Grosseto Calcio
Us Grosseto, il punto dopo la 14ª giornata. Mossa la classifica, ma occorrono subito rinforzi
Il Grifone è tornato imbattuto da Altopascio (0 a 0 contro il Tau) al termine della 14ª giornata del girone E di Serie D. Un punto che ha allungato a due giornate la serie positiva unionista.
COSA FUNZIONA
Per la sesta volta in quattordici turni la porta unionista è rimasta inviolata. In questa occasione, però, c’è stata molta fortuna ad assistere i biancorossi (mancata in diverse altre circostanze). Insomma, si è trattato di un punto sicuramente guadagnato contro il Tau Altopascio, un avversario che, al di là della classifica, ha un’ottima rosa ed è ormai in serie positiva da sette giornate. Gli unionisti, salvati prima da un palo e poi da Cipolletta (che ha allontanato la palla sulla linea di porta), hanno disputato un incontro dai due volti. Hanno regalato il primo tempo agli altopascesi, mentre nella ripresa sono stati in partita e hanno avuto anche un paio di palle gol. A livello statistico, poi, c’è da evidenziare come la difesa grossetana sia la quarta migliore del girone E (insieme a quella della Sangio) con 14 gol subiti, uno in meno della capolista Pianese e uno in più rispetto a Livorno e Flaminia, mentre l’Arezzo ne ha incassati solo 9.
COSA NON FUNZIONA
Partiamo dal dato impietoso rappresentato dagli 11 gol segnati in 14 giornate, pari a una media-gol domenicale di 0,79. Numeri inequivocabili che fanno dell’attacco del Grosseto il terzo peggiore del girone E, davanti solo all’Orvietana (10 gol segnati) e al Montespaccato (6). Domenica, poi, si sono bagnate le polveri di Aleksic che non è andato a segno dopo i tre gol consecutivi in altrettanti turni precedenti, così come non hanno trovato la rete gli altri attaccanti schierati. Discorso a parte, poi, lo merita Rotondo, capocannoniere della squadra con 4 gol. Il ragazzo, classe 2003, è ormai all’asciutto da 10 giornate, un digiuno che gli sta pesando mentalmente. Ecco, ora più che mai dovranno essere bravi mister Liguori e il dg Vetrini a ridare tranquillità a Rotondo facendogli capire che solo giocando sereni e senza assilli prima o poi ritroverà la via della rete. D’altronde, Niccolò è un prodotto del vivaio unionista e va tutelato nel migliore dei modi. Lo stesso modulo 4-3-3, poi, con la rosa attuale, ha mostrato dei limiti, ma gli innesti che arriveranno consentiranno al tecnico unionista di variare gli interpreti.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI
Finalmente è iniziato il mercato di riparazione e con esso è cominciata anche la rivoluzione unionista. Sì, perché il dg Vetrini non appena si è insediato ha ottenuto la rescissione dei molti giocatori in esubero (giacché la rosa è arrivata ad essere composta da trentuno elementi) e sta già lavorando ai rinforzi. Patron Lamioni ha promesso almeno quattro innesti e questo fa pensare che gli arrivi potrebbero essere di più. Infatti, c’è da sistemare anche il discorso degli under per i quali sarebbe ideale formare delle coppie nei vari ruoli in modo da facilitare le scelte di mister Liguori. Di sicuro, il Grifone che vedremo nel girone di ritorno sarà piuttosto diverso rispetto a quello costruito da Quistelli nel caotico periodo estivo. Adesso, però, c’è da chiudere il 2022 con le ultime tre giornate del girone d’andata, delle quali due in casa (contro Terranuova Traiana e Ghiviborgo) e una in trasferta (contro la capolista Pianese) con l’obiettivo d’incamerare più punti possibili.
Diciamo le cose come stanno: la situazione non è drammatica, ma per niente buona. Siamo in zona playout, a 2 punti dalla salvezza diretta, due punti che possono sembrare un’inezia, ma non è affatto sicuro che lo siano, stante l’assoluta inconsistenza della fase offensiva che verosimilmente resterà tale e quale ancora per vari turni, giacché i tanto agognati rinforzi non saranno certo a disposizione da domani. Bisogna dunque essere realisti e prendere atto che non solo la rosa va irrobustita in maniera consistente, ma anche che è un po’ una corsa contro il tempo: se non c’è una svolta quanto prima nel rendimento, si rischia di perdere troppo terreno e poi potrebbe essere estremamente complicato risalire la china, dal momento che gli altri – si presume – non staranno a guardare.