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Editoriale – La povertà dello sport grossetano
La notizia che è arrivata quest’oggi del gruppo di ex atleti del Circolo Pattinatori Grosseto che hanno diffidato la società perché non avrebbero percepito 4-5 mesi, ci ha portato ad una lunga riflessione.
Non siamo certamente noi a dare giudizi anche perché ci saranno poi le carte ufficiali che faranno chiarezza sulla vicenda e noi che trattiamo esclusivamente di sport e di gesta sportive vogliamo accendere i fari sullo stato dello sport maremmano.
Partiamo da quello principale: il calcio. Se due anni fa non interveniva patron Gianni Lamioni il Grosseto era in pratica avviato al fallimento e solamente grandi iniezioni di liquidità hanno evitato il tutto.
Nel post Fc Grosseto ci aveva pensato la famiglia Ceri con Mario e Simone che avevano sacrificato il loro progetto Roselle per far ripartire i colori biancorossi dall’Eccellenza.
L’Invictasauro, oltre ad un buon gruppo di dirigenti, ha un programma serio grazie a Paolo Brogelli ed al dg Giuliano Dragoni, che hanno fatto della visione futura il loro mantra.
Il Belvedere Grosseto che esiste perché l’ha creata Federico Clementini, aiutato dal fratello Francesco e da due anni dall’ottimo ds Nicola Brezzi.
La Nuova Grosseto Barbanella che sta andando avanti grazie a Lanzano e ad altri dirigenti, ma che quest’anno ha dovuto fare la scelta di non avere la prima squadra per concentrare le risorse verso il settore giovanile.
Se adesso aggiungiamo l’hockey, dove forse non sarebbe neanche esistito e rinato il movimento dei pattinatori, se un dirigente bravo e preparato come è il presidente Stefano Osti non si fosse preso a cuore la situazione riportando la squadra della città in Serie A, disputare la Champion’s League e disputare i play off scudetto.
Il volley da una parte c’è la Pallavolo Grosseto, che esiste e cresce grazie in primis al presidente Riccardo Tinacci, dall’altra l’Invicta Volleyball che vive con la passione di Francesco Masala ed Andrea Galoppi.
Possiamo passare al basket, con la GEA, una creatura di David Furi come l’Atlante Grosseto di calcio a 5 (A2) che è sorretto sempre da patron Lamioni.
La boxe è sorretta in primis dal team Rosanna Conti Cavini e anche dalla Fight Gym di Amedeo Raffi.
Infine arriviamo al baseball con il Bbc Grosseto che sta cercando di ritornare ai fasti di un tempo ed il Bsc Grosseto che sta puntando tutto sui ragazzi del settore giovanile.
La Pallamano Grosseto si concentra nella figura di Vincenzo Malatino, mentre l’atletica deve dire grazie prima ad Alfio Giomi e poi ad Adriano Buccelli.
Il mio ragionamento dove vuole arrivare: molto semplice. Tutte le discipline sportive della nostra città ci sono per la volontà di poche persone che si prendono grandi responsabilità e che vanno aiutate sia dall’amministrazione comunale, ma soprattutto dagli imprenditori a livello di sponsor e pubblicità.
Anche perché, diciamo la verità, il motto da noi è sempre il solito: armatevi e partite, ma poi si vuole assistere sempre a spettacoli più prestigiosi.
É vero che il nostro territorio raramente ha avuto imprenditori di un certo livello anche per la mancanza di fabbriche o attività di media-grande dimensione ed i pochi nell’arco degli anni non hanno mai dimostrato, se non in rari casi attaccamento alla propria terra.
Purtroppo l’altro problema della nostra città e che è cronico ormai da tanti decenni, nonostante le amministrazioni che si sono succedute hanno cercato di fare sempre il massimo, sta negli impianti sportivi.
Il “Carlo Zecchini” è uno stadio d’atletica e non per il calcio, ma per questo Lamioni ha già programmato di costruirlo un altro, l’Invicta Volleyball aveva pensato di costruire un palazzetto e ne parla da anni, ma sembra che il tutto potrebbe non accadere e speriamo di no, ma nel frattempo va a giocare a Marina di Grosseto (in un impianto comunque comodo ed accogliente ndr).
L’Hockey ha un impianto piccolo e che non può essere utilizzato per le partite più importanti (vedi le semifinali play off scudetto disputate a Follonica).
Grosseto non ha un vero e proprio impianto multifunzionale dove ospitare un grande evento sportivo, un concerto o uno spettacolo.
Il Comune di Grosseto e l’assessore, Fabrizio Rossi, hanno fatto tanto (vedi operazione centro sportivo di Roselle o gli interventi ai vari palazzetti o alle piscine in essere e quelli a luglio in via Tito Speri o in Via Adda tanto per citarne alcuni), ma fare di più è praticamente impossibile.
Siamo sicuri che il Comune non si fermerà qui e progetterà ancora nuove iniziative.
In genere quando si costruisce un impianto multifunzionale ci si appoggia sempre a grandi aziende che poi danno il nome all’impianto stesso, forse questa potrebbe essere una soluzione anche se c’è da trovare poi chi vuol fare l’investimento. Facile a dirsi, forse piu difficile a farlo.
E allora non ci resta che elogiare questi dirigenti eroi che per passione portano avanti uno sport avendo di fatto anche un ruolo di grande valore sociale.