte dalla Serie D ,
Treviso fallimento nel 2013 riparte in Promozione (attualmente medesimo campionato),
Triestina fallimento 2013 riparte dall’Eccellenza,
Vicenza , fallimento 2018. Fusione con il Bassano e riparte dalla Serie C.
Ancona fallimento 2017 riparte dalla Prima Categoria,
Parma fallimento nel 2015 riparte dalla serie d,
Gallipoli fallimento 2009 riparte dalla Promozione,
Reggina fallimento 2015 riparte dalla serie D,
Siena fallimento 2014 riparte dalla serie D,
Portogruaro fallimento 2013 riparte dalla promozione,
Varese fallimento 2015 riparte dall’Eccellenza ,
Nocerina esclusa nel 2014 per illecito sportivo riparte dalla promozione,
V. Lanciano fallimento 2016 riparte dal settore giovanile
Purtroppo i soldi veri nel calcio (specialmente in serie C) sono finiti, 20 anni fa c’erano 2 gironi di C1 e 4 gironi di C2.
Prima se “saltava” una squadra c’era la fila per essere ripescata, adesso la lega non riesce a completare neppure tre gironi di serie C, poi assistiamo a delle pagliacciate come Pro piacenza, tenendo in vita situazioni surreali come quella di Lucchese e Cuneo.
Noi a Grosseto non abbiamo fatto niente per trattenere Camilli e non abbiamo fatto la fusione Ceri- Mansi. DUE OCCASIONI ENORMI BUTTATE NEL CESSO!!!!!!!!!!!
Arriviamo ai giorni nostri, si legge del rinvio dell’incontro Us Grosseto-Comune addirittura a Giugno, bene mi auguro che ci siano riscontri positivi, mi auguro (come leggo anche in altri siti) che tutti noi tifosi staremo “addosso” a questa situazione E CI FAREMO SENTIRE TUTTI I SANTI GIORNI SU QUEST’ARGOMENTO, mi auguro che tutte le parti in causa facciamo la loro parte, perché la Piazza e la tifoseria di Grosseto ha già dato la sua SENTENZA DEFINITIVA: dobbiamo tornare in serie “D” ad ogni costo, un altro anno di eccellenza sarebbe una tragedia che bloccherebbe tutto il percorso di crescita.
Resto quindi fiducioso che il Comune faccia la sua parte.
Per una realtà come quella grossetana, piaccia o non piaccia, ci può anche stare di precipitare agli attuali livelli, molto meno per città tipo Treviso, Mantova, Trieste e Modena che si trovano in zone economicamente ben più dinamiche e prospere. Il vero guaio, a mio avviso, non è tanto ripartire dall’Eccellenza, ma il rischio di restare a tempo indeterminato in ambito Eccellenza/Serie D, ovvero il fatto che non emerga un progetto concreto e solido in grado di riportarci tra i professionisti, perché – diciamolo chiaramente – il calcio degno di essere definito tale inizia con la serie C, quello sottostante è “altro”. Ciò non toglie, beninteso, che sia giusto guardare con rispetto e simpatia anche ad un progetto per così dire “minore” che garantisca comunque la sopravvivenza calcistica del nostro amato Grifone.