Basket
Divisione regionale 1, la Gea Grosseto soffre contro i giovani del Maginot Siena ma conquista la quarta vittoria consecutiva
Maginot Siena-Gea Basketball Grosseto 61-67
MAGINOT SIENA: Ciacci 15, Bianciardi 2, Giovenali 5, Falchi 7, Bartelloni, Delfino, Iannoni 2, Caldarelli 3, Liotta, Cini 5, Chellini 14, Morelli 8. All. Riccardo Locatelli.
GEA GROSSETO: Biagetti 13, Scurti 9, Ignarra 11, Romboli 5, Furi 10, Liberati 14, Mari 5, Mezzani, Baccheschi. All. Marco Santolamazza.
ARBITRI: Campatelli di Sesto Fiorentino e Galluccio di Colle Val d’Elsa.
PARZIALI: 15-20, 43-33; 49-48.
NOTE: tecnico a Dario Romboli; usciti per falli Scurti, Romboli, Cini.
Con un roster rimaneggiato, la Gea Basketball Grosseto passa al “Pala Vivaldi” contro il Maginot Siena (61-67) e grazie alla quarta vittoria di fila prosegue l’inseguimento alla capolista Virtus Certaldo. Senza gli influenzati Ense e Mazzei, e con Mari a mezzo servizio, i ragazzi di Marco Santolamazza hanno sofferto nella parte centrale dell’incontro, ma alla fine hanno tirato fuori gli artigli e hanno portato a casa l’ottavo successo stagionale su dieci incontri disputati.
Un’altra prova di carattere della squadra che è riuscita ad uscire vincitrice nonostante una giornata non completamente brillante. Avanti di cinque punti, dopo il primo quarto, i grossetani hanno fatto registrare un black-out nel secondo periodo che, con un break di 28-13, ha permessi ai senesi di andare all’intervallo sopra di dieci punti. Nel terzo quarto, anche se già alla fine del secondo sono arrivati segnali di risveglio, la Gea ha stretto le maglie della difesa, rientrando in partita, grazie a un parziale di 15-6, prima di andare all’ultimo riposo sul 49-48, prima di mettere la freccia negli ultimi minuti. Furi e compagni, con alcuni canestri da sotto ed anche alcuni tiri liberi, sono riusciti a chiudere con sei punti di vantaggio.
«Si doveva vincere e abbiamo vinto – commenta coach Marco Santolamazza – ma non abbiamo giocato bene, abbiamo avuto percentuali basse e siamo andati veramente male nel tiro da tre. Il motivo? Eravamo senza due giocatori e mezzo, dopo essersi allenati male in settimana ed aver rispettato il piano partita che avevamo preparato solo per cinque dei quaranta minuti».
L’analisi del condottiero della Gea prosegue sottolineando che «il primo quarto non è stato da buttare, ma siamo scomparsi all’inizio del secondo, prima di far registrare una bella reazione mentale e fisica prima del riposo. Piano piano abbiamo recuperato svantaggio, abbiamo fatto valere la differenza di valori tecnici, contro un quintetto di diciannovenni che ha corso molto. I numeri spiegano però la chiave del match: nel primo tempo abbiamo subito 43 punti, appena 18 nella ripresa. Da martedì analizzeremo la gara e prepareremo il confronto con Asciano di domenica prossima».