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Calcio
Seconda categoria: ridotta la squalifica di Vinciarelli dell’I.S.Fiora
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SQUALIFICA PER DUE GARE EFFETTIVE
DIACINTI NICCOLO (CASTELL AZZARA)
SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA
FERRARI ALESSIO (RIOTORTO)
CALCIATORI NON ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA PER RECIDIVITA’ IN AMMONIZIONE (V INFR)
RUGGIERO GABRIELE (MONTIERI A.S.D.)
FERONE NICCOLO (RIOTORTO)
NUVOLA ANDREA (SORANO A.S.D.)
POTINI SIMONE (ROCCASTRADA A.S.D.)
Reclamo proposto dalla Intercomunale Santa Fiora in opposizione al provvedimento assunto dal G.S.T.
a carico del calciatore Vinciarelli Simone per 5 gare effettive.
(C.U. 47 del 9/1/2025).
“CALCIATORI ESPULSI
SQUALIFICA PER CINQUE GARE EFFETTIVE
VINCIARELLI SIMONE (INTERCOMUNALE S. FIORA)
“Espulso per condotta irrispettosa verso il D.G., dopo la notifica, mentre abbandonava il terreno di gioco,
offendeva l’Arbitro.”
La Società reclamante afferma che la prima frase dal tenore irriguardoso pronunciata dal calciatore a seguito
della concessione di un calcio di rigore alla squadra avversaria sarebbe stata diretta, in realtà, verso il
calciatore avversario protagonista dell’episodio di gioco e non verso il D.G.. La seconda frase irriguardosa
attribuita al Vinciarelli sarebbe stata invece pronunciata a seguito di una frase dal contenuto provocatorio
pronunciata dall’Arbitro stesso. La Società reclamante ammette la frase offensiva pronunciata dal Vinciarelli
all’indirizzo del D.G. mentre usciva dal terreno di gioco, giustificandola con lo stato di frustrazione del proprio
tesserato e precisando che, comunque, il calciatore non ha assunto alcun atteggiamento aggressivo né,
tantomeno, ha mai cercato lo scontro con il D.G.. Pertanto, domanda una riduzione della sanzione
proporzionata alla reale portata dell’accaduto.
Richieste dalla Corte osservazioni al D.G. in relazione al contenuto del reclamo, lo stesso afferma che il
Vinciarelli rivolgeva la prima frase irriguardosa direttamente e senza dubbio alcuno nei suoi confronti, nega di
aver pronunciato la frase “provocatoria” nei termini descritti dalla Reclamante.
Per effetto del valore probatorio privilegiato che deve essere riconosciuto agli atti degli ufficiali di gara ex art.
61 comma 1 C.G.S., la condotta posta in essere dal calciatore deve sostanzialmente ritenersi confermata nella
sua interezza, né, d’altra parte, sono rinvenibili in atti elementi che consentano di porre in dubbio la
refertazione arbitrale.
Nonostante ciò, il Collegio ritiene che la sanzione reclamata debba essere rimodulata. Infatti, le due frasi
irriguardose e la successiva offesa pronunciata dal calciatore debbono essere inquadrate in un unico contesto
e debbono considerarsi facenti parte di un unico processo causale indotto dal disappunto del calciatore per la
decisione arbitrale, processo causale che non può ritenersi interrotto dalla formale notifica del provvedimento
disciplinare.
Ciò premesso, dagli atti ufficiali non emergono ulteriori circostanze in ragione delle quali aggravare il minimo
edittale previsto dall’art. 36 comma 1 lett. A) del C.G.S..
P.Q.M.
La Corte Sportiva di Appello Territoriale Toscana accoglie il reclamo e riduce la squalifica nei confronti del
signor Vinciarelli Simone a 4 (quattro) gare effettive.
Dispone la restituzione della relativa tassa ove versata.
Delibera depositata in data 27/1/2025 e registrata, sotto la medesima data, al n. 80
del Registro protocollo generale della C.S.A.T. della Toscana.