Us Grosseto – Vetrini a Gs: “500 mila euro in più da pagare per colpa delle gestioni precedenti”

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La nostra recente intervista a patron Lamioni ha portato alla luce una notizia che è passata un po’ in sordina, ma che noi abbiamo voluto approfondire e poi discutere col dg unionista Vetrini. Stiamo parlando della recente notifica di cartelle Inps per un importo vicino ai 500 mila euro, cifra, a quanto pare, riferibile a gestioni precedenti. Diciamo pure che si tratta di un fulmine a ciel sereno per l’attuale proprietà, già impegnata a risanare i conti societari dopo l’acquisizione del club unionista avvenuta a novembre 2022.

Direttore, buongiorno. Nell’intervista che tuo cugino Gianni ci ha rilasciato ha fatto riferimento a improvvise cartelle Inps per un valore di 470 mila euro, ma da un nostro approfondimento pare che si tratti di una cifra vicinissima ai 500 mila euro. Stiamo parlando della stessa cosa?
<<Ciao, Yuri. Sì, patron Lamioni ha parlato di 470 mila euro da dover pagare, ma in realtà siamo vicini al mezzo milione di euro. Si tratta di due periodi: il primo va da settembre 2020 a marzo 2022, mentre il secondo da marzo a giugno 2022>>.

Quando avete ricevuto le cartelle?
<<Le abbiamo ricevute all’incirca a metà marzo di quest’anno. Visti i periodi incriminati, è chiaro che si tratta di somme imputabili a chi ci ha preceduto>>.

Possiamo sapere cosa imputa l’Inps alla vostra società?
<<Principalmente, si tratta di contestazioni relative alle indennità di trasferta dei calciatori nel periodo della serie C, con emolumenti “mascherati” da rimborsi spese, che dovevano essere invece sottoposti a tassazione. Peraltro, senza avere allegato nessun giustificativo in tal senso, niente di niente. Non so se un’evasione contributiva di tale importo abbia anche conseguenze penali, oltre che pecuniarie, per chi ha commesso l’illecito amministrativo>>.

Adesso cosa farete?
<<Stiamo valutando con i nostri legali il da farsi, ma è certo che queste continue richieste di denaro non previste, soprattutto con cifre così ingenti, mettono in difficoltà l’azienda Grosseto calcio. Fortunatamente, patron Lamioni ha le spalle larghe, anche e soprattutto dal punto di vista economico e quindi rassicuro i tifosi sulla prosecuzione e la solidità del progetto sportivo>>.

Un’ultima domanda. Arrivando da una realtà solida come quella di Gavorrano, ti aspettavi una situazione del genere?
<<Ti dico la verità Yuri, abito a Grosseto ormai da 14 anni e anche se ho lavorato per 12 anni e mezzo in una società modello dal punto di vista economico come quella mineraria, ho sempre seguito le vicende del Grifone da “concittadino” e, soprattutto dopo gli anni gloriosi della B, ero incuriosito da cosa volessero dire motti tipo “il calcio a modo nostro”, “il calcio polveroso di provincia”, i giuramenti sotto la curva Nord. Peraltro, detti motti hanno coinciso, per un breve periodo, anche se si trattava di campionati non terminati a causa del Covid, con risultati sportivi sul campo. Diciamo che in quest’ultimo anno e mezzo ho ricevuto diverse risposte alle domande che mi ponevo al tempo e lo slogan più famoso l’avrei completato così: “Il calcio a modo nostro, tanto ci sarà sempre un ‘Lamioni’ che paga”. Sicuramente, dal punto di vista economico – conclude Vetrini sorridendo – una strategia di gestione aziendale da far studiare nelle università>>.