Grosseto Calcio
Us Grosseto, il punto dopo la 12ª giornata. Passaggio a vuoto contro un avversario più forte
Terza sconfitta consecutiva per il Grifone, uscito battuto 2 a 1 dallo stadio Città di Arezzo nella 12ª giornata di campionato. Una battuta d’arresto, quella di ieri contro gli amaranto aretini, che ha messo ancora più a nudo i problemi degli unionisti.
COSA FUNZIONA
L’Arezzo è stato costruito per vincere il campionato e ieri, per larghi tratti del derby contro il Grosseto, ha mostrato il valore dei suoi giocatori, alcuni dei quali veramente fuori categoria. Non è un caso che i biancorossi, rispetto ad altre volte, abbiano sofferto l’avversario di turno. La bravura dei grossetani è stata quella di non crollare sotto la pressione del Cavallino, quando il 2 a 0 già al 18′ ha fatto pensare a una possibile goleada. Al contrario, gli unionisti hanno continuato a giocare a viso aperto e, pur soffrendo, hanno trovato il gol della bandiera con il quale hanno, potenzialmente, riaperto il discorso. Un atteggiamento che ha portato mister Indiani in sala stampa a dire che il Grifone è stato una delle poche squadre arrivate ad Arezzo a giocare apertamente contro i suoi ragazzi. Comunque, dovendo trovare qualcosa di positivo, pensiamo che sia giusto evidenziare il secondo gol consecutivo di Aleksic e l’esordio in Serie D di Di Bonito, portiere classe 2004, apparso a suo agio per tutto il secondo tempo, quando ha preso il posto di Diogo Gil.
COSA NON FUNZIONA
I biancorossi hanno raccolto la miseria di 3 punti negli ultimi 5 incontri (1 vittoria e 4 sconfitte) segnando solo 3 gol e subendone 6. La squadra, però, è la solita che ha fatto gli 11 punti raccolti fin qui. Non è questione di scarso impegno, ma di valore complessivo della rosa. Come abbiamo già detto in altre circostanze, ci sono dei limiti evidentissimi, soprattutto a centrocampo e in attacco. D’altronde, dopo 12 turni di campionato certi valori sono acclarati e la squadra non è riuscita a compiere quel salto di qualità richiestole da mister Liguori, anzi, da quando il tecnico ha invitato i suoi ragazzi ad alzare l’asticella, sono arrivati risultati negativi. Poco importa che i biancorossi in diverse circostanze abbiano ricevuto i complimenti dei tecnici avversari, visto che le lodi altrui non portano punti, unica cosa essenziale per muovere la classifica. Tra l’altro, ieri l’Arezzo ha potenzialmente chiuso la contesa con i due gol iniziali, ma poi non è riuscito a realizzare in più circostanze la terza rete. La rete di Aleksic e l’espulsione amaranto hanno fatto illudere che i maremmani potessero almeno pareggiare, ma nei 41′ in superiorità numerica (incluso il recupero finale) gli unionisti non hanno prodotto pericoli verso la porta difesa da Trombini (ex-Follonica Gavorrano, ndr). Oltretutto, l’Arezzo, pur con l’uomo in meno, ha tenuto il pallino del gioco e ha provato a spingere fino alla fine alla ricerca del 3 a 1. Dunque, quello di ieri è stato un passaggio a vuoto che ha solo acuito le difficoltà attuali del Grifone. A parziale scusante del momento no dei biancorossi, il fatto che ancora non siano stati versati loro gli stipendi di settembre e ottobre, senza considerare che tra pochi giorni matureranno pure quello di novembre.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI
Non c’è da drammatizzare, ma solo da rimboccarsi le maniche e resistere fino all’apertura del mercato invernale, quando il nuovo ds arriverà con l’obiettivo di sistemare una rosa costruita decisamente male. Un lavoro difficilissimo, ma non impossibile per chiunque abbia competenze e un minimo di disponibilità economica.
Che l’organico sia abissalmente inadeguato alla pur modesta categoria è fin troppo evidente, ma va detto che anche il fatto (incomprensibile e quasi surreale) che una società calcistica da poco rilevata abbia il problema del mancato pagamento degli stipendi crea di sicuro nei giocatori – che già hanno scarsissime potenzialità – uno stato d’animo negativo, tale da far piovere sul bagnato. Ciò evidenziato, c’è poco da aggiungere: la squadra è in caduta libera e, in mancanza della tanto agognata svolta societaria, ha il destino segnato, ci si può aspettare solo un calvario simile all’anno scorso, con la differenza che ora siamo in IV serie e sotto c’è il nulla calcistico. Tutto questo a prescindere dal fatto che, in assenza del pagamento degli stipendi, prima o poi salta tutto ed è la fine del Grifone.