Grosseto Calcio
Us Grosseto, il punto dopo l’ottava giornata. Riuscire a segnare ormai è un problema
Derby toscano amarissimo quello perso ieri dal Grifone a Livorno. Il gol iniziale dell’italo-cubano Rodriguez è bastato per regalare il successo ai labronici nell’8ª giornata del girone E di Serie D.
COSA FUNZIONA
Ieri è stata offerta un’altra prestazione importante a livello di collettivo, di mentalità e di gioco. Purtroppo, sono mancati gol e risultato, ma i fischi dei tifosi livornesi quando i biancorossi hanno avuto il pallone tra i piedi la dicono lunga sulla pressione esercitata dai ragazzi di mister Liguori al Picchi di Livorno. Non a caso, nonostante la sconfitta immeritata, i giocatori grossetani hanno ricevuto gli applausi dei circa cento tifosi maremmani presenti in trasferta. I giornalisti di Livorno, poi, sportivamente, hanno ammesso che il Grifone avrebbe meritato il pari dopo una condotta di gara molto positiva. Gli stessi calci d’angolo, 9 a 3 per i biancorossi, raccontano di una squadra che, dopo il gol subito, si è ricompattata e ha iniziato a macinare gioco di fronte a una compagine costruita per primeggiare. Formazioni speculari nel 4-3-3, corte e che hanno fatto tanta densità, ma a un certo punto il Livorno si è messo a difendere a cinque proprio per reggere la manovra sempre più avvolgente dei maremmani.
COSA NON FUNZIONA
Crediamo che il tecnico unionista stia ottenendo più di quanto la rosa possa offrirgli: un gruppo di 29 persone, neppure ben assortito. Facciamo un esempio: il Livorno ha una rosa piena di coppie per ogni ruolo, soprattutto per quello che riguarda gli under e così Collacchioni può scegliere più facilmente le rotazioni da fare, mentre Liguori spesso deve prendere decisioni forzate. Ieri, per l’ennesima volta, la quarta in otto giornate, la quinta considerata la Coppa Italia, il Grifone non è andato a segno nonostante la mole di gioco espressa e le occasioni create. Dunque, è chiaro che quello della mancanza del gol sia un problema reale. Il trio d’attacco fin qui titolare, composto da Tripicchio, Rotondo e Scaffidi, ha realizzato appena 6 reti complessive che, tra l’altro, corrispondono a quanto segnato dal Grosseto. Adesso, però, con l’esordio di Aleksic e un Padulano in crescita, gli elementi del tridente dovranno giocoforza variare. In altre parole, gli unionisti dovranno trovare concretezza realizzativa o il cammino del Grifone sarà meno importante di quello auspicato. Ci sono poi alcuni elementi offensivi che eccedono in personalismi o in tecnicismi davvero fini a se stessi. Spesso fare un doppio passo in meno (con avversario lontano) può far guadagnare un tempo di giocata e magari può aiutare a servire un compagno libero in area. Lo stesso discorso vale quando uno esagera nel tenere palla rallentando inutilmente la fluidità dell’azione, fatto che consente agli avversari di risistemarsi in difesa. Comunque, il gol di Rodriguez ha interrotto la serie positiva di quattro incontri senza sconfitte così come ha posto fine all’imbattibilità di Diogo Gil. Un vero peccato, perché a ben pensarci, quello dell’attaccante livornese è uno dei pochissimi tiri effettuati dagli avversari nello specchio della porta grossetana nelle ultime cinque giornate. Un errore marchiano, quello commesso da Martino col suo retropassaggio, costato carissimo vista poi la scarsa vena realizzativa dei biancorossi.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI
Come ha detto Liguori in sala stampa, il percorso di crescita del Grosseto continua e continuerà ripartendo proprio dalla prestazione offerta contro il Livorno. L’occasione propizia per dimostrarlo sarà il match casalingo di domenica prossima contro l’Orvietana, ultima in classifica. C’è da vendicare l’eliminazione patita in Coppa Italia, senza dimenticare, però, che gli umbri hanno appena cambiato il tecnico tornando a conquistare un punto dopo quattro giornate.
A mio sommesso parere, le prestazioni sono “importanti” solo quando segni e incameri punti, soprattutto a questi livelli, dunque mi sento di dire che, con una media di un punto e 0,75 reti a partita, vai poco lontano.