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Grosseto Calcio

Esclusiva Gs – parla Bonura (Sansepolcro): “Puntiamo a salvarci. Col Grosseto sarà partita sporca”

L’ex-tecnico del Follonica Gavorrano, ora allenatore della formazione biturgense, ha parlato anche della sua esperienza con i biancorossoblù e della suo rapporto con Filippo Vetrini

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In vista della sfida esterna di domenica 7 gennaio contro il Sansepolcro, prossimo avversario dell’Us Grosseto, abbiamo intervistato per i lettori di Gs il mister biturgense Marco Bonura, ex-tecnico del Follonica Gavorrano.

Salve, mister. Domenica col suo Sansepolcro riceverà la corazzata Grosseto. Che partita si aspetta o meglio, cosa si aspetta dalla partita?
<<Salve. Ciò che mi aspetto dalla partita è una difficoltà concreta. Incontreremo una squadra che è stata costruita per fare un campionato rilevante, ai vertici. Improntata per lottare e per vincere. Una squadra forte, con esperienza e fisicità. Mi aspetto, per questo, un match tutt’altro complicato, dato che, in questo momento, siamo un gruppo che lotta per la salvezza. Prevedo uno scontro tutt’altro che bello dal punto di vista tecnico, anche perché il campo non lo permetterà. Credo che sarà una prestazione “sporca” da entrambe le parti>>.

Come anticipato dalle dichiarazioni del dg biturgense Farinelli, il quale, qualche settimana fa, ha fermamente sostenuto che il club necessitasse di nuovi innesti, la sua squadra ha effettuato diversi cambi. Le andrebbe di presentarci i nuovi arrivati?
<<Sì, certo. Abbiamo effettuato qualche cambio. Ci siamo concentrati su un mercato in uscita verso tutti coloro che pensavamo non facessero parte di un mio progetto tecnico. Successivamente, ci siamo dedicati all’acquisto di giovani giocatori. Tra i volti nuovi c’è Fremura, un difensore centrale da me già allenato durante la mia permanenza al Follonica Gavorrano, in grado di giocare sia come braccetto con lo schieramento della difesa a tre, sia come terzino sinistro. Elemento che ho voluto portare qua, perché conoscendolo so che darà alla squadra ciò che, almeno da quando ci sono io, manca, cioè l’esperienza. Abbiamo preso, poi, Di Stasio, portiere classe 2001. Un estremo difensore solido e con alle spalle già un campionato. Inoltre, sono arrivati Fracassini, centrocampista che ci porterà esperienza e fisicità,  il difensore Mezzasoma, preso dal Follonica Gavorrano e il giocatore Grassi, dal Cjarlins Muzane. Questi ultimi sono due ragazzi classe 2004, che possono consentirmi un’alternativa qualora volessi cambiar modulo, anche a seconda dell’avversario>>.

Crede fermamente nella salvezza della sua squadra?
<<Assolutamente sì. Se son venuto qua, è perché ci credo e lo dico convintamente. Essendo a due punti dal Montevarchi abbiamo l’obbligo e il dovere di provare a centrare la salvezza diretta. Se, poi, non riusciremo nell’intento, dovremo cercare di ottenere la migliore posizione possibile in vista dei play-out. Ci siamo prefissati degli obiettivi alla nostra portata, il primo tra i quali, è ovviamente, la salvezza. Per questa ragione, al di là di cosa accadrà domenica, non dovremo smettere di pensare al raggiungimento della permanenza diretta in D. D’altronde, già siamo una squadra che pecca in termini di esperienza, se poi ci convincessimo anche di non poterci salvare direttamente, diventerebbe tutto più difficile. Insomma, dobbiamo credere in noi stessi>>.

Se salverà il Sansepolcro, quale sarà il futuro di Bonura?
<<Il futuro di un allenatore dipende da molti fattori. Quest’estate, nonostante potessi vantare la vittoria di una Coppa Italia di Serie D e la partecipazione a tre finali play-off, sono rimasto senza squadra. Il destino di un allenatore si costruisce giorno per giorno. Ad oggi il mio obiettivo è la salvezza del Sansepolcro. Ovviamente, parlerò poi con la società. Comunque, avrei piacere di portare avanti, con continuità, il percorso con il club biturgense>.

