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Calcio

Stefano Camarri a Gs: “Annata positiva per il settore giovanile dell’Us Grosseto, per il futuro vorrei un impegno più soft”

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Grosseto – Con i microfoni di Gs, abbiamo raggiunto Stefano Camarri, che ci ha parlato dei risultati raggiunti e del suo futuro.
Che annata è stata questa che si conclude per il Settore Giovanile del Grosseto?
“Ciao Fabio, quella che stà volgendo al termine è stata un annata dove è stato messo il primo mattone, adesso bisogna costruire, il lavoro è molto lungo.
Al Grosseto c’è un gruppo di lavoro completamente nuovo e comprendo dal magazziniere al Direttore Generale, trovare i giusti equilibri e la giusta amalgama non è facile, serve tempo e pazienza.
L’obiettivo è quello di per far si che il settore giovanile del Grosseto sia un fiore all’occhiello della società e punto di riferimento non solo della provincia, bisogna riuscire, oltre che a fornire ragazzi alla prima squadra, anche ad essere più visibili in ambito regionale, dove invece non siamo molto considerati.”
Soddisfatto dei risultati raggiunti?
“Ce la siamo giocata con tutte le categorie, ad iniziare dalla Juniores Nazionale di mister Alberto Corti, anche se non è una categoria propriamente del settore giovanile, è comunque composta da tutti ragazzi provenienti dalla nostra provincia, in prevalenza al primo anno juniores e si sono giocati i primissimi posti dall’inizio del campionato, fino a raggiungere i play off, dopo anni che il Grosseto non lo faceva con questa categoria. L’obiettivo principale però è stato assolutamente raggiunto, con l’esordio in prima squadra di due Grossetani, prodotti del settore giovanile, Fregoli e Violante.
Gli allievi regionali, allenati da Mister Ricca, hanno fatto un ottimo campionato, giocandosi la vittoria fino alla penultima giornata.
Anche gli Allievi B, guidati da Tognotti, si sono piazzati al secondo posto nel girone di merito Livorno, dopo aver stravinto il proprio girone di qualificazione.
I Giovanissimi regionali anno 2009 allenati da Terracciano si sono ben distinti e hanno avuto la certezza di disputare la coppa Toscana con diverse giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato.
Infine i Giovanissimi B anno 2010 allenati da Stefani, si sono classificati al primo posto a pari merito con Orbetello e Venturina nel girone di merito Livorno.”
Cosa c’è nel tuo futuro?
“Personalmente ti dico che è stato un po’ faticoso, ero abituato ad un impegno molto più soft, qui le cose sono un po’ più complicate, la struttura è complessa, la società molto esigente, il ruolo da me ricoperto richiede tempo, oltre che competenza e capacità organizzative, io ho avuto la fortuna di avere l’appoggio di tutta la segreteria ed ho beneficiato dell’esperienza e della presenza fisica di Massimo Ombronelli e dell’indiscussa conoscenza tecnica di Gianni Di Meglio, oltre a Maurizio Bruni, il quale ha avuto totale autonomia per quanto riguarda la Scuola Calcio e del Settore Femminile.
Io purtroppo lascerò l’incarico, fare il Responsabile del Settore Giovanile ad un certo livello ha bisogno, tutti i giorni, di tanta disponibilità e invece in mio tempo è limitato.
Perciò vediamo, mi piacerebbe rimanere in Società, ma ancora non so se ci saranno le condizioni. Nei prossimi giorni parlerò con il Direttore Generale Vetrini e con Tonelli e decideremo insieme.”
Cosa pensi del calcio giovanile maremmano del momento che stà attraversando
“Purtroppo, nella nostra provincia il livello dei settori giovanili non è molto alto, basta guardare che quest’anno abbiamo avuto tre retrocessioni nei Giovanissimi e due negli Juniores. Il motivo è chiaramente la mancanza di una presenza stabile di una squadra nei professionisti, questa porterebbe inevitabilmente ad alzare il livello di tutto il movimento, addetti con competenze superiori e mentalità diversa, dagli allenatori ai dirigenti, purtroppo invece oggi sono pochissime le figure che hanno avuto una carriera professionistica e che lavorano nel nostro territorio. I ragazzi migliorano se allenati da allenatori competenti e se partecipano a campionati di livello, in questo modo si evita che i più bravi vadano a giocare fuori provincia, un anno qua, un anno là, alla ricerca della categoria e dell’allenatore migliore. Qui invece siamo un po’ tutti “arrangiati” pensiamo di conoscere il calcio perché lo vediamo in televisione e invece servono figure che lo hanno vissuto e praticato veramente, solo attraverso queste persone possiamo imparare e crescere e di conseguenza far crescere i nostri settori giovanili.”
Cosa ti aspetti dal futuro?
“Più che aspettare qualcosa, mi auguro che quanto prima il Grosseto possa tornare tra i professionisti e soprattutto ci rimanga per lungo tempo, questa è la base di tutto.”

Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.

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