Grosseto Calcio
Grosseto ed i tanti motivi di un insuccesso sportivo
Grosseto. Il Grosseto saluta la stagione con l’ennesima delusione dopo l’eliminazione dalla Coppa contro una squadra mediocre quale era il Massa Martana e l’uscita anzitempo dalla lotta per il titolo ed il rischio di non dover neanche disputare i play-off.
La mia è una critica che va al di là dei ringraziamenti che tutti i grossetani devono fare all’impegno preso dalla famiglia Ceri per non far morire il calcio a Grosseto, ma è anche vero che alcuni errori sono stati commessi.
La dirigenza non è riuscita a replicare il successo che ha avuto con il Roselle.
Certo Grosseto è tutt’altra piazza, con altre ambizioni e pressioni, nessuno questo lo mette in dubbio, ma troppo in fretta sono stati bollati tecnici, direttori sportivi e giocatori come non adatti alla categoria quando gli stessi avevano vinto i play-off ed erano arrivati fino alle fasi nazionali.
Sicuramente sarebbe stato meno dispendioso a livello di risorse. Se non altro ci sarebbero stati “uomini” come ha scritto lo stesso presidente Ceri (e il Roselle ne aveva, credetemi), piuttosto che tante figurine prese e messe in campo.
La cosa più difficile da fare era ricreare una squadra in una città che ha vissuto per tanti anni nel professionismo, ma farla in maniera da compagine e struttura di società di dilettanti.
Mi sento in grado di dire questo perché a differenza di tanti altri giornalisti e tifosi abbiamo seguito il Roselle dalla Terza Categoria e fino ad un minuto prima che ci fosse il cambio di nome societario.
Oggi tanti altri si fanno paladini della proprietà, mentre a quel tempo continuavano a difendere l’operato dell’Effeci o a farsi beffe di noi per le dirette streaming della squadra termale o addirittura a minacciare di non venire allo stadio perchè c’era “la pecora” sulla maglia.
Ma si sa, il tempo corre veloce e a volte scalfisce anche la memoria che ogni tanto però è bene rinfrescare…
Tornando al presente, si deve parlare di insuccesso, che è sinonimo di fallimento sportivo, ma meglio usare la prima parola visto che può destare meno irritazione.
Gli errori sono ormai noti e li abbiamo elencati da inizio stagione: dalla mancanza di un direttore sportivo ad un preparatore atletico, alla scelta di due allenatori che non erano adatti al progetto “Grosseto”.
Consonni forse era ancora troppo “professionista” per la categoria e comunque una coppa a casa l’ha portata, Danesi invece ha dato un’impronta diversa alla squadra sotto l’aspetto fisico e del ritmo, ma è mancato in tantissime altre cose.
Tutto qua. Purtroppo si conclude nel modo più amaro la stagione biancorossa. In tanti sognavano la sfida contro una nobile decaduta come la Torres, ma purtroppo ancora una volta si dovrà guardare gli altri giocarsi obiettivi importanti.
Siamo sicuri che la famiglia Ceri sia già al lavoro per ripartire con maggior entusiasmo e di certo non ripeterà gli errori commessi, cominicando con la scelta di allenatori appropriati ed evitando show-man. La città e gli imprenditori locali, però, dovranno dare una mano alla causa dell’Us Grosseto, anche perché soldi facili, sceicchi e imprenditori esterni abbiamo già visto a cosa portano…
Abbiamo perso, chi perde ha sempre torto a deve stare zitto ed accettare le critiche che condivido anche io.
Però per la “par condicio” magari da domani, mi aspetto anche un articolo sulla attenuanti di questo insuccesso.
Un articolo che parla di un quantitativo enorme di pali e traverze colpite, di una serie incredibile d’infortuni che hanno tenuto fuori dai giochi per mesi:Invernizzi, Fratini, Faenzi, Del Nero, Degl,innocenti, Boccardi e Sabatini.
Il bilancio arbitrale è stato tragico, errori a ripetizione ci hanno privato di una marea di punti contro: San Gimignano, Marina la Portuale, Cenaia, Castelfiorentino e Cuoipelli al ritorno.
Senza considerare i due punti persi nella ripetizione con il Poggibonsi e la gara-farsa di Uliveto Terme che non doveva nemmeno cominciare perché il campo era una palude impraticabile.
Questo per dire che oltre ai nostri EVIDENTI LIMITI ci sono stati una serie incredibili di fattori avversi che, è vero che nel calcio possono capitare, ma quando ti capitano tutti insieme questo sono i risultati.
L’importante è tornare a giocare nel fortino di Roselle.. lasciando quel “trombone” dello stadio al Gavorrano o all’atletica…..
