Grosseto Calcio
Us Grosseto, la replica di Mario Ceri sul deferimento della Procura Figc
Abbiamo ricevuto su WhatsApp, tramite Simone Ceri, un messaggio contenente una dichiarazione a firma di suo zio, Mario Ceri, riguardante il deferimento ricevuto il 18 agosto da quest’ultimo dalla Procura della Figc. Insieme all’allora presidente biancorosso è stato deferito lo stesso club unionista per responsabilità diretta.
Come spiegato nel nostro articolo di stamattina, l’impianto accusatorio è contenuto nel Procedimento disciplinare n. 821 pf 21-22 all’interno del quale Mario Ceri, nella sua qualità di massimo dirigente unionista, è stato accusato di aver violato l’art. 4, comma 1, del Cgs (Codice di Giustizia sportiva) per non aver provveduto ad allestire per la stagione agonistica 2021-22 almeno una formazione femminile che partecipasse al campionato U15 e per non aver posto in essere modalità alternative per assolvere al predetto obbligo (stabilito al momento del rilascio delle licenze nazionali della Serie C 2021-22).
Alla stessa maniera, l’Unione Sportiva Grosseto è stata chiamata a rispondere a titolo di responsabilità diretta ai sensi dell’art. 6, comma 1, del Cgs, per gli atti e i comportamenti posti in essere dal suo presidente di allora.
Chiaramente, Gs si è solo limitato a raccontare quanto contenuto nel succitato procedimento disciplinare e molto volentieri adesso pubblica la nota di spiegazioni dell’ex-presidente biancorosso, ma ora a stabilire la verità dei fatti e a decidere le eventuali sanzioni sarà la Sezione Disciplinare del Tribunale nazionale federale.
Ad ogni modo, a seguire vi proponiamo il testo integrale della dichiarazione a firma di Mario Ceri.
In merito a quanto apparso questa mattina su una testata giornalistica on line (Grosseto Sport, ndr), credo sia dovuta da parte mia una precisazione riguardo a questo presunto mancato adempimento.
Al momento dell’iscrizione dell’Us Grosseto 1912 srl al campionato professionistico di Lega Pro 2021/22, tutti gli adempimenti relativi al calcio femminile, ivi compreso quello di cui al mio deferimento, erano procrastinati fino al 1° febbraio 2022 (si veda C.U. 253/A del 21/05/2021 – Titolo III – Criteri organizzativi – capo A – n. 1 – lett. F).
In data 24 dicembre 2021 finiva la mia operatività ed iniziava quella della nuova proprietà, con l’espletamento delle pratiche per il cambio delle cariche societarie avvenuto lo stesso 24/12/2021.
La nuova proprietà era edotta sia sulla scadenza del 1° febbraio 2022 dell’iscrizione della U15 femminile o in alternativa era percorribile un accordo con altra Società che la facesse per conto dell’Us Grosseto 1912, tanto è testimoniato dal lavoro dell’allora dg dott. Capaldi e dalla sua dichiarazione che riporto ed è tratta dal comunicato del 06/05/2022:
<<Vedere in campo le ragazze – ha spiegato il direttore generale Emilio Capaldi – è davvero una grande soddisfazione per tutta la società. Avevamo annunciato mesi fa la nascita di questo progetto e oggi, grazie anche al grande aiuto di Alexandra Mostoghiu, siamo finalmente riusciti a partire e a mantenere la parola data. Crediamo molto in questo progetto che siamo convinti riceverà sempre più adesioni>>.
È evidente, quindi, che al momento del cambio delle cariche (24/12/2021) e della cessione delle quote (30/12/2021) la nuova proprietà aveva ancora 40 giorni per poter ottemperare alla scadenza prevista dalle licenze nazionali.
Nutro rispetto e stima per la famiglia Ceri ma una cosa la devo dire: prendersi qualche respondabilita’ no eh?la squadra femminile doveva essere fatta subito, impensabile che l’acquirente potesse fare tutto in 40 giorni….
Vedremo come si esprimerà in merito alla vicenda il Tribunale federale.
In base a quello capiremo dove sia la verità tra ciò che asserisce la Procura Figc e ciò che sostiene Mario Ceri.