Grosseto Calcio
Editoriale: un regolamento che fa acqua da tutte le parti. Perché non vi si è posto rimedio?
Us Poggibonsi-Us Grosseto 0 a 2. Siamo al 75′, Boccardi ha appena segnato e l’arbitro Moretti (della sezione del Valdarno) si tocca sotto il gluteo destro. Dopo poco, il direttore di gara sparisce dal rettangolo di gioco per poi ricomparire dalla panchina del Poggibonsi con una fasciatura. La partita riprende fino all’84’, quando il direttore di gara ferma l’incontro, parla con le squadre e gli allenatori, dopodiché fischia tre volte e manda tutti a casa. Alla fine, Moretti esce addirittura in barella. Sconforto, dubbi, rabbia, felicità, sono le sensazioni che i presenti al Lotti di Poggibonsi vivono in quei momenti in base alla propria fede calcistica. Tra la stampa presente si fa subito largo l’idea che, Regolamento alla mano, la partita dovrà essere ripetuta dallo 0 a 0. Una follia e un’ingiustizia per il club e il popolo biancorosso, una botta di fortuna per il mondo giallorosso. Fin qui, la cronaca dei momenti concitati di una partita che il Grosseto ha meritato di vincere sul campo e che solo un regolamento vetusto ha vanificato. Ecco, partiamo da questo, il Regolamento, che in un caso come quello di ieri ha fatto acqua da tutte le parti. Eppure ci sono stati casi recenti abbastanza clamorosi, tipo Scandicci-Sangiovannese 0 a 2 (Serie D 2016-17) e Latina-Rieti 0 a 1 (Serie D 2017-18), nei quali, proprio come a Poggibonsi, le squadre ospiti si sono trovate in vantaggio a meno di dieci minuti dal termine, ma tali incontri non sono stati convalidati per gli infortuni degli arbitri ed è stato necessario ripeterli dallo 0 a 0. Una follia! Come si fa a non prevedere che in caso d’infortunio dell’arbitro questi venga sostituito da uno degli assistenti (che dovrebbero essere qualificati a farlo) e che il ruolo di guardalinee venga preso da un dirigente delle due squadre? Come è possibile che in tanti altri casi (come situazioni ambientali ostili, violente o altro) l’arbitro possa decretare anticipatamente la fine di un incontro e che il risultato venga poi omologato, se poi, come ieri, un infortunio del direttore di gara, in una partita svolta quasi per intero, rende vana una vittoria ormai acquisita? Perché, mentre nel mondo professionistico sono stati posti rimedi a situazioni come quella analizzata, tra i dilettanti si continua a mantenere un regolamento così ingiusto? Magari, un arbitro con più esperienza avrebbe capito il momento e, facendosi aiutare dagli assistenti e parlando con le squadre, quasi da fermo, avrebbe portato a termine la partita, visto che ormai era l’84’. Tra l’altro, l’arbitro Moretti è stato impeccabile, anzi, a giudizio di chi scrive è stato uno dei migliori fischietti visti in questa stagione ad arbitrare il Grosseto. La cosa assurda è che due domeniche fa, al Giuliano Taccola di Uliveto Terme, il Grifone ha dovuto giocare in una specie di risaia ed è anche riuscito a perdere contro l’ultima della classe. Un terreno al limite del praticabile, che avrebbe dovuto portare quel direttore di gara a rinviare il match, proprio come deciso dal suo omologo nella contemporanea partita a S. Miniato (a una ventina di chilometri di distanza). Di ieri , invece, rimane la sensazione di un regolamento assurdo e inadeguato che DEVE ESSERE RIVISTO per casi come quelli dell’infortunio di un arbitro. Inaccettabile che si debba rigiocare una partita da 0 a 0 quando è stata già disputata per 84′! Tifosi che devono rimettersi in viaggio, stampa che si deve mobilitare, ecc. ecc… Tutto per l’infortunio di un arbitro. Aggiungiamo che a molti è sembrato un coup de théâtre, un colpo di teatro, vedere il direttore di gara uscire in barella, quando, fino a poco prima, pur se fasciato, ha corricchiato e poi ha camminato sulle sue gambe. Inoltre, ci è stato riferito che in infermeria non è potuto entrare nessuno del Grosseto, anche solo per chiedere notizie sulla salute del direttore di gara. Neppure il massofisioterapista biancorosso, specificamente incaricato dal club, ha potuto assistere alla visita all’arbitro. Una cosa che ha dell’assurdo, come assurdo, proprio a causa del Regolamento, è il fatto che il match dovrà essere recuperato prima di giocare Grosseto-Massa Martana, ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia d’Eccellenza, con i biancorossi costretti a scendere in campo, mentre gli umbri riposeranno. Questo perché Poggibonsi-Grosseto dovrà essere recuperato prima di giocare il match del Grifone contro la Cuiopelli. Ciò da una parte garantirà la presenza degli squalificati Borselli e Gorelli contro la prima in classifica, ma costringerà i biancorossi a tre partite in nove giorni. In subordine, se non fosse possibile rigiocare al Lotti prima di Pasqua, la prima data utile diventerebbe quella dell’8 aprile, con conseguente spostamento di Grosseto-Cuoiopelli. Insomma, una follia, ancor più considerando che siamo solo in Eccellenza. Parafrasando Battisti… CHIAMATELE, SE VOLETE, EMOZIONI, ma questo non è più calcio.
Buonasera un’ennesima assurda situazione che conferma l’urgente necessità di riformare il sistema calcio e restituirlo ai veri protagonisti nel rispetto loro medesimo e dei soldi che ci spendono/investono adeguando il gioco e la sua burocrazia. Anche questa stagione sportiva ci lascia esempi evidenti di non logica : Monterotondo-Cecina 12 Nov.2017 clima da Polo Nord gara giocata mentre a 25 km(circa) Roccatederighi/Alta Maremma-Salivoli rinviata con identiche condizioni, il Portoferraio mandato a giocare a Castelnuovo V/Cecina e S.Vincenzo fra Febbraio e Marzo, il Marciana Marina di recente a Bibbona, quando anche per quei week-end sapevamo già con largo anticipo che avremmo avuto un meteo avverso e con il C.U. del giovedì potevano essere prese decisioni sagge. Vogliamo poi parlare di pseudo guardalinee spesso ultras in 1, 2 , 3 categoria ? ma mettere quelli veri anche li , no ? Ritengo sia urgente e non più rinviabile che nelle prossime assemblee giovani e moderni dirigenti come il Presidente Simone Ceri, mettano all’ordine del giorno tale situazione per adeguare anche i dilettanti poveri ai ricchi professionisti, quando le gare vengono sospese . Saluti da Cecina, Gianni