Quel trombone dello Stadio si chiama ” Zecchini ” e merita rispetto sia per il nome che porta che per le gesta che lo ha visto protagonista! Il ” fortino ” dal momento che è previsto un nuovo centro sportivo non credo esista più. Lupo, con tutto il rispetto , quando una squadra è forte e , per usare i termini del Presidente , è fatta di uomini veri supera ogni evento avverso
Umilta’ in campo e fuori da campo per tutti, compreso i vertici della societa’ e rappresentanti della pubblica amministrazione .
La fatica , la passione e il buon esempio danno la gioia della vittoria anche se amara .
Un augurio per la prossima stagione
Ma forse conviene avviare una riflessione più profonda, aprirsi magari ad altri imprenditori grossetani e perché non avviare un confronto serio con Masi & C., diversamente sai quanti anni di eccellenza ci aspettano
Condivido, sono anch’io convinto che senza un “quid novum” che si materializzi nello scenario unionista, in Eccellenza rischiamo di mettere le radici, con tutto quello che consegue, a partire da 2/300 spettatori allo Zecchini. Superfluo sottolineare però che la cosa non sarà né facile né semplice, perché come tutti sappiamo il contesto socioeconomico grossetano è quello che è.
Certo un presidente che riconosce che già alla terza giornata la ns non era una squadra adeguata e non prende provvedimenti ha molte colpe
Tutti fenomeni adesso..tutti a criticare..tutti spuntate come funghi, ma dove eravate quando c’era da fare.dei complimenti a questi ragazzi e.questa.societa?
Ora volete Mansi?? Ma vi rendete contro? Proprio vero, grosseto non merita nulla…andate a zappare nel vostro orticello la domenica invece di gufare e portare invidia verso le persone.
Il calcio non fa x noi, meglio il baseball nostro primo sport cittadino
Scusa Jannella, ma il baseball a Grosseto esiste ancora?
Ma che scuse andiamo cercando, quando il presidente dichiara che già dalla terza giornata aveva visto che la squadra non era all’altezza. Poi se ricordo bene, il ritorno con la Cuoiopelli vincevamo 2 -0 e con loro rimasti in 10 siamo stati capaci a farli pareggiare.
1)L’articolo e’ ben scritto e concordo su tutto al 101%.
2)Simone ha fatto miracoli con L’ACR e ha fatto miracoli con il Grosseto,considerando -2 rubati a Poggibonsi,-3 di Uliveto Terme, -2 buttati con la Cuoio a pochi minuti dal termine sono gia’ 7 punti senza considerare le altre ruberie che qualcuno ha voluto far pagare a Simone e sappiamo tutti perche’.
3)Tornare al “Fortino” quando sara’ pronto(si parla di stagione 19-20) sarebbe la miglior cosa e non perche’ lo stadio comunale non sia bello adeguato o quant’altro,con tutto il rispetto ed onore per Carlo Zecchini che riposi in pace ma perche’ giocare con 1000 spettatori o 1500 o quelli che saranno assiepati contro le reti e sulle tribune a bordo campo stile vecchia maniera metterebbe timore e paura a qualsiasi squadra,avete mai sentito dei Millwall Fc,ebbene li’ le squadre ospiti se la fanno sotto prima durante e dopo e non per i giocatori che sono proprio scarsi o quasi(palla lunga e rimpallo se va bene si fa goal)ma per l’atmosfera,lo stadio,il quartiere(che e’ brutto e fa schifo,ci ho abitato 4 anni)ed i tifosi che sono come quelli del Grosseto,attaccati alla maglia,incazzati e se “corteggiati” di poche parole e di molti fatti.
Giocare allo Zecchini con 1000 ma anche con 2000(cosa mai successa quest’anno) con una curva e la gradinata totalmente vuote,la curva nord mai piena e solo la tribuna sempre colma o quasi da un effetto stadio vuoto.A Roselle in 1000 gli avversari che entrano e vedono i tifosi attaccati alla rete o comunque ad un metro dal campo se la farebbero sotto ancor prima di entrare.
