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Grosseto Calcio

Lamioni a Gs: “Pescara? Vero, ma amo il Grosseto, per cui…”

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© RIPRODUZIONE RISERVATA – contenuto utilizzabile solo citando GROSSETO SPORT

Dopo l’inevitabile clamore suscitato con il nostro articolo riguardante il possibile interesse per il Pescara e l’aumento della sponsorizzazione nella Fiorentina da parte di Gianni Lamioni, questa mattina siamo riusciti a intervistare il diretto interessato.

Buongiorno, Gianni. Sei sicuramente già informato su quanto abbiamo pubblicato noi di Gs. Tuo cugino, Filippo Vetrini, non ha saputo dirci nulla sul tuo interesse per il Pescara, ma ci ha confermato che aumenterai il tuo investimento pubblicitario nella Fiorentina. Cosa puoi dirci?
<<Buongiorno, Yuri. Sì, la notizia del Pescara è verissima, ma è bene esser chiari per non ingenerare inutili allarmismi. Diciamo che mi è stato proposto l’acquisto del club pescarese da un legale con mandato a vendere. L’avvocato in questione mi ha relazionato sui numeri e mi ha presentato la richiesta economica. Si tratta di una cifra trattabile che il mio gruppo potrebbe tranquillamente coprire. Sono sincero, quella di Pescara sarebbe stata una bella operazione che probabilmente avrei fatto se non avessi già avuto il Grosseto, sia come proprietà che nel cuore. D’altronde, sono di Grosseto e amo follemente la mia città e la mia squadra. Sono uno di parola e non potrei mai non rispettare l’impegno che ho assunto con la città e la tifoseria unionista. Confermo, poi, che aumenterò il mio investimento pubblicitario nella Fiorentina, ma questo non influenzerà il mio impegno nel Grosseto>>.

Dunque, notizia confermata, ma trattativa che non andrà avanti, giusto?
<<Sì, è così>>.

Filippo ti ha dipinto come stanco e deluso per le critiche che avete ricevuto finora.
<<Sì, mio cugino ha detto il vero. Sono stanco e deluso. La nostra è una piazza che ha la memoria troppo corta. Sembra che in molti abbiano dimenticato dove era il Grosseto 15 mesi fa, quando l’ho rilevato. Allora, visto che in diversi fanno finta di non ricordare, sono costretto ad evidenziare che il mio intervento ha salvato il Grosseto dal fallimento e dalla retrocessione. Per questa stagione, poi, ho fatto allestire una squadra forte, per provare a vincere il campionato>>.

Beh, Gianni, ma tanti tifosi sono delusi perché probabilmente non vincerete il campionato.
<<Secondo me c’è chi vuol mistificare la realtà. Non è affatto vero che ho fatto proclami faraonici! Ho semplicemente detto che avremmo costruito una squadra che avrebbe lottato per vincere il campionato e questo è stato fatto. Non ho mai affermato che avremmo sicuramente vinto il campionato! Chi può promettere una cosa del genere? Ho solo messo le risorse e avallato le operazioni per allestire una formazione competitiva, in grado di lottare per il campionato. Al contrario, ho detto – e lo ribadisco – che se vincessimo i play-off pagheremmo i 300.000 euro a fondo perduto per chiedere il ripescaggio. Più di questo cosa dovrei fare?>>.

Posso chiederti a che punto è la situazione debitoria del Grosseto? Avete sanato tutto?
<<Intanto ti dico che in soli 15 mesi il mio gruppo ha versato 1 milione e 300 mila euro nel Grosseto e che in questo mese ne verserà altri 100 mila. Non ti dimenticare che il Grosseto costa 2 milioni e 500 mila euro annui. Tra l’altro, abbiamo trovato un debito reale di 2 milioni e 400 mila euro rispetto a quello di 1 milione e 600 mila euro che figurava a bilancio. Per rispondere alla tua domanda, però, specifico che abbiamo ormai risanato 2/3 dei debiti e ti anticipo che saneremo la parte rimanente nel corso della prossima stagione agonistica. Credimi, già ad oggi siamo una società modello in termini di conti e di pagamenti>>.

Quello che non capisco, però, è perché tu sia così tanto arrabbiato di fronte a delle critiche. Capisci da te che possiedi la squadra che rappresenta Grosseto e la Maremma tutta. Insomma, le critiche vanno accettate più serenamente.
<<Guarda Yuri che le critiche costruttive sono sempre ben accette. Quello che non posso accettare, invece, è di trovarmi di fronte a chi mistifica la realtà per invidia. Mi dici quante altre proprietà si sarebbero fatte carico di acquistare il Grosseto nello stato in cui lo abbiamo trovato? Quante avrebbero pagato tutti i debiti come stiamo facendo noi? Quante si sarebbero impegnate a versare i 300.000 euro a fondo perduto? Ecco, a fronte di fatti concreti, continuano le polemiche da parte dei soliti “rosiconi” che mi accusano di aver fatto proclami faraonici. Parlo di una città che ha saputo esprimere solo 340 abbonamenti. Vogliamo parlare, poi, degli incassi allo Zecchini? Nell’ultima partita interna abbiamo incassato 2.800 euro. Di cosa stiamo parlando?>>.

