Calcio
U.s Grosseto 1912 campo squalificato fino al 30 maggio 2023
Queste le decisioni del Giudice sportivo dopo U.s. Grosseto 1912 – Livorno di domenica scorsa.
Ammenda alla società grossetana di 5000 euro.
Squalifica del campo di gioco con decorrenza immediata fino al 30 maggio 2023
Campo neutro a porte chiuse
Queste le motivazioni: Per la indebita presenza al termine della gara nell’area degli spogliatoi, di una decina di persone chiaramente riconducibili alla società le quali accerchiavano la terna arbitrale rivolgendo loro espressioni offensive minacciose nonché spinte, impedendo agli Ufficiali di gara di accedere allo spogliatoio. Nella circostanza l’Arbitro e un A.A, venivano colpiti da 2 calci ai polpacci e da uno sputo ( Il primo Ufficiale alle spalle, l’Assistente al volto), mentre l’altra Assistente veniva spinta con forza contro un muro. Gli Ufficiali di gara riuscivano a raggiungere lo spogliatoio loro riservato con fatica e solo grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine. Sanzione così determinata anche in ragione della recidiva specifica di cui al Cu. n, 84C ( R A – R AA)
Squalificato per due gare Souza Caprioli Bruno
Squalificato per una gara Pasciuti Lorenzo
Premetto, non so – è evidente – cosa sia effettivamente accaduto negli spogliatoi, ma è difficile dubitare della versione ufficiale fornita dal giudice sportivo, dunque la prendo per buona e devo dire che è stato un comportamento assurdo, messo in atto con la consapevolezza che ci sarebbero state conseguenze molto pesanti. Mi chiedo: queste persone vogliono il bene del Grosseto? Si può agire così nel contesto di una stagione estremamente complicata, con una salvezza che ad oggi appare tutt’altro che certa e forse nemmeno probabile? Anche se in questo deludente campionato il fattore campo non sembra così determinante per il Grifone, ci vuole poco a capire che la prospettiva di giocare in trasferta d’ora in avanti tutte le gare, comprese quelle degli eventuali playout (che in questo momento sembrano assai verosimili), può rappresentare una (grossa) difficoltà in più, e comunque un elemento che rafforza le sensazioni negative riguardo all’esito di questa tribolatissima stagione.
Mah! io giudico per quello che vedo ed in campo ho visto un arbitraggio OSTILE ED AVVERSO al Grosseto, quindi il referto sulle decisioni arbitrali nemmeno lo commento, ne prendo semplicemente atto.
Quello che mi preme sottolineare è la mia personale stima, sostegno e fiducia incondizionata a questa società.
Finalmente dopo Camilli abbiamo una società forte, determinata, facoltosa, Grossetana che garantisce un futuro stabile all’ u.s. Grosseto.
In questo momento non ho nessuna voglia di ascoltare prediche, lezioni di vita o sermoni vari (ovviamente non mi riferisco a Sesto, parko in generale) di bempenssnti vari, questo è il momento di schierarsi, dopo no, dopo non vorrei vedere nessuno salire sul carro dei vincitori e tantomeno nessuno scendere dal carro dei perdenti.
Io la mia decisione l’ho presa: tifare Grosseto fino alla fine e piena fiducia e sostegno a questa società.
Vorrei che fosse chiara una cosa: io, grazie al Cielo, ho gli occhi per vedere e vedo bene, in più seguo il calcio (ed il Grosseto) da quando avevo 8 anni, per cui ne capisco quel minimo per rendermi conto se un rigore o un fallo da espulsione ci sono o meno. Questo per dire che non nego affatto che varie volte recentemente il Grifone sia stato danneggiato da decisioni arbitrali errate, il che, tifando con passione per la squadra della mia città da sempre, mi fa girare le palle come turbine, solo che sono arciconvinto della CASUALITÀ di certe situazioni sfavorevoli e non riesco in alcun modo ad ipotizzare fantasiose e incomprensibili trame a nostro danno, per impedire o ostacolare il raggiungimento di determinati obiettivi.
Il gioco del calcio, piaccia o non piaccia, è così: ne fanno parte anche gli errori arbitrali, i pali, gli infortuni, la pioggia che rende il campo pesante e quel quid imponderabile chiamato fortuna/sfortuna, basta pensare a quando una svista dell’arbitro (il famoso goal di mano di un certo Maradona) consentì all’Argentina di vincere un Mondiale. Ed è per questo che non mi stanco di ripetere che è inutile e controproducente il vittimismo: se si vuole raggiungere un obiettivo (sia esso la permanenza in serie D come la vittoria in Champions League) bisogna essere in grado di “bypassare” certe avversità e riuscire ugualmente ad imporsi, che poi equivarrebbe al famoso slogan GETTARE IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO; e se non sei in grado di farlo sei destinato inevitabilmente all’insuccesso.
Qui non si tratta di vittimismo, qui si parla di un danno oggettivo, reale, macroscopico, si parla di un arbitraggio vergognoso che ha massacrato il Grosseto, dal 1′ di gioco al fischio finale.
La riprova? il provocatorio “batti cinque” al termine della gara, da parte della terna arbitrale sulla pista d’atletica come a volerci sbattere in faccia la loro “bravura”……una cosa veramente inguardabile.
La casualità può essere il palo colpito da Crivellaro o la traverza colpita da Gomes, non certo lo scempio arbitrale che abbiamo subito.
Concludo: la storia della compensazione tra torti e favori che a fine anno si compensano e’ un luogo comune che NON fa al caso nostro : quella storia se la possono raccontare a veglia i Livornesi per festeggiare il punto immeritato che hanno scippato al Grosseto.