Hockey
Hockey su pista, che passione.Festeggiato il centenario della città con l’intervento del giornalista Andrea Cordovani
Incontro pubblico con il direttore di Autosprint alla pista Armeni- Molti ricordi del passato con delle prospettive interessanti vissuti in prima persona anche da che seguiva da vicina lo sport dell’Hockey su pista una delle grandi tradizioni sportive di Follonica.
Follonica- cento anni di hockey su pista, che passione. Una delle grandi tradizioni sportive di Follonica. Un evento festeggiato quest’oggi alla pista Armeni con l’intervento del giornalista sportivo, Andrea Cordovani, direttore di Autosprint, nel corso di un incontro pubblico proprio alla pista Armeni, teatro di grandi battaglie in passato.
Cordovani, cresciuto giornalisticamente in maremma prima di arrivare ai grandi livelli, al suo ritorno nella città del Golfo dopo qualche tempo,ha ricevuto una grande accoglienza da parte di molti amici, insieme al sindaco Andrea Benini, non ha perso tempo nel ricordare il triplete consumato nella stagione 2005-2006, con la vittoria del campionato, della Coppa Italia, della Coppa dei Campioni.
Poi dopo qualche minuto di ricordi e rievocazioni del passato, finalmente è andato in scena l’incontro con il pubblico nell’affollata saletta dei trofei, un po’ piccola, per le esigenze dell’evento( quindici posti a sedere a fronte di oltre cinquanta persone interessate all’incontro con il giornalista.
Felici per questo incontro, gli appassionati, per avere finalmente, all’Armeni, colui che ha vissuto nel tempo battaglie dell’Hockey anche se il lavoro lo teneva piùttosto lontano ma non troppo perchè quando poteva Andrea Cordovani cercava di essere presente.
Si è parlato del volume del Centenario, ed è proprio Cordovani uno degli autori del volume che è in corso di realizzazione e, per l’occasione si occuperà dell’Hockey follonichese, affrontando l’argomento dal punto di vista non tanto dei successi dentro la pista quanto , piuttosto, della “ storia degli spalti”.
Una realtà di provincia, che ha saputo crescere fino ad arrivare alle tribune stracolme delle grandi competizioni.
Ricordo benissimo in quanto le ho vissute in prima persona all’epoca quando seguivo molto da vicino l’Hockey su pista, visto l’impegno giornalistico con “Il Tirreno” e con insieme una rivista specializzata che si chiamava Nuovo Pattinaggio, come il pubblico follonichese era molto presente per stare vicino alla squadra a dimostrazione del grande entusiasmo di allora e che anche di adesso, prendendo di assalto gli spalti e poi le tribune dell’ “Armeni”. Un entusiasmo incredibile che è stato giustamente ricordato nel suo racconto anche e soprattutto da Andrea Cordovani e poi a seguito gli stessi ricordi evidenziati anche dalle domande dei molti presenti all’incontro con il giornalista ormai affermato da tempo con la sua presenza agli eventi importanti come il ricordo con gli amici ritrovati del “triplete” negli anni doro dell’Hockey follonichese ma sempre vivo anche adesso.
Ed ecco che si riallaccia la storia nel primo secolo di Follonica, l’Amministrazione Comunale ha deciso di sostenere alcuni progetti, dalla realizzazione di un docufilm alla pubblicazione di un volume di saggistica.
I singoli autori e autrici che stanno portando avanti i vari progetti stanno organizzando incontri pubblici dove si parlerà , volta per volta, della visione della città e delle prospettive future. E ognuno di loro, in base ai molti ambiti di provenienza – che vanno dall’antropologia alla letteratura, passando per la cinematografia, lo sport o la storia, ha in programma delle lezioni con l’obiettivo di avvicinare le cittadine ed i cittadini alle celebrazioni.
Ecco perchè è stato molto importante e significativo questo incontro con il giornalista Andrea Cordovani positivo sotto tutti gli aspetti se vogliamo il modo migliore per festeggiare il centenario dell’Hockey su pista follonichese e che poi certamente avrà un seguito, un incontro quello andato in scena all’Armeni di gran lunga positivo come sottolineato dal direttore di Autosprint, nella sua introduzione e conclusione dopo i saluti e la grande accoglienza a lui rivolta dai presenti, un successo sicuramente ma su questo non vi erano dubbi.