Calcio
Stefano Parrucca Speroni presenta l’AMMeC
Questa settimana non abbiamo avvicinato per un’intervista uno dei molti ex-unionisti, ma un biancorosso in piena attività come il notissimo tifoso Stefano “Parrucca” Speroni. Il suo negozio di parrucchiere è un trionfo di passione unionista, ma in vetrina spicca il logo dell’associazione AMMeC ed è proprio di questo che abbiamo parlato con lui.
– Allora, Stefano, cosa è l’AMMeC?
L’AMMeC è l’Associazione Malattie Metaboliche Congenite e raccoglie circa 200 famiglie che sono state toccate da questi problemi e che vogliono sensibilizzare sulla ricerca relativa a questo tipo di malattie. A Grosseto l’associazione esiste dal 2006 e da allora sta organizzando svariate iniziative di beneficenza per finanziare la ricerca.
– Il tuo negozio è ormai un punto di riferimento AMMeC per Grosseto.
Sì, presso il negozio Parrucca in Via Oberdan 24/A è possibile trovare un resoconto dettagliato di tutte le entrate e le uscite, con le date dei vari versamenti. Qualsiasi persona che versa anche un importo minimo per l’associazione può venire a vedere come e quando sono stati spesi i suoi soldi. Al momento le offerte vengono versate sul conto corrente postale nazionale, ma stiamo organizzandoci con la Banca della Maremma per aprire presto un conto corrente specifico per le offerte dei grossetani e, anzi, vorrei ringraziare l’istituto di credito per la vicinanza che ci sta dimostrando.
– Quali sono i canali per contattare l’AMMeC?
Per ricevere informazioni sulla associazione è possibile rivolgersi presso il mio negozio, oppure consultare il sito www.ammec.it.
Abbiamo anche un contatto su Facebook (Parrucca Ammec Stefano) a cui è possibile chiedere l’amicizia. Presso il negozio è possibile reperire anche alcuni gadget targati AMMeC, come il braccialetto della ditta Zoppini di Firenze.
– Grande importanza, quindi, viene data alla trasparenza.
Assolutamente sì: c’è la massima trasparenza, altrimenti non mi sarei mai speso in prima persona. Sono uno di quelli che non ha mai creduto alla beneficenza perché avevo paura che le offerte non venissero spese in maniera adeguata, poi sono stato toccato molto da vicino da questo tipo di realtà e sono entrato in contatto con l’AMMeC mettendoci la faccia. Tengo intenzionalmente tutto in chiaro fino all’ultimo centesimo qui in negozio ed è una precisa scelta. Con il ricavato delle varie iniziative ormai da anni manteniamo alla Columbia University di New York la ricerca sulle malattie metaboliche.
– Quindi il ricavato serve per sostenere la ricerca.
Tutto il ricavato va a finanziare la ricerca che la dottoressa Garone sta facendo sulla malattia mitocondriale con difetto della catena respiratoria alla Columbia University e le risorse economiche che nel corso dell’anno possono avanzare le dirottiamo su altre iniziative. Con il cinque per mille del 2008, ad esempio, è stato acquistato metà laboratorio analisi del Meyer.
– La ricerca sta portando frutti?
La ricerca è arrivata a buon punto: sono stati scoperti dei sali che sembrano funzionare in laboratorio e l’auspicio è che presto possano essere raggiunti questi risultati anche sul corpo umano. Siamo molto vicini a trovare una cura; negli ultimi anni c’è stato un salto enorme di qualità e, visti i risultati sui topi, stanno pensando di provare questa cura sul corpo umano.
– Che tipo di iniziative vengono fatte per sostenere l’associazione?
Sul territorio maremmano le iniziative sono davvero molteplici, poiché ci sono molti clienti del mio negozio che autonomamente organizzano eventi. Chiunque può organizzare tornei o quello che ritiene opportuno, l’importante è che il ricavato venga devoluto all’AMMeC.
