
Calcio
I racconti del Radovan: Mattia Lanzano portiere giramondo

Grosseto – Lanzano nasce a Grosseto in Toscana, nel 1990, anno dei mondiali in Italia; campano di origine, come i genitori trasferiti nel capoluogo maremmano anni prima per lavoro, il piccolo Mattia è un torello a tutti gli effetti.
I primi passi calcistici li muove proprio tra Nuova Grosseto e Us Grosseto, abile tra i pali e con buona fisicità viene notato dal Piacenza e nella società emiliana dopo tutta la trafila arriva a firmare il contratto da professionista.
La società piacentina punta molto su di lui e per farlo crescere, così lo manda a farsi le ossa in lega pro a prima Poggibonsi e Gavorrano poi.
Al rientro dai prestiti il Piacenza, purtroppo, ha problemi societari, ma per Lanzano appare un’occasione importante: la chiamata dello Swindon Town.
Dopo il periodo in prova, la società Inglese lo mette sotto contratto e inizia l’avventura con il tecnico Paolo di Canio, il portiere maremmano non sfigura, tuttavia non raccoglie il numero di presenze sperate, tra campionato e coppa di lega, sono 10 partite da titolare.
Mattia appena ventunenne a fine campionato sente il richiamo di un porto sicuro e torna in lega pro al Gavorrano, una stagione senza troppi sussulti, ma arriva lo stesso una chiamata dalla serie B greca.
I biancocelesti del Fokifos puntano sul portiere italiano e in Grecia, Mattia disputa una delle sue migliori stagioni, entusiasmanti anche dal calore del tifo ellenico e dal clima ottimo, oltre a togliersi la soddisfazione di giocare contro AEK Atene, Olimpiakos e centrare i Play-off per la promozione.
Nonostante la bella esperienza in Grecia per Mattia, il cuore lo fa tornare nella natia Grosseto, in quello che è stato un anno bello ma sfortunato per i grifoni maremmani concluso con il secondo posto in campionato nell’annata di Giacomarro ed Orlandi sulla panchina biancorossa.
Mattia torna a chiudere la carriera a Piacenza dove tutto è iniziato come professionista, stringe un buon legame con il tecnico Franzini, deciso di appendere le scarpette ed i guanti al chiodo per motivi familiari, rimane nel mondo del calcio come preparatore dei portieri, allenando Seregno, Badesse e Poggibonsi attuale società, in cui sta trasmettendo il suo sapere ai ragazzi delle giovanili.
Mattia ai nostri microfoni: “Ringrazio “Vi racconto” per questo racconto sulla mia carriera, sono felice per il mio percorso. Ringrazio la mia famiglia ed i miei splendidi genitori che ho sempre avuto accanto anche se ero a chilometri di distanza…rimpianti?! Nessuno, ma avrei voluto affrontare l’esperienza inglese con la consapevolezza e mentalità che oggi da persona matura!”
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