Grosseto Calcio
Us Grosseto-Us Livorno 0 a 0, le pagelle biancorosse. Grifone indomito. Raffaelli è il migliore
US GROSSETO, 7 Orfano già di Cretella, Marzierli e Sane, all’ultimo deve rinunuciare anche a Dierna e Benucci. Un grosso handicap per chi deve affrontare la corazzata Livorno eppure tutto fila liscio fino al 21′, quando la più che dubbia espulsione di Possenti lascia la squadra in dieci. Nonostante ciò, idee e schemi adattati all’inferiorità numerica e grande partita di contenimento con i giocatori capaci di lottare fino all’ultimo secondo di recupero. Chapeau.
Raffaelli, 7,5 Autore di almeno tre interventi decisivi, si è comunque difeso egregiamente per tutti i novanta minuti. Migliore in campo.
Addiego Mobilio, 6 Schierato ad inizio partita come centravanti, agisce in velocità e cerca le sponde con i compagni. A causa dell’espulsione di Possenti, però, viene sacrificato da Consonni (dal 26′ Nunziati 6,5 cuore e carattere lo distinguono, si fa valere in area di rigore difensiva).
Sabelli, 7 Indossa la fascia di capitano e la onora con una grossa prestazione. Messo in campo alle spalle di Addiego Mobilio, cerca di aprire il gioco sulle fasce. L’espulsione di Possenti, però, cambia tutto. Il forte centrocampista biancorosso, fresco di rinnovo, si adatta alla nuova situazione fungendo da primo ostacolo di contenimento alle azioni labroniche e lottando in ogni zona del campo.
Riccobono, 7 Punto di riferimento per le ripartenze unioniste, lotta e si impegna per 65 minuti, cercando di mantenere il possesso del pallone per eventuali inserimenti dalle retrovie. Esce tra gli applausi scroscianti e meritati del pubblico di casa (dal 65′ Sabattini, 6 entra come forza fresca nel centrocampo cercando di trovare sbocchi per eventuali contropiedi di rimessa).
Bolcano, 7 Sostituisce all’ultimo secondo Dierna infortunatosi nella fase di riscaldamento. Con l’espulsione di Possenti si trova a dirigere magistralmente la fase difensiva e insieme ai compagni relega il Livorno a cercare spesso il tiro da fuori area.
Caponi, 7 Prova attenta e ordinata. Il suo raggio d’azione oggi è giocoforza più arretrato del solito, ma l’esperto centrocampista si adatta mostrando carattere e rendendosi assai utile alla squadra.
Macchi, 6,5 Ormai titolare fisso della difesa, fornisce come sempre una buona prova, ma è limitato nelle sue incursioni offensive lungo la fascia sinistra dall’inferiorità numerica.
Sacchini, 7 Utilissimo in fase di contenimento, lotta, corre e imposta fino al triplice fischio finale.
Possenti, 5 Non è facile dare una valutazione a un giocatore che al 21° del primo tempo compie (secondo l’arbitro) un fallo da espulsione. Venti minuti giocati con personalità e carisma, anche se la leggerezza con cui perde la palla lo costringe a commettere il fallo che gli costa il rosso.
Senigagliesi, 6 Al rientro dopo il periodo d’infortunio, avremmo voluto vederlo liberare i compagni in area di rigore avversaria con le sue incursioni lungo le fasce. La realtà odierna, però, con l’inferiorità numerica, cambia le carte in tavola. In ogni caso, l’ex Samb si rende utile (dal 46′ Chrysovergis, 6 schierato da mister Consonni per cercare qualche possibilità di ripartenza sulla fascia di competenza, con le sue coperture contribuisce a frenare le ultime velleità degli ospiti).
Guerrini, 6,5 Sfodera una prova buona e di carattere, sia come copertura che come diga sui saltatori di testa avversari. Una conferma a dispetto della sua giovane età. Subisce un fallo al termine del primo tempo che meriterebbe il giallo all’avversario e una punizione dalla trequarti, ma il direttore di gara lascia correre tra le proteste dei biancorossi e del pubblico di casa.
All. Consonni, 6,5 Dopo le indisponibilità di Marzierli per squalifica, le assenze di capitan Cretella per infortunio e quelle di Benucci e Sane per influenza, il buon Gigi deve rinunciare anche a Dierna durante il riscaldamento. Nonostante ciò, il tecnico unionista non si scompone e manda in campo una squadra che gioca apertamente contro il Livorno fino all’espulsione di Possenti. A quel punto, fuori Addiego Mobilio (ma forse sarebbe stato meglio Senigagliesi) e dentro Nunziati e squadra compatta a difendere il risultato dietro la linea della palla. Gli altri cambi contribuiscono a reggere l’urto labronico per un pareggio che vale come una vittoria.
Che dire…fermare in inferiorità numerica il Livorno, oltretutto con pesantissime assenze, è stata una bella impresa, quasi epica, ma purtroppo inutile, o comunque fine a se stessa. Resta la consapevolezza che se fossimo stati in formazione tipo e non ci fosse stata quell’espulsione a dir poco discutibile, probabilmente avremmo vinto, resta anche però la consapevolezza che nel prossimo campionato loro giocheranno in C e noi, ancora una volta, in IV serie, a vedercela con Orvietana, Figline e S. Donato Tavarnelle e in ultima analisi è solo questo che conta.