Motori
Art-Motorsport 2.0 in evidenza con Michele Marchi al Colline Metallifere
Soltanto una divagazione sulla penultima prova ha tolto Michele Marchi, eccezionalmente alle note, dalla lotta per il primato in N3 con la Renault Clio RS.
Si è chiuso con una punta di rammarico il 7° Rally delle Colline Metallifere e della Val di Cornia per Art-Motorsport 2.0, che aveva in Michele Marchi l’unico suo alfiere al via della gara con sede a Piombino.
Il giovane lucchese ha lasciato, per l’occasione, il volante, cimentandosi per la prima volta alle note, coadiuvando Claudio Fanucchi, al quale ha affidato la sua Renault Clio RS N3. La “strana coppia”, che affrontava la gara con l’intento di divertirsi quale obiettivo primario, si è però da subito trovata a proprio agio sulle strade della bassa provincia labronica, prendendo in mano le redini sia della propria classe sia del gruppo RC5N nelle prime prove speciali, corse con il fascino della notte. Il feeling tra Marchi e Fanucchi, facilitato dall’amicizia che li lega al di fuori dei rally, ha così permesso al duo di continuare a battagliare anche per le posizioni a ridosso della top ten, arrivando ad occupare la 14° posizione assoluta. A vanificare quanto di buono fatto fino a quel momento è stata una divagazione in un campo sulla penultima prova speciale, il terzo passaggio di “Sassetta”, dal quale l’equipaggio lucchese è riuscito ad uscire dopo circa 20 minuti. Con la classifica ormai compromessa, hanno onorato l’impegno portando a termine anche l’ultima prova, giungendo sul palco d’arrivo in una più che bugiarda settima piazza di classe.
“Siamo comunque felici nonostante il risultato finale – le parole di Michele Marchi, alfiere di Art-Motorsport 2.0 – Per me e Claudio questa gara non aveva obiettivi particolari, tanto che ho deciso di provare l’esperienza sul sedile destro, con le note in mano. Stare accanto a Claudio, il mio “mentore” nel mondo rallistico, mi è sicuramente servito per crescere ed imparare, poi siamo riusciti a trovare subito un bel ritmo, trovandoci in vetta alla classe. Prima dell’uscita di strada eravamo secondi ad appena 5 decimi, in piena bagarre, e nonostante il finale amaro ci siamo divertiti come bambini, ingaggiando una sfida adrenalinica con i nostri diretti avversari. Bilancio, quindi, positivo: stare alle note ti permette di vedere tutto quello che succede in abitacolo…ma dalla prossima gara torno al volante!”