
Calciomercato Grosseto
Us Grosseto, si pensa al futuro tecnico

Non ci sarà rinnovo con mister Consonni (per il quale si parla anche di un possibile futuro con mister Allegri, suo grande estimatore fin dai tempi della Spal e poi a Grosseto). Questo indipendentemente da come terminerà la stagione unionista.
Il buon Gigi Consonni ha già fatto ampiamente il suo, portando una squadra sfaldata e invischiata nella zona play-out a risalire fino al -5 dal Livorno, prima che iniziasse un periodo complicato, pieno di infortuni e di risultati altalenanti.
In ogni caso, il Grifone è sempre in zona play-off, anche se ha perso alcune posizioni.
Tuttavia, l’obiettivo societario del secondo posto finale e della vittoria dei play-off è sempre nelle corde dei biancorossi.
A giugno, però, in base a nostre informazioni, le strade di separeranno col Grosseto che ringrazierà Consonni per il lavoro svolto e guarderà in altre direzioni.
In tal senso, patron Lamioni ha già dichiarato che aumenterà il budget a disposizione del dg Vetrini per costruire una squadra con diversi elementi di categoria superiore, in grado di recitare un ruolo davvero importante.
La prima casella da completare, però, sarà quella del nuovo allenatore e, al momento, tutto fa pensare che potrebbe essere Alfredo Aglietti, visto e rivisto a seguire il Grifone.
Il tecnico valdarnese si è incontrato più volte con il sodalizio maremmano proprio per parlare di futuro ed è stato notato in compagnia di Vetrini in quel di Lucca.
Lamioni, poi, sembra che abbia evidenziato al tecnico in questione la propria voglia di salire velocemente in C e non fermarsi lì.
Diciamo che ci sono gli ingredienti per chiudere l’accordo, ma la cosa non è ancora certa né scontata, visto che Aglietti attende possibili chiamate da categorie superiori.
Oltre a ciò, non è un mistero che ci sia un altro nome che piace, così come c’è un terzo tecnico che potrebbe fare al caso del Grifone, però è ancora tutto da definire.
Insomma, avremo tempo e modo di capire quale sarà il futuro allenatore biancorosso, anche se questa volta la scelta dovrà essere particolarmente ponderata perché ci sarà da tentare il ritorno in C.
Se le intenzioni della società (a cui non intendo rimproverare niente, sia chiaro) sono realmente quelle riportate nell’articolo, penso che finalmente siamo sulla strada giusta.
Credo che acquistare calciatori di categoria superiore, mantenendo i migliori della rosa attuale, e indovinare la scelta degli under sia indispensabile per sperare nel salto di categoria.
Non a caso quando Arezzo e Livorno hanno deciso seriamente di approntare una squadra per andare in serie C senza badare a spese hanno preso il miglior allenatore sulla piazza (un vincente come mister Indiani) e costruito una formazione con calciatori a cui la D andava stretta, con riserve all’altezza dei titolari in ogni ruolo.
Il che, insieme all’armonia nello spogliatoio, è assolutamente fondamentale, volendo raggiungere certi traguardi.
Se pensiamo che il Grosseto attuale, per esempio, senza Marzierli rende obiettivamente la metà, si può facilmente comprendere cosa intendo.
E sappiamo che in ogni campionato normalmente gli infortuni, anche gravi, sono all’ordine del giorno.
Per di più una società con le ambizioni del Grosseto dovrebbe ragionare non limitandosi al presente, ovvero alla vittoria di un campionato, ma sempre con un occhio rivolto al futuro, perché niente si improvvisa.
La nuova squadra dovrebbe essere costruita con un progetto che preveda anche ciò che avverrà negli anni a venire mantenendo un’ossatura che garantisca una degna resa pure in serie C.
A tal proposito, non si può negare che negli ultimi anni il rendimento dei calciatori unionisti – vuoi per un motivo, vuoi per l’altro – sia stato sempre altalenante, basti pensare a quanto le 8 vittorie consecutive di quest’anno non abbiano avuto un degno seguito, anzi.
Sono certo che il DS Vetrini saprà rimboccarsi le maniche e individuare con l’allenatore i giocatori giusti (quelli che oltre al talento abbiano una mentalità vincente, per intenderci) per un pronto riscatto che consenta di imporsi sulle rivali, che anche il prossimo anno c’è da aspettarsi siano agguerrite.
Questa volta spero di non restare deluso.
Sono sostanzialmente d’accordo, mi limito a ribadire un concetto già più volte espresso: per essere “quasi certi” di vincere il campionato (è chiaro che la certezza assoluta non esiste), non basta disporre di una rosa valida, di una rosa competitiva, occorre allestire quella che viene chiamata “corazzata”, come hanno fatto Arezzo due anni fa e Livorno quest’anno, laddove per corazzata s’intende una squadra che potenzialmente sia in grado di farsi valere anche in C. Di buone squadre in un torneo ce ne sono almeno 5 o 6 e poi immancabilmente ogni volta esce fuori la “corazzata” di turno che impone la legge del più forte. Ecco, io sono convinto che fin quando non sarà il Grifone questa squadra di categoria superiore non si riuscirà a venir fuori dalla palude della serie D.
Capitolo primo:
Comunque vada, un GRAZIE a Luigi Consonni, per ne non è solo un allenatore, Gigi a Grosseto è considerato (giustamente) un mito vivente, il capitano di mille battaglie nel periodo d’oro del Grosseto, sarà per sempre il “professore” e soprattutto una persona seria, che al termine della sua carriera ha deciso di rimanere a vivere a Grosseto.
Capitolo secondo:
il budget aggiuntivo all’attuale, preannunciato da patron Lamioni, secondo me è più che sufficiente per allestire un’ottima squadra in vista della prossima stagione. Questo a patto di non ripetere in sede di campagna acquisti per la terza volta consecutiva i soliti errori ripetuti in partenza commessi purtroppo per due anni di fila.
-non sbagliare la scelta dell’allenatore di partenza.
-coppia centrale difensiva di assoluto valore, quest’anno la situazione è migliorata con l’arrivo di Dierna e Possenti, ma ormai il Livorno aveva già preso il largo.
-alternative di pari livello nel reparto offensivo, impensabile ed incredibile aver affrontato la stagione con il solo Marzierli.
-non ingaggiare calciatori infortunati oppure reduci da lunghi periodi di inattività
-puntare su calciatori di carattere, vincenti ed abituati a giocare in piazze di un certo livello.
Non mi permetto di fare nomi sui confermati e sui nuovi arrivi, mi auguro solo che vengano rispettate queste linee guida per il bene del Grosseto.