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Successo della quarta edizione di Arte in Festa lo spettacolo organizzato dalla Uisp
“Quando alla fine di uno spettacolo così lungo e variegato il teatro è ancora pieno e nessuno è andato via significa che è stato fatto un grande lavoro”. Fabio Nocchi, vicepresidente Uisp e coordinatore di danza e ginnastica, usa queste parole per raccontare il successo della quarta edizione di Arte in Festa, lo spettacolo organizzato dalla Uisp che ha riempito il teatro Moderno sul tema “libertà in movimento”. E in effetti sul palco è salita la libertà di esprimere l’arte attraverso la musica in tutte le sue forme: dalla danza classica a quella moderna fino all’hip-hop e alla contemporanea, dalla ginnastica ritmica all’artistica. Esibizioni e coreografie piacevoli e frizzanti che hanno meritato l’applauso dei quasi mille spettatori presenti.
Il valore aggiunto, ovviamente, è stato rappresentato dai 240 allievi delle sette società affiliate Uisp che si sono alternate sul palco: Artistica Grosseto, Dance System, Ginnastica Grifone, Inside Original Dancers, Europa Danza, Polisportiva Barbanella Uno e Progetto Danza. “Tutti bravissimi – aggiunge Nocchi, confermato nel ruolo di organizzatore di una delle manifestazioni più attese per la Uisp – per una serata davvero speciale che, lo ricordiamo, anche quest’anno è stata organizzata in favore della sezione grossetana di Abio”.
Per Massimo Ghizzani, presidente della Uisp da un paio di settimane, non poteva esserci una prima apparizione pubblica migliore: “Uno spettacolo davvero emozionante in un teatro Moderno gremito – afferma il presidente – per la quale ovviamente dobbiamo dire grazie alle nostre società, agli atleti e alla struttura interna che ha saputo organizzare perfettamente un evento così complesso”. “L’attività ordinaria che portiamo avanti per i nostri 14mila associati è il motore della Uisp – aggiunge Ghizzani – ma serate come queste ci ricordano che la socialità e la solidarietà rappresentano valori fondanti dell’associazione. Uno degli obiettivi di questa mia presidenza è stimolare le nostre aree affinché eventi di solidarietà possano diventare ancora più frequenti”.
(Foto di Piero Parricchi)