
Motori
Trofeo Maremma tutto pronto per la 49° edizione delle Colline Metallifere
La kermesse motoristica ad un passo dalle nozze d’oro con il rally

Follonica (Gr)- Non si sono ancora spenti gli echi per il grande successo del rally delle Colline Metallifere e Val di Cornia, che la scuderia Maremma Corse 2.0 si è messa a lavoro da tempo piuttosto intensamente per organizzare la 49° edizione del Trofeo Maremma, secondo atto delle Coppa Rally di zona , ovvero CRZ, che andrà in scena nei giorni, 5 a 6 aprile 2025. Patron Paolo Santini e tutti i suoi più stretti collaboratori presenteranno un grande evento, per una manifestazione pronta al grande salto di qualità e che ha raggiunto vertici e consensi da tutto il mondo del rally. Il Trofeo Maremma , ad un passo da raggiungere le nozze d’oro,è pronto al grande salto perchè ha tutte le credenziali per ottenerle. Sarà un’edizione ricca di importanti novità , con un percorso rinnovato e con la conferma di un ritorno al passato. Ci sarà anche quest’anno il rally storico giunto alla sua decima edizione e la prima edizione del Maremma “Auto Classiche” dedicato alle vetture nate dal 1993 al 2000, auto che hanno fatto la storia. La scuderia Maremma Corse 2.0 ha lavorato molto al fine di presentare un grande avvenimento. Gli organizzatori si aspettano grandi cose, ma soprattutto la presenza al via di piloti importanti e di caratura nazionale e internazionale. Ci sono ancora due settimane al via ma c’è grande euforia per questo evento. Una occasione importante per rilanciare il “Maremma” nell’olimpo nazionale delle manifestazioni rellistiche. C’è la convinzione che il Trofeo Maremma tornerà grande al fine di riprendere il prestigio che aveva in passato e ci sono tante possibilità per raggiungere l’obiettivo perchè la gara tirrenica se lo merita. Saranno 8 le prove speciali in programma con un tracciato rinnovato e molto impegnativo. La novità più importante riguarda il ritorno dopo otto anni della storica prova di “Tirli”, per una manifestazione che si presenta con un format diverso.
Di Gianni Mancini
Foto Marco Ferretti