Grosseto Calcio
Us Grosseto, il punto dopo la 7ª giornata. Grifone piuttosto “Maalox”
La 7ª giornata del Grosseto targato Consonni si è chiusa con l’inaspettata sconfitta casalinga per 1 a 2 con la matricola Fulgens Foligno.
COSA FUNZIONA Ha funzionato a tratti la squadra vista nel primo tempo, dove ha anche sfiorato un paio di gol oltre a quello realizzato nel primo tempo.
COSA NON FUNZIONA La tenuta mentale e quella atletica sembrano fare acqua da tutte le parti. Il Grifone per l’ennesima volta in questa stagione è andato in vantaggio e si è fatto rimontare clamorosamente, peraltro senza mai dare segnali di vitalità. La squadra vista nel secondo tempo è stata da encefalogramma piatto. Inaccettabili, poi, gli errori di posizionamento in occasione dei gol ospiti. Tra l’altro, è necessario che Raffaelli senta un po’ di concorrenza. Sì, perché in questa stagione l’estremo difensore unionista ha quasi sempre destato insicurezza, commettendo errori clamorosi come in occasione della terza rete del Terranuova o nel raddoppio ieri della Fulgens Foligno. Certo, gli umbri hanno in rosa giocatori importanti come Calderini, Khribech, Tomassini e altri ancora, ma il Grifone del secondo tempo, impalbabile, spento, senza idee né capacità di lottare ha ingigantito oltre misura il valore degli avversari, esattamente come accaduto due domeniche fa a Terranuova. Lo stesso Consonni, assolutamente incolpevole ieri e per la situazione attuale, non sa darsi una spiegazione su come una squadra capace di maramaldeggiare a Livorno nel primo tempo, poi possa crollare costantemente ogni volta in cui subisce un gol. Certo, più passano le giornate e più appare evidente come questa rosa sia stata costruita male: manca un esterno sinistro basso di ruolo, non c’è un play, non c’è un centrocampista incontrista in grado di unire quantità e qualità, c’è la necessità di un vice-Marzierli, così come serve un altro centrale di esperienza con caratteristiche differenti rispetto a Cretella e Frosali. Ieri, poi, non ci siamo trovati d’accordo neppure sul vedere in panchina Possenti, proprio l’uomo con cui rifondare la difesa. Insomma, è chiaro che a dicembre la società dovrà intervenire sul mercato per cercare di accontentare mister Consonni perché altrimenti questa squadra, costruita per essere protagonista, avrà perfino difficoltà a salvarsi, non avendone le caratteristiche.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI Non c’è neppure il tempo di rifiatare che mercoledì il Grifone andrà in trasferta a Figline contro una formazione che ha già sconfitto i biancorossi in un’amichevole estiva. Domenica prossima, invece, ci sarà un altro match casalingo con lo Sporting Trestina come avversario. Dire che in condizioni normali il Grosseto dovrebbe puntare a 6 punti è perfino scontato, ma questa squadra ha già deluso così pesantemente le aspettative di tutti che non sappiamo davvero più cosa aspettarci. Ci auguriamo solo che in questi due incontri i biancorossi riescano a smaltire un po’ delle scorie psicofisiche che li affliggono. In questo momento, vista anche la classifica deficitaria, servono punti pesanti, molto meno il bel gioco.
Se viaggi alla media di un punto a partita (perfetta per retrocedere), se sei in piena zona playout, se hai perso 4 gare su 7, cioè ad ottobre più di quante furono perse in totale nella scorsa stagione, se ti fai mettere sotto agevolmente anche da avvrrsari di caratura medio-bassa quali Terranuova T. e Foligno, se hai una difesa colabrodo (la peggiore del campionato), forse, dico forse, è il caso di piantarla col ritornello che 《abbiamo un organico importante》che 《nella rosa c’è tanta qualità》, visto e considerato che le prestazioni e la classifica indicano con drammatica chiarezza che il Grosseto attuale è una squadra assolutamente modesta sul piano tecnico, atletico ed agonistico. Nessuno nega, sia ben chiaro, che nella formazione ci siano 4/5 elementi che in passato hanno mostrato doti ragguardevoli, ma se adesso sono fuori condizione e comunque rendono al 30% delle loro possibilità, è evidente che non possono fare la differenza e infatti non la fanno, appiattendosi sul rendimento scadente di tutti gli altri. Detto ciò, inutile dilungarsi per rimarcare che siamo in caduta libera e che ci troviamo in piena crisi, una crisi nerissima dalla quale, tutto lascia pensare, non sarà per niente facile venire fuori. È avvilente dover prendere atto che già ad ottobre l’obiettivo di lottare per la promozione è stato fallito miseramente e che ci aspettano sette mesi di un torneo che avrà nel mantenimento della categoria l’unico scopo. Se devo essere sincero fino in fondo, stante la lontananza del cosiddetto mercato di riparazione, mi sento tutt’altro che sereno anche riguardo al puro e semplice obiettivo-tranquillità, la pochezza tecnico-agonistica di questa squadra mi preoccupa e mi spaventa.
Cosa funziona:
il buon fraseggio del primo tempo secondo me migliore rispetto alla prima frazione giocata contro la Sangio ed obbiettivamente anche le “attenuanti generiche” dei singoli episodi contrari che potevano indirizzare il risultato vedi il gol fallito da Riccobono, l’indecisione sul raddoppio ospite e la traverza colpita da Benucci.
Cosa non funziona:
la squadra gioca impaurita e timorosa, io non so il perché ma subire 3 rimonta in 7 partite è molto negativo.
Il centrocampo con soli due centrali e 4 giocatori offensivi è oggettivamente squilibrato e fino ad ora purtroppo controproducente.
Cosa aspettarsi:
L’ingaggio immediato di un attaccante svincolato con le caratteristiche di Marzierli, giocatore richiesto GIUSTAMENTE da Consonni ed invocato da tanti tifosi fin da Luglio!
Passare ad un centrocampo a TRE per fare più densità nel mezzo e soprattutto calarsi IMMEDIATAMENTE nel “nuovo obiettivo stagionale” cioè tornare ad essere una squadra nel vero senso della parola per puntare ad una salvezza senza affanni.