Avere 2 squadre a Grosseto,ACR e USG sarebbe una manna perche’ una sarebbe la fonte dell’altra.Questo Grosseto e’ figlio dell’ACR altrimenti quest’anno non ci sarebbe stato neppure il campionato di Eccellenza,a quelli che hanno odiato l’ACR o comunque non lo hanno mai visto di buon occhio,se ci sara’ come ci sara’ di sicuro un centro sportivo che a Grosseto non e’ mai esistito lo si deve a Simone che anni fa si e’ inventato l’ACR prendendolo dalla 3a Cat. portandolo quasi in serie D con un manipolo di “pazzi” e di veri Uomini mentre quest’anno c’erano tanti bei fotomodelli che con l’arte pedatoria avevano ben poco a che fare ed i risultati si sono visti.La mancanza della vittoria di quest’anno e’ stata la mancanza dello stesso spirito che c’era all’ACR che con pochi mezzi e con giocatori che si allenavano la sera dopo una dura giornata di lavoro sono arrivati quasi in serie D persa per motivi che tutti sanno,con gli stessi mezzi e giocatori che aveva l’USG quest’anno l’ACR avrebbe vinto il campionato a mani basse e non perche’ l’ACR e’ migliore dell’USG ma perche’ la’ c’era lo spirito che allUSG e’ venuto a mancare.Molti non erano uomini come ha detto Simone,perche’ per essere considerati uomini bisogna comportarsi da tali.Il calcio non e’ uno sport per fotomodelli,ne’ per prime donne ma per gente incazzata e “cattiva”(senza essere frainteso),quelli che tirano indietro la gamba e’ meglio che restino a casa a giocare alla PS.
Riguardo al Gavorranno e’ bene che continuino a bollire nelle loro acque con 100/200 spettatori a partita quando va bene,ne hanno avuti anche 50 e quando saranno bolliti abbastanza si butteranno come si fa con la pasta.
Alla prossima stagione sperando che vi siano sia ACR che USG e che l’unione faccia la forza anziche’ dividere.
Un ringraziamento particolare a Mario e Simone Ceri per aver comunque dato la possibilità al calcio grossetano di proseguire e non sparire definitivamente l’anno scorso. Mi permetto però di suggerirvi (e ad altro soggetto) di andare a vedere cosa stanno facendo a Vicenza e Bassano e cosa hanno fatto ad Albissola neopromossa in serie C. Mettiamo da parte l’orgoglio personale, casomai ci fosse, perché stiamo dimostrando di avere tutti i requisiti per fare del buon calcio a Grosseto se tutti andiamo dalla stessa parte. Non mi sento inferiore a nessuno, ma solo umiliato quando gli studenti grossetani del Fossombroni vanno a Frosinone a imparare come si fa il calcio, questi arrivavano dietro di noi fino a 5 anni fa, questa è la vera sconfitta, sul campo si può anche perdere. Mario e Simone (ed altro soggetto) avete tutto per fare un grande Grosseto, fate grande Grosseto !!! FORZA GRIFONE SEMPRE
Ho letto che Bassano e Vicenza potrebbero fondersi in un’unica società.
Siamo nel campo delle ipotesi, ma se la famiglia Ceri e la famiglia Mansi raggiungessero un accordo di collaborazione di quel genere diventerebbero una società fortissima.
Tornando alla sconfitta con la Cuoiopelli, devo ammettere che nell’arco dei 90′ hanno fatto più di noi. L’unico rammarico che ho è quello di non aver potuto disputare i supplementari, perché avevamo altri cambi importanti da mettere in campo mi riferisco ad Invernizzi e Cosimi mentre loro dopo l’ingresso di Bencini avevano in panchina solo fuoriquota.
Comunque ribadisco il mio sostegno alla famiglia Ceri perché oltre a far ripartire il calcio a Grosseto hanno ricreato entusiasmo, ieri a Colle ho rivisto (Con piacere) tanti tifosi che non vedevo allo stadio da un bel po’.Concludo ribadendo che il progetto della costruzione del centro sportivo è stata una grande idea.
Certo se per il prossimo anno l’obbiettivo e’ giocare a Roselle è forse meglio smettere
Lo Zecchini è il nostro stadio e ci siamo tutti affezionati, ma è innegabile che non è uno stadio di calcio, la pista d’atletica allontana il pubblico dal campo, la curva Nord staccate dalla tribuna fa sembrare lontani i ns. tifosi.
Purtroppo le squadre avversarie e l’arbitro non sentono la pressione del pubblico.
Contro il Poggibonsi ai playoff erano presenti allo stadio circa 2.500 ma immaginatevi voi 2500 spettatori in uno stadio come quello di Gavorrano o di Cecina, sarebbero uno spettacolo.
Se poi giochiamo contro Siena Pisa Livorno Fiorentina Napoli Bologna e Torino come ai tempi d’oro è innegabile che lo Zecchini gremito è perfetto, ma in eccellenza è tutto diverso e secondo me Simona Ceri non ha detto un’eresia
Mi sono sbagliato, ovviamente Intendevo dire Simone Ceri.