Us Grosseto: verrà intitolato a Carlo Pucci il centro sportivo di Roselle

Il centro sportivo di Roselle diventerà ufficialmente il centro sportivo “Carlo Pucci”.
Infatti, la Giunta del Comune di Grosseto ha approvato la proposta di intitolazione presentata dall’Us Grosseto 1912 e queste sono state le parole di patron Lamioni, davvero soddisfatto:
<<Con questo atto rendiamo finalmente onore al “ragazzo in biancorosso” che ha fatto sognare i tifosi grossetani.
Da quando, con determinazione e amore, la mia famiglia ha acquistato il Grosseto calcio, è stato un mio grande desiderio quello di rendere omaggio a Carlo, un uomo che è stato molto di più di un giocatore, molto di più di uno sportivo: Carlo ha incarnato con la sua vita, in campo e fuori da esso, i valori di dedizione, di talento e di lealtà che ispireranno altre generazioni di giovani. Questa città gli deve molto e con questo riconoscimento ci sarà un’occasione in più per raccontare, a chi ancora non la conosce, la storia di questo straordinario, romantico biancorosso>>.
259 presenze dal 1949 al 1960 con il Grosseto, 12 campionati tra D e C, capitano negli anni Cinquanta e Sessanta: questo è stato Carlo “Carletto” Pucci sul campo, come se i numeri bastassero a definire la storia di un uomo. Carlo, invece, ha impresso qualcosa di molto più grande: la passione e la lealtà.
Legatissimo alla sua famiglia e alla sua terra, Carlo ha dato tutto se stesso in ogni gara facendosi portavoce di un insieme di valori che lo hanno accompagnato per tutta la vita, anche quando ha “appeso la maglia al chiodo”.
L’amore per il tennis, l’impegno nel Coni provinciale, poi il ritorno nel calcio come allenatore delle giovanili e nel “suo” Grosseto dove è stato il braccio destro di Mario Genta nell’indimenticabile stagione 1972-73 conclusasi con la vittoria del campionato di D davanti al Siena e alla promozione in C.
Quella maglia biancorossa per Carlo Pucci è stata il tatuaggio sulla sua pelle: ha sempre seguito le sorti del Grifone fino a quando ha potuto e ha affidato se stesso alle pagine di una bellissima biografia intitolata Un ragazzo in biancorosso.
<<Carlo ha amato così tanto la sua città e lo sport che non si è mai sognato di cedere a nessuna lusinga calcistica che lo avrebbe portato lontano da Grosseto. La sua identità si fonde con quella di questa città e di questa squadra alla quale ha dato tantissimo. Sono sicuro che oggi Carlo sarebbe felice>> ha commentato Dario Pucci, il fratello.