Amatoriali
Due tornei giovanili, due di calcio a 8 e 10 di calcio a 5
E’ stata un’estate intensissima per la Uisp di Grosseto, che ha fatto scendere in campo centinaia di giocatori sui campi di tutta la provincia. Massimo Ghizzani, vicepresidente vicario del comitato, ha curato direttamente l’organizzazione. “Dopo una leggera flessione invernale – afferma Ghizzani – in estate i numeri sono tornati importanti. Siamo partiti con due tornei giovanili, a Roccastrada e a Porto Santo Stefano, poi calcio a 8 a Capalbio e a Grosseto, i Mundialiti a Grosseto, il trofeo Wheelchair a Porto Ercole che ha avuto un grande successo, il Mundialito a Follonica, poi ancora Torniella, Ribolla, Roccadeterighi, Bivio Ravi, Semproniano e Roccalbegna”.
La Uisp ha portato il pallone nell’intera Maremma. “Sì e siamo molto soddisfatti – conferma il vicepresidente – anche perché oltre a tutti questi tornei abbiamo organizzato anche il trofeo nazionale degli ingegneri, con 46 squadre di calcio a 8 e 12 di calcio a 5, che dal 5 all’8 settembre avrà, sempre a Grosseto e sempre con la Uisp, la sua fase finale”. L’attività non si ferma. “Stiamo già preparando la nuova stagione – conclude Ghizzzani – ripartiremo con le varie attività calcio a 5, calcio a 8 e poi ovviamente il calcio a 11”.
“Le iscrizioni per il calcio a 11 sono aperte – aggiunge Francesco Luzzetti, storico coordinatore del calcio Uisp – e siamo felici perché tutte le squadre hanno confermato la loro partecipazione. Avremo un’altra stagione con 17 squadre, purtroppo due possibili nuove formazioni non sono riusciti a costruire un organico adeguato. C’è stata anche la possibilità che alcune compagini livornesi partecipassero al campionato di Grosseto, ma sarebbe stato complesso a livello organizzativo e abbiamo preferito continuare così. Vedremo se proseguire con due gironi o un girone unico, ne parleremo alla riunione di inizio anno con le squadre, credo invece che lo schema per le coppe possa essere confermato”.
Luzzetti ormai da 30 anni è alla guida del calcio Uisp. “Ogni anno servono sforzi e grande impegno per andare avanti – conclude – perché dirigenti e giocatori sono sempre meno. Siamo arrivati a fare campionati con 3 gironi da 14 squadre, ma erano altri tempi. Oggi ci teniamo strette le nostre 17, consapevoli che il calcio amatoriale è un movimento da tutelare”.