In occasione del match col Grifone, ritroverà Filippo Vetrini, col quale ha lavorato e vinto una Coppa Italia a Gavorrano. Che rapporto è stato fra voi due?
<<In questo momento, devo essere sincero, non c’è più alcun rapporto. Nel novembre del 2022, durante il mio secondo anno a Gavorrano, lui è passato al Grosseto e da lì, non abbiamo più avuto modo di sentirci. Non mi nascondo dietro a un dito: quello tra noi, è stato un legame di amicizia, al di là del campo. Da parte mia, non ci sono mai stati problemi. Ovviamente, dopo alcuni suoi comportamenti mi son sentito costretto a far dei passi indietro. E questo, mi dispiace, mi dispiace molto>>.

Tornando al campionato. Chi lo vincerà, secondo lei?
<<Questo girone, nell’ultimo anno, è stato molto strano e molto equilibrato. Basta vedere la classifica attuale dove nelle prime posizioni troviamo cinque squadre in appena 4 punti. Sicuramente, vincerà chi riuscirà a gestire al meglio le pressioni. Il Grosseto, così come il Livorno, sarà una piazza che si troverà a far fronte a molte aspettative. Dunque, parlando di pressioni, credo che per i maremmani e i labronici sarà più complicato rispetto a ciò che avvertiranno piazze come quelle del Follonica Gavorrano e della Pianese. Tra l’altro, proprio la formazione amiatina ad ora, almeno secondo il mio punto di vista, sembra possedere qualcosa in più rispetto alle altre. Direi che la Pianese non è prima a caso. In ogni caso, tutte e quattro le formazioni elencate hanno concrete possibilità di vittoria finale>>.

Qual è il più bel ricordo della sua esperienza alla guida del Follonica Gavorrano?
<<Ho costruito con loro tanti bei ricordi. Ho impresso nella mente vari match: quello in casa con l’Arezzo (4 a 1, ndr), il primo anno, poi la vittoria in semifinale nel centro aretino ai play-off e soprattutto la ciliegina sulla torta della finale di Coppa Italia. Abbiamo vinto il trofeo a Gozzano il 1° giugno 2022. Una bella vittoria, il mio primo trofeo da allenatore (che appare commosso, ndr). Abbiamo fatto la storia del Follonica Gavorrano. Di fatto, tale successo ha rappresentato il secondo grande risultato ottenuto dal club minerario dopo il campionato di Serie D vinto con Bonuccelli. Un ricordo davvero bello che porterò sempre nel cuore, esattamente come i ragazzi che ho allenato>>.

Ha un rimpianto dei suoi anni alla guida dei minerari?
<<Rimpiango un paio di gare del primo anno che non ci hanno permesso di giocarci il campionato fino alla fine. Le partite cruciali sono state sicuramente quelle in casa con la Sangiovannese e con il San Donato. Due sfide che avremmo meritato di vincere, ma dalle quali abbiamo ottenuto solo un pareggio. La vittoria di quei match, invece, ci avrebbe aperto, per ciò che penso, la possibilità di giocarci fino alla fine il successo finale>>.

Per concludere, le rammento che il 4 febbraio affronterà proprio il Follonica Gavorrano. Immagina già quali emozioni proverà?
<<A dire il vero, ho già ritrovato i biancorossoblù in Coppa Italia. Al momento, vedo il match di febbraio ancora lontano. Sono concentrato sul Grosseto, dopodiché preparerò al meglio le partite successive, anche perché il mio Sansepolcro è atteso da un calendario non semplice. Comunque, per rispondere alla sua domanda, credo che contro la mia ex-squadra e molti miei ex-giocatori sarà emozionante, anche perché si tratta di una società e di elementi con i quali sono stato molto bene>>.

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