Gianni, ma anche questo riferimento continuo ai “rosiconi” secondo me non giova a nessuno.
<<Scusa, Yuri, ma io vedo gente che non ha davvero a cuore le sorti del Grifone. Aggiungici le vedove inconsolabili di precedenti gestioni. Peccato che le predette vedove facciano finta di non sapere che quelle stesse gestioni che rimpiangono ci hanno lasciato oltre 470 mila euro di contributi Inps non versati e giustificati come rimborsi spese non suffragati da nessuna pezza d’appoggio! Questa è la sola verità, il resto sono chiacchiere>>.

Per concludere, i tifosi biancorossi cosa devono aspettarsi?
<<I tifosi unionisti devono stare tranquilli. Non lascerò il Grosseto perché sono abituato a vincere sempre le mie sfide e voglio vincere anche questa. Di sicuro, però, se un giorno decidessi di dire basta qui, continuerei a fare calcio altrove. La fortuna della città è anche legata al fatto che la mia famiglia tutta, a cominciare da mio figlio Francesco, ama il Grosseto e di fare esperienze altrove non ne vuol sentir parlare. Nella mia famiglia vogliono e vogliamo vincere qui, però non tiriamo troppo la corda. Sono sei giorni su sette in giro per l’Italia, in Albania e dal mese prossimo in Arabia, dove abbiamo importanti lavori. Vorrei vivere il Grosseto con amore e passione, senza dover ascoltare sempre critiche pretestuose di chi vuole solamente avvelenare i pozzi e fa del male al Grosseto. Concludo dicendo a chi critica Vetrini, che non capisce nulla di calcio e che non esisterà mai una proprietà Lamioni senza Vetrini. Il Grifone non è in vendita e non lo cederemo mai. Il mio gruppo acquista, non cede. Adesso però basta, pensiamo ad onorare le partite che mancano, poi tireremo le somme. Buona Pasqua a tutti>>.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Le parole del Sig. Lamioni tranquillizzano solo in parte. Personalmente non ho mai preteso una promozione immediata ma mi sorprendono le ultime parole ” se decidessi dire basta qui farei calcio altrove”

Posso capire certe perplessità, ma bisogna partire da un principio molto semplice e chiaro: uno coi soldi propri fa quello che vuole ed è libero di investirli nel Pescara o anche nel Real Madrid piuttosto che nel Grosseto. Naturalmente poi nessuno t’impedisce di disapprovare e criticare.

Su questo non ci piove ma ho solo colto, a mio modesto parere, una contraddizione nei termini. Anche io seguo il Grosseto dall’età di 6 anni e ora ne ho 78. Auguri a tutti a Lamioni e ala squadra

Ci sono alcune cose che non capisco. L’attuale proprietà merita indiscutibilmente ed esclusivamente plauso e sostegno, in primo luogo per aver impedito la sparizione del calcio a Grosseto e poi per aver allestito in questa stagione una squadra senz’altro in grado, sulla carta, di conquistare la promozione; che poi le cose non siano andate come tutti avremmo sperato è un altro discorso: purtroppo – come dico sempre – il calcio non è una scienza esatta e non sempre 2+2 fa 4. Detto ciò, francamente non riesco a comprendere questa perdurante polemica dei “rosiconi”, coloro che remerebbero contro: chi sono? Cosa fanno? Io conosco decine di sostenitori del Grifone e tutti, dico tutti, la pensano come me riguardo all’assoluto apprezzamento nei confronti dell’attuale gestione della società, per cui continuo a non capire. È opportuno poi spendere qualche parola riguardo alla questione, in verità antichissima, della freddezza e dell’assenza di entusiasmo da parte della città. Credo di poter dire la mia con cognizione di causa essendo grossetano da almeno tre generazioni e tifoso biancorosso da quando facevo la terza elementare (diversi decenni fa ahimè). Chi acquista il Grosseto Calcio non può ignorare che la piazza è storicamente poco interessata al football e che la tifoseria biancorossa è, sempre storicamente, scarsa e con uno “zoccolo duro” molto esiguo. Ciò comporta che solo quando si verificano annate eccezionali per risultati e qualità di gioco si accende un certo entusiasmo e si riempiono gli spalti dello stadio, vedi le stagioni 2006/07 – 2007/08 – 2008/09 , ma stiamo parlando di livelli stratosferici rispetto ad oggi. In tutta sincerità non credo che ci si possa scandalizzare se attualmente serpeggia tra i sostenitori biancorossi delusione e malumore: dopo due campionati tribolatissimi, che avrebbero disamorato tifoserie ben più strutturate della nostra, a questo giro ci eravamo illusi che fosse giunto il momento della riscossa, invece malauguratamente non è stato così e non credo proprio che si possa pretendere grande seguito ed entusiasmo nel corso di un torneo in cui allo Zecchini si perde contro S. Donato Tavarnelle e Tau Altopascio e si pareggia per miracolo contro Figline e Mobilieri Ponsacco. La stagione è irrimediabilmente compromessa, ma nessuno può imputare alcunché alla proprietà e alla dirigenza che hanno operato al meglio, certe volte è impossibile ed inutile individuare a tutti i costi un “colpevole”, non c’è, è andata così e basta. La solo cosa sensata da fare è, a mio modesto avviso, rimboccarsi le maniche e iniziare fin d’ora a programmare una stagione 2024/25 che segni una reale resurrezione del Grifone; rimanendo in tema, colgo l’occasione per augurare sentitamente a tutti BUONA PASQUA.

[…] nostra recente intervista a patron Lamioni ha portato alla luce una notizia che è passata un po’ in sordina, ma che noi abbiamo voluto […]

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