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Daspo revocato a Simone Ceri e Riccardo Ciani per i fatti al centro sportivo di Roselle
Il Tar della Toscana ha cancellato definitivamente i provvedimenti di daspo emessi dal questore di Grosseto nei confronti di Simone Ceri (ex co-presidente dell’Us Grosseto) e di Riccardo Ciani (leader del gruppo ultras biancorosso Maremmani 1912) per i fatti avvenuti la scorsa estate al centro sportivo di Roselle. I due, inizialmente “daspati” con 10 e 8 anni e obbligo di firma in questura in occasioni delle partite del Grifone, hanno fatto un primo ricorso presso il tribunale di Grosseto tramite il noto avvocato Lorenzo Contucci ottenendo la revoca delle misure restrittive nei loro confronti, ma il questore del capoluogo maremmano ha subito emesso un altro provvedimento nel quale ha imposto ancora 10 anni a Ceri (questa volta con “solo” 4 anni di obbligo di firma) e 8 a Ciani.
A quel punto, i due si sono nuovamente opposti prima in autotutela e poi presso il Tar e quest’ultimo ieri ha dato loro pienamente ragione revocando i daspo.
In pratica, il Tribunale amministrativo regionale ha sottolineato che le misure restrittive verso Ceri e Ciani non avrebbero dovuto essere applicate essendo i fatti contestati ai due eventualmente accaduti al di fuori di un evento sportivo.
La vittoria presso il Tar è stata ottenuta dall’avvocato Giovanni Adami di Udine, altro legale specializzato nella difesa degli ultras in casi come quello in esame.
Per ciò che riguarda Mario Moni, invece, presente al centro sportivo di Roselle in occasione degli eventi contestati e destinatario di misure restrittive come Ceri e Ciani, si tratterà di aspettare l’evolversi di un’altra situazione prima di poter presentare analogo ricorso presso il Tar.