– Ogni anno si tiene una festa nel periodo di Carnevale.
Tra le nostre tradizioni c’è la festa di carnevale presso la Fattoria La Principina, la prossima si terrà ai primi di febbraio. La famiglia Bianchi presta l’ambiente a titolo gratuito; nel salone centrale viene fatta l’animazione con la musica ed una sala separata la dedichiamo a chi vuole un ambiente più rilassato. Sempre a titolo gratuito, arriva anche il contributo di tantissime aziende del territorio che regalano dai generi alimentari per il buffet ai premi per la lotteria. A loro voglio rivolgere un sincero ringraziamento. Nell’edizione 2012 della festa sono stati raccolti oltre 8000 euro, non è poco. Ricordo che alla festa può partecipare chiunque, anche se abbiamo deciso di istituire un biglietto di ingresso e regolamentare gli accessi per motivi di sicurezza.
– Da qualche mese, inoltre, sul sito Ebay vengono effettuate delle aste benefiche.
Da molti anni i giocatori del Grosseto vengono a farsi i capelli da me ed ho avuto modo di far conoscere loro l’associazione. L’idea dell’asta delle maglie da calcio è nata grazie alla collaborazione dell’amico Andrea Luzzetti ed i calciatori hanno aderito e stanno aderendo con grandissima disponibilità. La prima maglia che abbiamo assegnato, ormai qualche mese fa, è stata quella di Pinilla del Cagliari e puntiamo ad avere tante maglie per effettuare più aste durante l’anno.
– Far conoscere l’associazione è importante.
A chi si aggiudica la maglia viene mandato anche materiale sull’AMMeC, perché per noi è importante fare opera di divulgazione. Attraverso Ebay sono stati raccolti oltre 2500 euro, mentre il saldo totale di quanto è stato raccolto a Grosseto negli anni supera la cifra di 30mila euro.
– La città sta rispondendo bene?
Il grossetano per queste iniziative non si tira indietro, è imbattibile ed è una bella soddisfazione anche perché il presidente nazionale dell’AMMeC è la grossetana Simonetta Menchetti.
– L’associazione sta entrando nei cuori delle persone.
L’associazione sta crescendo grazie a tanti amici che la sostengono e voglio ringraziare le società sportive che ci inviano le maglie per la lotteria annuale. Persone come Luciano Cafaro e Guido Venturacci sono disponibilissimi per offrire materiale del Grosseto, poi quest’anno col ritorno di due amici come Gianni Di Meglio e Antonello Cuccureddu giochiamo ancora di più in casa. Anche i tifosi danno una grossa mano per le iniziative dell’AMMeC e li ringrazio di cuore.
– L’Ospedale Meyer di Firenze è all’avanguardia in questo settore. I tagli alla sanità lo hanno penalizzato?
Purtroppo, il Meyer ha subito dei grossi tagli proprio nel reparto delle malattie metaboliche e da quest’anno, per tre anni, con l’associazione paghiamo direttamente un medico.
– Il Meyer non è un riferimento soltanto per la Toscana.
Questo ospedale è un riferimento nazionale per chi soffre di questo tipo di malattie ed ho visto coi miei occhi i medici lavorare con grande passione e competenza. La dottoressa Alice Donati vive per quel reparto, vive lì dentro, ed i suoi collaboratori non sono da meno.
– Come vedi la realtà grossetana?
Vorrei sottolineare che anche a Grosseto, per il poco che ho potuto vedere, è presente un bel reparto. Firenze, ovviamente, ha strutture diverse, ma anche Grosseto nel suo piccolo ha buone strutture. Con l’associazione abbiamo fatto una donazione anche per l’ospedale grossetano, contribuendo all’acquisto di un macchinario.
Per maggiori informazioni: www.ammec.it
Stefano “Parrucca” Speroni
Via Oberdan 24/A
58100 Grosseto
Facebook: Parrucca Ammec Stefano