Calcio
Coppa Passalacqua: l’Invictasauro è la prima semifinalista, piegato 2 a 0 il Sant’Andrea
Invictasauro – Sant’Andrea 2-0 (0-0)
INVICTASAURO: Massellucci, Pieri (34′ st Foudal), Paccagnini, Tavarnesi, D’Ovidio, Affabile, Bruni, Rosadoni (43′ st Francavilla), Maruccia (41′ st Sabbatini), Berti (34′ st Zarone), Conti (13′ st Rossi). A disposizione: Borghetti, Bigliazzi, Liculescu, Turbanti. Allenatore: Federico Angelini.
SANT’ANDREA: De Lucia, Biagiotti (26′ st Palazzesi), Dani, Marcatili (37′ st Laudicino), Terraciano, Felici, Cappelli (31′ st Ciacci), Gatti, Tosi, Mancinelli, Chinellato (9′ st Bodron). A disposizione: Tanzini. Allenatore: Alessandro Romagnoli.
ARBITRO: Antonio Costantino; 1° assistente Miguel Cagnani, 2° assistente Marco Boscagli.
RETI: 22′ st Rosadoni, 32′ st Maruccia (rig.).
NOTE: ammoniti D’Ovidio, Conti. Calci d’angolo 7-2. Recupero: 3′ + 4′.
GROSSETO. L’Invictasauro conquista con merito la semifinale della coppa Passalacqua battendo 2-0 un Sant’Andrea volitivo, ben disposto in campo, capace di imbrigliare a lungo le manovre dei più quotati avversari. Questo ha affermato l’apertura dei quarti di finali del torneo.
Per l’intero primo tempo i ragazzi di Romagnoli hanno saputo tenere testa ai verdi di Angelini proponendo intensità di corsa, chiusura dei varchi, raddoppi, ricercando anche rapide discese avanzate. L’Invictasauro ha mantenuto una supremazia di palleggio diluita in un insieme poco veloce e costellato da sbavature tecniche. In più una carica al portiere De Lucia aveva cancellato la rete del 18′ facendo chiudere la prima frazione a reti bianche. La ripresa si apriva con l’annullamento del gol al minuto 6′, questa volta per fuorigioco. L’Invictasauro non demordeva, il Sant’Andrea calava di intensità senza avere in panchina i numeri necessari per confermare il buon gioco iniziale. Tutto si risolveva in dieci minuti. Al 22′ Rosadoni di testa deviava alla spalle dell’ottimo De Lucia, al 32′, per fallo di mano in area, arrivava il penalty trasformato da Maruccia, che, in pratica, chiudeva la pratica. In mezzo (28′) la grande deviazione di De Lucia su conclusione secca e ravvicinata di Pieri, uno spettacolo da applausi.