Calcio
Alla scoperta del tecnico del Sorano, Daniele Viviani: “Società seria alle spalle e gruppo che apprezzo”
Sorano – Sorano non finisce di stupire… Un paese ricco di storia, di bellezze storiche e paesaggistiche, che nonostante le difficoltà logistiche della sua posizione, riesce anche dal punto di vista calcistico, a ricoprire una importante posizione nell’ ambito del calcio dilettantistico maremmano. Merito di una società sana, solida, come si suol dire “senza grilli per la testa”, con un “personaggio”, unico forse nel suo genere, il DS Zapponi che dopo essere riuscito a mantenere l’ ossatura del Sorano dello scorso anno, dopo essere riuscito a convincere bomber Nuvola a rimanere, ha voluto fare una scommessa. Ha voluto fortemente un allenatore giovane, alla sua seconda esperienza da allenatore, con il calcio nel suo DNA e tanta voglia di fare bene.
Con noi di Grosseto Sport Daniele Viviani, nato a Lucca 37 anni fa e residente a Grotte di Castro.
Ciao e grazie Daniele, molti in maremma non ti conoscono, dicci qualcosa di te.
” Ciao a tutti, sono figlio di Mauro Viviani ex calciatore professionista cresciuto nelle giovanili della Lazio e dove ha esordito anche in Serie B. Poi nei suoi passaggi in squadre tra le vecchie C1 e C2 (Lucca, Forlì, Frosinone, Carpi, Lecco ecc NDR) siamo nati io e mio fratello Federico, entrambi, naturalmente con il pallone tra i piedi.”
Salutando e congratulandosi con mamma Paola per la pazienza di avere tre calciatori in casa….
” Personalmente dopo le giovanili con il Grotte di Castro, sono passato alla Berretti della Viterbese, poi Ferentino, Fonte Belvedere, Sant’ Andrea,Ischia di Castro, Orvietana…. Poi una scelta di vita… Basta calcio giocato”
Giustamente, hai detto calcio “giocato”…
“L’ ambiente non si può lasciare. Sono nato con il calcio e volevo rimanere nell’ ambiente. Avevo già conseguito il patentino e l’ ultimo anno a Ischia di Castro doppio ruolo allenatore/giocatore.”
E poi la chiamata dal Sorano. Cosa ti aspetti?
” Ho una società seria alle spalle, un gruppo di ragazzi che stimo ed apprezzo, sono convinto della loro volontà di dare il massimo. Spetta poi a me creare ed amalgamare lo spogliatoio.”
Ciao Daniele, a risentirci Sorano