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Grosseto Calcio

Serie D girone E – Livorno squadra da battere, ma…

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Sabato scorso, nel secondo turno di Coppa Italia di Serie D, il Livorno ha liquidato la pratica Grosseto con un perentorio 3 a 0 che non ha ammesso repliche.
Al termine del derby in questione, mister Indiani ha spiegato di aver chiesto alla sua squadra un segnale anche in vista del campionato.
Il segnale è stato battere nettamente il Grifone, formazione additata come una delle possibili protagoniste per la vittoria finale.
Di sicuro, l’autostima degli amaranto – che nel frattempo hanno ingaggiato Dionisi – è salita parecchio, mentre quella dei biancorossi è inevitabilmente scesa.
Mister Malotti ha parlato di passo indietro e di mancanza di cattiveria agonistica da parte dei suoi ragazzi, saliti al Picchi in formazione largamente rimaneggiata tra squalificati e indisponibili.
Inevitabile, però, porsi una domanda:
quanto vale il successo labronico in Coppa Italia su un Grosseto tanto rimaneggiato?
La cosa certa è che Indiani ha una rosa che gli addetti ai lavori indicano come la migliore e più assortita del girone E, dunque, è inevitabile considerare il Livorno come la squadra da battere.
Allo stesso tempo, però, non possiamo non tenere in considerazione il fatto che il Grifone fino ad oggi non abbia mai giocato per più di una volta con la stessa formazione proprio a causa della lunga lista di indisponibili.
Ecco perché non è facile dare un giudizio compiuto sulla squadra di Malotti, mentre Indiani ha già messo le mani avanti sostenendo che in campionato i biancorossi daranno noia fino in fondo.
Per quello che ci riguarda, pensiamo che la rosa unionista sia competitiva, forse più dell’anno passato, ma occorre che Malotti possa lavorare serenamente, senza dover rinunciare di continuo a tanti titolari o comunque a giocatori importanti.
È altrettanto vero, poi, che lo stesso Livorno ha fatto a meno di tre pezzi buoni, ma il tecnico livornese ha sottolineato come certe assenze siano state più pesanti in casa biancorossa.
In ogni caso, in un’ipotetica pole position per il successo finale, il Livorno è la squadra da battere.
Alle sue spalle, però, crediamo sia giusto collocare il Grosseto perché ha mantenuto l’intelaiatura dello scorso anno e i giocatori partiti sono stati sostituiti da elementi di almeno pari valore.
Dietro alla suddetta coppia, poi, pensiamo che debbano trovare spazio il Follonica Gavorrano e il Siena, ma occhio a possibili sorprese come il Montevarchi e il San Donato Tavarnelle, formazioni imbottite di giocatori molto interessanti.
Tra l’altro, desta curiosità vedere mister Bonuccelli nuovamente in panchina dopo l’esperienza negativa vissuta a Grosseto.
A Tavarnelle il tecnico viareggino si è fatto costruire una rosa interessante con Doratiotto come ciliegina sulla torta e in Coppa Italia ha già eliminato Siena e Pistoiese.
I valdarnesi, invece, sono un mix di giovani validi e di elementi esperti in grado di sorprendere.
Ci sono da tenere in forte considerazione, magari solo in chiave play-off, anche squadre come Ostiamare, Seravezza, Flaminia, Figline e Poggibonsi.
Ci aspettiamo, poi, che agiscano da guastafeste la Sangiovannese, il Trestina e il Ghiviborgo (anche se c’è da capire come reagirà la squadra nel dopo Nico Lelli, passato ad allenare il Montevarchi), formazioni sulla carta non da play-off, ma pronte a far perdere punti a chiunque.
Infine, da decifrare il neo-promosso Foligno, la ripescata Terranuova, la Fezzanese e l’Orvietana (ospite domenica allo Zecchini nella prima di campionato), ma tra queste ultime potrebbero uscirne alcune tra quelle costrette a lottare per non retrocedere.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Buongiorno a tutti, io la penso come Yuri: sulla carta (e su trasfermarkt) il Grosseto è una squadra ottimamente accreditata, alla rosa biancorossa manca soltanto una prima punta da alternare con Marzierli e poi si potrà dire completa in ogni reparto.
Il Livorno ha allestito un ottimo organico ed è giusto riconoscerlo, però il calcio c’insegna che un conto è la “carta” ed un altro è la realtà del campo.
Nella vittoria di un campionato oltre ai valori tecnici, concorrono molte variabili : la fortuna e la sfortuna sotto forma di pali traverze etc., gli strafalcioni arbitrali che incidono sui risultati, gli infortuni dei giocatori, la continuità di rendimento, il non “toppare” le partite contro avversarie di bassa classifica.
Un’ altra squadra da tenere in debita considerazione oltre alle solite note secondo me è l’ Ostia Mare che ha allestito un organico di tutto rispetto.

Personalmente concordo con Sesto, questo Grosseto, con questi ragazzi, lo vedo come squadra da metà classifica non di più, spero vivamente di sbagliarmi….

Personalmente questo Grosseto, con questi ragazzi, lo vedo come squadra da metà classifica non di più, spero vivamente di sbagliarmi….

È ovviamente difficile, anzi impossibile prevedere oggi come si evolverà il campionato 2024/25, ma ciò che si è visto nelle amichevoli e nella partita di Livorno non è per nulla incoraggiante e viene da pensare che questo Grosseto tutto sia tranne che la squadra in grado di dettare legge nel torneo che sta per prendere il via. Cosa manca? È chiaro che non sta a me dirlo: l’intelaiatura è senz’altro buona, essendo quella dell’anno scorso, mi sento però di osservare che abbondano i ragazzini (che a quanto so non sono Yamal) e scarseggiano gli elementi di peso (in senso tecnico) e d’esperienza. Se, come temo, a questo punto la rosa non cambierà in modo significativo, ho la spiacevole sensazione che, come si suol dire, anche a questo giro non ci sarà trippa per gatti.

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